SOSPESO

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"UN ALTRO INCUBO?"

Isabel si svegliò sobbalzando, ma si rese conto che non era nella sua stanza. Lentamente, aprendo gli occhi, si ritrovò faccia a faccia con Tony Stark. Ogni muscolo del suo corpo le faceva male.

"Dove sono?" chiese, cercando di fare chiarezza sulla sua situazione.

"Sulla Terra," rispose Tony con il suo solito fare tranquillo. Sembrava che non gli fosse successo niente di grave.

"Ci sono ancora alieni in giro?" domandò Isabel, cercando di mettersi a posto mentre si sforzava di ricordare gli eventi recenti.

"Sterminati. Annientati. Stecchiti," replicò Tony, porgendole un bicchiere d'acqua. Isabel si sentiva debole e stanca. Combattere per lei era sempre stato relativamente facile, ma contro quegli esseri alieni era stato molto più complicato.

Più lontano, Bruce Banner stava studiando, incapace di riposare. Era interessato a capire come Thane avesse ucciso suo padre, Thanos.

Del fumo arrivò fino alla stanza, preoccupato, Tony si alzò e andò a vedere cosa stava facendo il dottor Banner.

"Non ho idea di che materiale sia, forse ambra, ma è indistruttibile," disse Banner mentre esaminava un oggetto misterioso.

Isabel si avvicinò lentamente, appoggiando la sua testa sulla spalla di Stark, cercando conforto.

"Abbiamo quindi vinto?" domandò Isabel, ancora addormentata e confusa.

"Siamo tutti vivi, Thanos è stato sconfitto, quindi sì, abbiamo vinto," rispose Tony con un sorriso di sollievo. La battaglia era finita, e la Terra era stata salvata. Le rispose Steve dalla parte opposta della stanza. Isabel emise un respiro profondo di conforto, doveva tornare da Loki e ringraziarlo per avergli salvato la vita.

E, come promesso da Thane, la pace ritornò in tutti i pianeti. Tutto ciò che Thanos aveva rubato venne restituito, la Terra tornò a essere fertile, e la vita ricominciò a prosperare rapidamente. Finalmente, tutto aveva uno scopo e un lieto fine. Nessuna sete di potere avrebbe più osato cercare di soggiogare la Terra.

Il telefono di Isabel squillò, e lei, curiosa di sapere chi fosse, corse a rispondere. Il nome sullo schermo la fece sobbalzare.

I: Pronto?

N: Isabel, sono Nick.

I: Fury, a cosa devo l'onore di una tua chiamata?

N: Oggi pomeriggio, al tuo appartamento. Ti aspetto per parlare.

Isabel mormorò un debole "sì". La voce del suo capo sembrava calma, ma Nick era noto per essere freddo e insensibile, persino sul punto di morte.

Non si sentiva a suo agio in una stanza così grande e luminosa, circondata da un'aria che trasmetteva l'essenza appariscente ed eccentrica di Tony Stark. Isabel aveva la sua modesta casa, che poteva sembrare triste, ma era l'unica che poteva permettersi.

La luce del sole entrava attraverso le ampie finestre, e Isabel si voltò per ammirare il panorama di New York. La città era immensa, caotica, instancabile e bellissima, soprattutto vista dall'alto. Era la città che non dormiva mai, e tutto ciò era veritiero. Nonostante quegli anni fossero stati un grande vuoto per lei, fu facile ritrovarsi e orientarsi in quella metropoli da sogno.

"A Sidney ora è buio," sentì una voce provenire alle sue spalle. Loki si era avvicinato, il volto pulito e senza un graffio. Le sue vesti asgardiane erano morbide, ma i colori rimanevano inconfondibili.

"Affascinante, non credi?" domandò Isabel.

"Sì, affascinante," rispose Loki, avvicinandosi alla ragazza. Nonostante tutto ciò che era accaduto tra di loro, un leggero sorriso comparve sui loro volti. La tensione che aveva caratterizzato il loro rapporto sembrava gradualmente dissolversi, lasciando spazio a una sorta di comprensione reciproca. Era un dialogo carico di una tensione passionale che ormai aveva assunto una sua dinamica unica, diversa da tutto ciò che avevano sperimentato in passato.

𝐒𝐇𝐄 | laufeyson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora