| ISABEL POV
Conobbi ogni lato di lui... eppure, non appena pensai che fosse finito lì, emergeva una nuova faccia di Loki. Mi fece intraprendere un viaggio mistico, attraversando le gabbie roventi del suo cuore fino alle celle tristi, strette e traumatizzate del suo inconscio. Entrambi eravamo vittime di un passato ingiusto e violento, e per questo i nostri stampi rotti combaciavano alla perfezione. Loki trovò la chiave del mio cuore e la custodì nel suo petto, proteggendola da mani indiscrete come un tesoro degli dei.
Mi nascosi sotto il lenzuolo, annegando immediatamente nei miei pensieri, ormai annebbiata da lui e dalla sua maestosità. La mia vita non era una favola; a meno che ritrovarsi con dei tubi infilati nelle braccia, uccidere, saponificare corpi e tritarne altri non facesse parte di ogni trama possibili.
Sospirai, sperando che la notte potesse darmi consigli migliori, ma invece creò solo più danni. Il mio telefono squillò, e allungai il braccio per leggere la notifica.
B: Sono di sotto. Non riesco a dormire.
I: Si dà il caso che io invece voglia dormire, buonanotte.
B: Sei in menopausa anche tu come quel cucciolo che è nel tuo letto?
I: Barnes, giuro su tutto quello che ho che ti sgozzerò prima o poi.
B: Muovi quel bel culo che ti ritrovi, principessa.
Lo maledissi. Eravamo simili anche in questo: il bisogno di raggiungere l'obiettivo prefissato era la nostra ossessione, da sempre - probabilmente imposta in primis dall'HYDRA.
Lasciai che Loki riposasse, la luce bianca della luna gli incorniciò il volto scultoreo e io gli accarezzai il viso.
"Spi spokoyno, krasivyy mal'chik." 'Dormi bene, bel ragazzo.' Sussurrai spostandogli i capelli neri da davanti agli occhi.
Poi, percorsi le scale e inviai fin troppe maledizioni a Bucky.
"Mi cercavi?" Domandai, sedendomi di fianco a lui.
"Ho trovato qualcuno, ci cerca." Aggrottai la fronte e gli chiesi di approfondire l'argomento. Successero fin troppe cose in un lasso di tempo fin troppo ristretto.
"Ho cercato più informazioni possibili," mormorò, porgendomi delle foto con piccole annotazioni sul retro. "Si chiama Devin Atwood, è un medico ma è laureato in giurisprudenza. Stando ai miei calcoli, è uno dei Supremi. Potrei azzardare e dire che forse è lui il pezzo grosso."
Non ci fu mai permesso di avere un contatto diretto con i Supremi, neanche di ottenere informazioni su di loro. Erano come divinità dell'Olimpo, nascoste tra le nuvole dell'immortalità.
Chiunque ci avesse provato veniva immediatamente licenziato, e la sua vita si trasformava in un totale inferno. Lo ascoltai con crescente confusione mentre guardavo foto dopo foto. L'uomo era elegante, con capelli castani dalla media lunghezza che incorniciavano il suo viso, conferendogli una presenza imponente, e le labbra sottili mantenevano sempre un'espressione seria. Indossava gli stessi abiti che utilizzava per mimetizzarsi tra la folla dei newyorkesi.
"Sai perché ci sta cercando?" gli chiesi, cercando i suoi occhi.
"Suppongo che riguardi Loki," mi rispose con un tono così basso che quasi faticai a sentire. "Ma non ho certezze, Isabel, e lo sai. Spero solo che non voglia scompigliare le carte in tavola; forse vuole solo assicurarsi che tu stia bene."
Ridacchiai nervosamente. Stare bene era un concetto astratto per me, vivere con l'ansia di svegliarmi in un letto bianco, con un cuscino scomodo, una coperta scadente e un coinquilino logorroico. Cercare la felicità e la tranquillità sembrava un'impresa inutile, finché non mi aveva trovato.
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𝐒𝐇𝐄 | laufeyson.
RomanceLeggere i TW prima di iniziare! In un mondo dilaniato dal caos e causato dal malvagio Loki, la trama si snoda tra due opposti destinati a intrecciare le loro vite in modo inaspettato. Nick Fury, al servizio dello SHIELD, abbraccia un rischioso proge...