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<<PRIMA di andare a godervi la notte, vorrei presentarvi il nostro nuovo prezioso acquisto>> Takeru si girò verso Ryori e allungò la mano, intimandole di venire. Kuina sgranò gli occhi vedendola sulla terrazza insieme agli esecutivi, e Ryori sembrava altrettanto sorpresa mentre il numero uno le avvolgeva affettuosamente le spalle con il braccio fasciato dalla veste rossa. <<Ryori qui si occuperà della cucina, quindi se volete mangiare qualcosa di buono oltre a patatine e alcool trattatela bene, si? Fa parte della mia fazione>> nonostante il tono allegro del cappellaio, la serietà traspariva dalle sue parole, e Ryori sotto a tutti quei sguardi attenti e puntati su di lei dovette mostrarsi il più indifferente possibile, alcuni erano indifferenti, altri infastiditi dal dover togliere la cucina dai loro posti intimi, altri ancora erano felici di avere la possibilità di mangiare finalmente qualcosa di buono.
Il cappellaio prese la ciotola appoggiata sul margine della ringhiera e, con una risata rumorosa e un ultimo incoraggiamento, ne buttò il contenuto sui giocatori versando decine di bigliettini sopra la folla.
Ryori allungò la mano afferrando un biglietto con il numero sette al volo, ma una mano pesante le si appoggiò sulla spalla facendola voltare immediatamente, e Aguni mollò la presa lanciando un veloce sguardo al bigliettino che teneva tra le mani. <<Tu sei con noi>>
<<Siete la macchina 7?>>
<<No, ma tra esecutivi ci si appaia in base alle specialità, tu sei una quadri quindi andrai insieme ad un giocatore di picche, Aguni qui è il nostro miglior giocatore di forza>> Il cappellaio toccò scherzosamente il bicipite dell'uomo facendogli l'occhiolino e Aguni sbuffò, ma si vedeva che non era realmente infastidito. <<Sono un'esecutiva?>> Ryori li guardò con le sopracciglia alzate per la sorpresa e, soprattutto, per la confusione, era un titolo che non le spettava per niente. <<Sei...qualcosa>> Aguni sospirò, non potendo darle una risposta vera e propria, ma il cappellaio le sorrise. <<Ci dai da mangiare e giochi per noi senza la pretesa delle carte, concedimi di darti almeno qualche privilegio in cambio, così il tuo soggiorno permanente alla spiaggia ricambierà almeno di poco ciò che fai per noi>> Aguni e Takeru si scambiarono uno sguardo d'intesa, il sorriso non riusciva a sparire dal volto del cappellaio mentre la sala sotto di loro si svuotava tra grida di gioia e motori che si accendevano, poi lui tirò fuori dalla tasca del costume un laccio con appesa una chiave indicando la propria collana con il medesimo ciondolo improvvisato. <<Questa è della mia stanza, se accetti ordini a domicilio>>
<<Sembra una proposta->> Ryori storse il naso, esitando nel prendere la chiave, e il cappellaio si mostrò esageratamente indignato all'idea. <<Oh no, no, assolutamente, è solo per il cibo te lo assicuro, anzi, mi farò portare i pasti in stanza quando non ci sarò se ti farà sentire meglio, hm? Però non privarmi di quella buonissima zuppa>>
<<Va bene>> Ryori sorrise, ingenua, e dopo un veloce saluto entusiasta del cappellaio seguì Aguni verso la macchina con cui il loro gruppo sarebbe andato in città.