𝐒𝐇𝐄 | laufeyson.

STELLE

I GIORNI volavano via, quasi come se fossero solo istanti. E se Isabel avesse avuto il potere, avrebbe riavvolto il nastro del tempo per rivivere all'infinito il loro primo bacio con il Dio degli Inganni, immergendosi in quella sensazione pericolosamente piacevole che li aveva avvolti in un'oscurità irresistibile.

Ma, purtroppo, il tempo non concedeva sconti. In quella serata di maggio, entrambi esausti dalla monotonia quotidiana, decisero di uscire e concedersi un buon bicchiere di alcol.

"Sei sicura di volerlo fare?" chiese Loki, fermando entrambi con un cenno della mano. Isabel era incerta se fosse una buona idea tornare nello stesso locale in cui William l'aveva servita per la prima volta, ma sentiva il bisogno di affrontare quel momento.

"Certo, andiamo," rispose semplicemente, tirando la maniglia della porta e aprendola, facendosi strada tra la folla di persone, alcune delle quali ballavano e altre cercavano approcci.

Il pub sembrava immutato, ma per Isabel sembrava un posto completamente diverso. Non c'era più William a conferire quel tocco di illegalità, e il solo fatto di entrare, con l'intenzione di prendere solo un bicchiere di scotch, le faceva venire i brividi.

"Cosa posso prepararvi?" domandò una ragazza dall'altro lato del bancone, muovendosi a ritmo di una musica discutibile.

Isabel la scrutò attentamente e avrebbe potuto essere davvero carina se non fosse stato per il trucco eccessivo e l'abbinamento di colori completamente fuori luogo. Il top giallo acceso con chiazze di azzurro brillante, abbinato ai pantaloni, metà neri e metà rosa, era decisamente "illegale," ancor più dell'uso di droghe.

"Uno scotch e..." cominciò Isabel.

"Niente, grazie," interruppe Loki, avvicinando la sua mano alle ginocchia coperte della ragazza. Con l'altra mano, estrasse una bottiglietta di birra asgardiana.

"Hai un'aria stanca," mormorò Isabel, voltandosi verso di lui. In qualche modo, si ritrovarono a pochi centimetri l'uno dall'altro, e in quei brevi attimi, rivisitarono i momenti più belli della loro storia in cinque rapidi battiti di ciglia.

Bastava uno sguardo tra di loro per scrutare l'anima dell'altro.

"Non quanto tu possa immaginare."

Loki ammiccò, inclinando la testa leggermente verso la ragazza appena il suo drink fu consegnato con eleganza sul bancone. Con un gesto coordinato, i due alzarono i calici e bevvero un sorso insieme.

"Unico, come sempre," esclamò la ragazza, posando il bicchiere con un certo enfasi dopo la bevuta.

"Se dovessi scegliere una sola bevanda alcolica di Midgard, preferirei il bourbon," dichiarò Loki, il suo sguardo ferito e misterioso posato sul bancone.

"Troppo dolce," sussurrò lei. Ma quando Isabel lo scrutò attentamente, riuscì a captare una sinfonia di aromi: cannella, vaniglia e una delicatezza che dominava con raffinatezza, il tutto condito da una spruzzata di Dior.

"Perché c'è così tanta gente?" domandò Loki, il suo sguardo scorrendo sulla folla che li circondava. Isabel ci pensò un attimo e collegò i puntini.

"C'era una partita di basket, molto probabilmente," mormorò, agitando la mano per farsi consegnare un altro bicchiere di whisky. "Saranno tutti tifosi della squadra vincente, mescolati a chiunque voglia perdere la testa stasera."

Loki annuì in silenzio, il suo sguardo profondo penetrando attraverso la folla. E santo cielo, Isabel appariva spettacolare in quel vestito aderente, che metteva in evidenza il suo petto, con i capelli neri e lucenti che scivolavano sulla schiena, lasciandola quasi nuda agli occhi dei presenti.