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Bene adesso che abbiamo fatto le presentazioni possiamo cominciare con la storia. In realtà ci sono ancora un sacco di persone da presentare ma col tempo poi le incontreremo.
È mattina e sono già al campo intenta a godermi l'allenamento e a fissare il numero 10 si come se non lo avesse già capito ho una cotta stratosferica per Neymar ma lo conosco, è un donnaiolo e in più non si innamorerebbe mai di una come me quindi sto molto attenta perché non ho nessuna voglia di soffrire per un cretino del genere. Comunque in ogni movimento che fa è perfetto ogni posa che assume, ogni smorfia facciale ogni capello fuori posto lo rende ancora più bello di quanto non lo sia già, non so come faccia a essere 24 su 24 così dannatamente bello e questa cosa mi da sui nervi davvero. Odio il fatto che mi attiri così tanto per il semplice motivo che io e lui non saremo mai nulla.
Mentre sono incantata dalla fastidiosa bellezza di Neymar il numero sette insieme a quel cretino di verratti mi chiamano  mentre mio padre è distratto e non li  può rimproverare così mi giro verso di loro e li noto far finta di sbavare per come io stavo fissando neymar, gli regalo un dito medio mentre loro ridono come due ebeti poi quando anche neymar li raggiunge capisce ció per cui ridevamo i due e allora si gira verso di me e mi fa un occhiolino io sorrido in maniera ironica e metto le mani sul volto cercando di coprire il rossore che si era creato sulle mie guance poi giro lo sguardo e torno a osservare attentamente l'allenamento. Mi è sempre piaciuto il calcio anzi l'ho sempre amato, lo guardavi da piccola mi ha trasmesso questa passione mia nonna che era una grande tifosa, da piccola seguivo tutte le partite con lei e da lì ho voluto anche imparare a giocare, mi sono messa e con l'aiuto di internet ho imparato dribbling, palleggi, passaggi, tiri e tutti i fondamentali. Qualche anno dopo sono arrivata a giocare anche in qualche squadra francese anche abbastanza importante ma poi a causa di un grave infortunio ho dovuto smettere questo resterà sempre il mio tasto dolente non so se mai potrò riprendere un pallone tra i piedi ma comunque questa passione non svanisce mai.
Passano ancora una ventina di minuti e i ragazzi finiscono l'allenamento, io rimango un po' a parlare con mio padre mentre aspetto i ragazzi uscire dagli spogliatoi. Quando esco vedo subito verratti che viene rincorso da kylian perché l'italiano gli aveva rubato un parastinco, rido mentre osservo con gusto quella scena. Dun'tratto verratti passa dietro di me e senza che nessuno se ne accorgesse mi passa il parastinco, io lo alzo al cielo vedendo ancora il francese intento a rincorrere il povero italiano e dico ridendo:
"cercavi questo?"
il francese spalanca gli occhi e poi mi urla un:
"traditori!" prima di lanciarsi su di me per recuperare il suo parastinco, io faccio in tempo a lanciarlo a neymar prima che kylian mi travolga con tutto il suo peso e mi spiaccichi a terra. Gli urlo un:
"guarda che non c'è l'ho io, girati!" kylian si gira senza rispondere e appena vede il parastinco nelle mani del brasiliano si butta all'impazzata su di esso mentre io scoppio a ridere vendendo la faccia impaurita di neymar.
Quando dopo tanta fatica e sudore finalmente il numero sette riesce a recuperare il suo parastinco usciamo tutti e quattro dall'immensa struttura e ci dirigiamo a casa mia, eravamo rimasti d'accordo che oggi avremmo pranzato insieme.
Spazio autrice:
Ciao ragazzi ho cominciato questa storia su neymar spero vi piaccia ho già un sacco di idee in mente quindi non vedo l'ora di svilupparle, i primi capitoli saranno più corti ma non vi preoccupate perché è solo l'inizio. Detto ciò vi avviso che non scriverò molti spazi autrice ma solo quando c'è qualcosa di importante da dire vi lascio godervi la storia a presto e ditemi cosa ve ne pare🫶🏻🫶🏻

lui e i suoi dannati occhi verdi| neymar jr Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora