LOKI aprì lentamente la porta della cella e con un sorriso sprezzante allungò la mano verso l'interruttore. "Forza, scarto umano, è Natale. Alzati." Mormorò con un finto entusiasmo, piazzando con noncuranza un semplice panino all'interno della cella di Liam.
"Perché non mi fai uscire?" Urlò disperato Liam, la sua voce echeggiava nella stanza. Sapeva che se fosse uscito vivo, avrebbe avuto la possibilità di scappare e denunciare tutto. Non che un paio di poliziotti riuscissero a spaventare Loki, ma lui temeva di più la reazione di Isabel.
Loki sospirò, come se fosse annoiato dalla disperazione di Liam. "Urlare non ti servirà, lo sai benissimo. Parliamo, Liam, parliamo civilmente."
Il Dio dell'Inganno sapeva bene come giocare con la mente di Liam, mostrandosi impassibile e sarcastico in una situazione così drammatica.
| LOKI POV
Tenerti al sicuro era estenuante, Isabel. Ma almeno Liam non era più un tuo problema.
Con sincerità? Non sapevo cosa farmene di lui, speravo che mi chiedesse di ucciderlo o che la sua stessa sanità mentale lo strangolasse...Io non uccisi mai nessuno; non ero un vero assassino.
Tutto sarebbe risultato più semplice se lo fossi stato.
"Voglio solo andarmene, non dirò niente a nessuno." Bugie su bugie. Chissà perché, Isabel, nonostante iniziai la mia favola da anti-eroe, Liam mi disse di essere il cattivo.
"Sei tu l'unico cattivo della storia, Liam."
"E tu? Nella tua storia, magari sei il buono, ma nella storia di tutti gli altri no. Nella mia, di William, di tutte quelle ottanta e passa persone che hai ucciso, di tua madre, di tuo padre... di tutti loro, tu non sei il buono." Mormorò come se lui sapesse chi fossi, lui era solo l'ultimo cittadino di New York, il ratto ignorato da tutti. "Sei tu la bestia, tu dovresti ucciderti."
Non provai mai tanto odio in una persona, Isabel, mai quanto nei confronti di Liam. Provai a comportarmi bene nei suoi confronti, a dargli da mangiare, le medicine in caso gli servissero, ero davvero un bravo ragazzo. Eppure sembrò non apprezzare il mio impegno.
"La sai una cosa, Liam?" Gli domandai come se sapesse la sua condanna, anche lui era al corrente che un posto all'inferno gli venne riservato da molto tempo. "Tu sei solo l'impostore, la blatta, e nessuno si ricorderà di te." Cercai di uscire da quel buco, da quella gabbia, ma sembrò divertirsi nel vedermi al limite dell'esaurimento.
"Mi ucciderai, vero?" Liam aspettava con ansia che si compisse il suo destino. Bastava una scintilla per rendere quella gabbia una macchia di rosso.
"Io non uccido nessuno, non l'ho mai fatto."
"E neanche tua madre?" Domandò nel tentativo di rendermi vulnerabile a quelle parole. Ci riuscì.
"Come sai di lei?"
"Ti ho sentito litigare con Thor riguardo a lei, entrambi con il cuore spezzato e la voce rotta. Ho ascoltato quando hai discusso delle possibili cause della sua morte, e tra le varie teorie, ho sentito anche il tuo senso di colpa... Sicuramente non hai desiderato la sua morte, ma è avvenuta per mano tua."
Chiaro, aveva ascoltato la conversazione tra me e Thor quando siamo arrivati alla base degli Avengers. Aveva udito troppo. Questa volta aveva superato il limite.
Sono entrato nella sua cella e ho afferrato il suo collo, volevo che tirasse fuori tutte le risposte sbagliate che aveva in mente. "Loki," ha rantolato, cercando di afferrare il mio polso.
"Liam," ho riso, guardando il suo volto sofferente. "Non farlo, ti prego."
L'ho aiutato, ma lui era un mostro, letale, velenoso ed egoista. Ho stretto abbastanza per farlo tacere, poi l'ho lasciato andare. "Liam?"
Ho domandato, dando un calcio al suo corpo a terra per capire se fosse vivo o morto sul colpo.
Assassino. Assassino. Assassino.
L'ho guardato, ma i suoi occhi erano già chiusi.
L'ho aiutato a liberarsi dai suoi peccati, ma nemmeno mi ha ringraziato - non che avesse avuto il tempo o il modo.
Aveva commesso molti crimini, tra cui rubarti un pezzo del tuo cuore, Isabel, una parte che non meritava.
Ero talmente concentrato su come sbarazzarmi del suo corpo senza vita che non ho notato che era lui a manipolarmi.
Verme.
Mi afferrò la caviglia e mi fece cadere.
Subdolo, inutile, creatura miserabile. Non disse nulla, mi prese a calci.
Ma io non ero come lui, Isabel, ero molto più forte e coraggioso. Dunque, afferrai le sue gambe e lo feci cadere di nuovo a terra, sulla schiena.
"Hai ragione, Liam," dissi avvicinandomi al suo corpo paralizzato dalla paura. "Uccido persone, è vero. Ma c'è sempre un motivo."
L'amore.
Isabel, il nostro amore era potente, così potente da spingermi oltre i limiti, oltre la vita, oltre l'odio, oltre la felicità e la tristezza.
Strinsi di nuovo il suo collo, ringraziandolo per avermi mostrato la verità: lui era il vero cattivo della nostra storia.
Lo sentii ansimare e gorgogliare, una sinfonia incredibilmente armoniosa per le mie orecchie. "Come prego?" Chiesi con un sorriso malizioso.
Dentro di lui, nei suoi polmoni, c'era spazio solo una parola, una supplica quasi: "Aiuto."
La sua schiena si arcuò mentre le pupille si sono allontanate dalla vita. Ho sentito il silenzioso rumore della morte, e le sue ossa chiedere perdono per una vita peccaminosa.
Ed ecco l'ultima lacrima che gli scivolava rapidamente lungo lo zigomo mentre tutto intorno a me si fermava.
Mi alzai e vidi le impronte delle mie mani sul suo collo.
Assassino. Assassino. Assassino.
Tu eri ancora a riposare, al caldo, e nel frattempo io avevo ucciso un ragazzo. Ma l'avevo fatto per proteggerti, Isabel.
Mi avresti ancora amato allo stesso modo, vero?
Dovevo pensare a come sbarazzarmi del corpo, avevo ancora del tempo a disposizione.
Dormivi sempre due ore: non di più e non di meno, lo notai in precedenza.
Piano piano iniziai a sentire il panico nel mio corpo.
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𝐒𝐇𝐄 | laufeyson.
RomanceLeggere i TW prima di iniziare! In un mondo dilaniato dal caos e causato dal malvagio Loki, la trama si snoda tra due opposti destinati a intrecciare le loro vite in modo inaspettato. Nick Fury, al servizio dello SHIELD, abbraccia un rischioso proge...