LOUIS POVDa quando scoprii di avere l'ocd (disturbo ossessivo compulsivo) alternavo momenti di tristezza intensa quando pensavo di non riuscire più ad uscire dalle mie ossessioni a momenti di orgoglio quando Harry mi aiutava a calmarmi e distrarmi da esse.
Ah e piccolo aggiornamento; il giorno del mio compleanno Harry e la sua famiglia mi regalarono un appartamento dove vivo ora con quest'ultimo.
Fu molto emozionante ma la notizia migliore fu il fatto che Harry mi chiese di essere il suo fidanzato; inizialmente pensai stesse scherzando ma quando quella notte, prima di andare a letto mi sussurrò una serie di ti amo all'orecchio baciandomi tutto il viso mi ricredetti.
Oggi però era un giorno piuttosto intenso per il mio ptsd (disturbo post traumatico), avevo smesso infatti di prendere alcune pastiglie perché mi rendevano fottutamente rincoglionito e anche Harry lo sapeva, ma purtroppo erano quelle più importanti cioè quelle che servivano a gestire la memoria della paura.
Eravamo sul mio letto a coccolarci quando Harry appoggiò una mano sul mio fianco e iniziò ad accarezzarlo tramite movimenti circolari e questo dopo tanto tempo mi riportò ad una sensazione di paura, non protezione, fastidio e disagio.
Di nuovo le immagini dello stupro si rifecero nella mia mente e mi staccai velocemente dal corpo del riccio che preoccupato mi guardava di sottecchi.
Non capivo più niente e mi strinsi le ginocchia al petto allacciandoci le braccia sopra, tremavo come una foglia e i continui ricordi di mio padre e dei due stupri scorrevano davanti ai miei occhi.
Avevo smesso di parlare dalla volta in cui Harry si era precipitato in bagno a consolarmi ma la paura per me quel giorno si era accumulata fin troppo e quindi urlai con voce stridula
"STAMMI LONTANO, NON TOCCARMI"
"Hey Louis sono io, Harry non ti preoccupare amore"
Mi mise una mano sulla spalla e sobbalzai al suo tocco cosa che lo spezzò nel profondo; me ne accorsi
"HO DETTO DI NON TOCCARMI CAZZO"
Lo vidi allora uscire dalla stanza con passo e sguardo determinato e pensai che la pacchia fosse finita ma quando rientrò con il mio odiato psicofarmaco mi strinsi ancora di più a me stesso
"NO NO TI PREGO LASCIAMI STARE NON VOGLIO QUELLA ROBA"
HARRY POV
Faceva molto male vederlo in quelle condizioni ma lo psichiatra mi aveva avvertito; non dovevo ascoltarlo, la mia unica missione era quella di dargli il tranquillante e farglielo ingoiare.
"Amore dai vieni qui non ti succederà niente"
"NO! NON AVVICINARTI"
Come da copione mi avvicinai a lui e nonostante i lamenti gli infilai a lato della bocca la piccola pasticca e gli versai un goccio d'acqua con la borraccia sempre con lo stesso metodo.
La pazienza stava abbandonando il mio corpo e sentivo un episodio di sopraffazione avanzare.
Non ora ti prego.
Tutto si fece sfocato, la testa di Louis che veniva appoggiata malamente sul cuscino del letto, la corsa verso il bagno e la sfrenata ricerca del Litio che doveva essere nell'armadietto sotto al lavandino.
Mi ricordo solo che lo presi e che ci mise un po' a fare effetto ma dopo un certo lasso di tempo mi calmai e andai vicino al mio Louis sdraiandomi sul letto stringendomelo al petto.
LOUIS POV
Mi svegliai e del giorno prima mi ricordavo poco e niente, vidi solo Harry al mio fianco che dormiva e sorrisi al pensiero che mi avesse salvato da un brutto episodio del ptsd; non volevo che me ne accadesse un altro e quindi me ne fregai del fatto che sarei diventato rincoglionito e mi diressi verso il bagno prendendo una dose di MDMA (Ecstasy, serve per la cura del disturbo post traumatico), mi diressi poi in cucina con l'intenzione di preparare dei pancake fantastici per ringraziare il mio ragazzo.
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Tell me how to breathe and feel no hurt (larry stylinson)
FanficQuando Louis si è dichiarato gay alla sua famiglia sua madre e le sorelle sono scappate di casa mentre il padre è diventato man mano sempre più violento con lui. Un giorno incontrerà Harry, un nuovo compagno di scuola, riuscirà ad aiutarlo o lo farà...