SIGILLATI

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IL PIANO di Isabel consisteva nell'accogliere Loki nella sua casa, in modo che potesse prendersi cura di lui con serenità e dedizione necessaria.

Non le sembrava una situazione così diversa da quelle a cui era abituata: il suo atteggiamento arrogante, la sua tendenza megalomane e le risposte ciniche erano caratteristiche comuni di chi aveva subito abusi nel passato e cercava di nascondere le proprie ferite interiori dietro una maschera.

Tuttavia, Isabel si sentiva pronta ad affrontare tutto ciò.

Wanda sarebbe arrivata a breve, permettendo a Isabel di applicare un sigillo magico su ogni serratura della casa per impedire a Loki di uscire, consentendo solo a lei di aprire le porte senza problemi. Isabel aveva anche pensato a una possibile punizione, magari in modo scherzoso, nel caso Loki avesse cercato di fuggire.

Nel frattempo, aspettava Wanda fuori dal palazzo. Indossava un lungo cappotto nero di pelle che le arrivava fino alle caviglie, una camicia bianca e un paio di jeans neri svasati.

Non passò molto tempo prima che la strega arrivasse, vestita pesantemente per proteggersi dal freddo del pomeriggio autunnale. "Isabel! Che bello rivederti," disse Wanda, aprendo le braccia per un caloroso abbraccio. Tra loro c'era un affetto che andava oltre la comprensione di chiunque fosse al di fuori della loro cerchia.

Wanda conosceva Isabel profondamente, compresi i dettagli più intimi del suo passato. Tuttavia, era costretta a tacere e ascoltare le lamentele vivaci di Isabel mentre sentiva il fragore incessante degli spari nei suoi sogni, senza comprendere appieno il motivo.

"Anche per me è sempre un piacere, tesoro" rispose caldamente Isabel, sorridendo e abbracciando affettuosamente Wanda.

"Mi hanno detto che ti occuperai di Loki. Quanto tempo è passato dal tuo ultimo caso?" chiese Wanda, curiosa.

Isabel rifletté un momento. In effetti, era passato abbastanza tempo dall'ultimo caso che aveva accettato. Si chiamava Noah, una vittima di violenza domestica con numerosi problemi personali e scarsa gestione dell'ira. Noah aveva cercato di convincere Isabel a intraprendere una relazione, ma lei aveva sempre rifiutato, concentrata sul suo lavoro.

"Non voglio più ripensare al passato," rispose Isabel, stringendo le spalle. Portava troppe cicatrici, sia dentro che fuori. Ogni giorno doveva convivere con un passato turbolento e sconosciuto, ricordando solo il dolore lancinante della violenza. "Ho chiuso con tutto quel dolore," annunciò con orgoglio. Isabel desiderava essere una persona diversa quel giorno. Wanda le sorrise dolcemente e poi iniziò a lavorare. Dalle sue mani emersero varie luci rossastre, creando barriere immaginarie e potentissime per assicurarsi che Loki non potesse uscire dalla casa.

"Quando arriverà qui?" domandò la strega non appena ebbe completato il suo incantesimo.

Isabel non ebbe il tempo di rispondere, poiché un forte vento scompigliò loro i capelli e un rumore improvviso interruppe la conversazione.

Quello che vide era un jet familiare, e Isabel capì che gli Avengers stavano arrivando.

Dopo l'atterraggio, Thor scese dal jet tenendo Loki saldamente in custodia, con catene ai piedi e alle mani, e una fascia che copriva la bocca del ragazzo in modo che non potesse parlare.

"Non lo trovi adorabile ora che sta zitto?" disse audacemente Isabel avvicinandosi ai due fratelli.

"Sei sicura?" domandò Thor, preoccupato per la sicurezza della sua amica. Sapeva bene che quando il fratello aveva intenzione di attaccare, poche cose potevano fermarlo.

"Thor, non preoccuparti, ci sono assassini nettamente peggiori di lui in giro," rispose Isabel con spensieratezza mentre Loki la fulminava con gli occhi, il suo ringhio soffocato dalla maschera.

𝐒𝐇𝐄 | laufeyson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora