Quando la bestia si sveglia

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Il tesoro perduto di Mosca

-Capitolo 71-

Quando la bestia si sveglia

Boian stava aspettando impazientemente, Baranova si stava prendendo troppe libertà con lui e se ne sarebbe pentito amaramente!

Era seduto su una lussuosa poltrona morbida e confortevole, ma a lui gliene poteva fregare assai poco.

Voleva quell'oggetto che nemmeno lui era riuscito a trovare!

Iniziò a giocare con le sue dita nervosamente e i suoi uomini impallidirono, era un pessimo segnale e nemmeno loro sapevano cosa fare in quei momenti.

Ci voleva Mironova ma era come scomparso.

<cosa mi consigliereste?> chiese con tono glaciale Boian massaggiandosi la tempia sinistra col indice e i due uomini che erano con lui strinsero le labbra per non far sentire la loro paura.

<ditemi, dovrei forse appenderlo a testa in giù dal cancello della sua stessa villa? Dovrei forse staccargli le unghie e fargliele mangiare?>

I due uomini non avevano il coraggio di rispondere, anche se volevano non ne sarebbero stati capaci.

Avevano quasi le vertigini, sapevano benissimo che se avrebbero dato una risposta che non soddisfaceva il loro signore sarebbero stati rispediti nei campi di allenamento e questo era l'ultima cosa che volevano!

<s-signore...> cercò di rispondere uno con coraggio, ma una persona spalancò la porta e le due guardie del corpo bloccarono subito l'infiltrato che venendo buttato a terra si mise a ridere all'impazzata.

Boian riconoscendo quella risata fece cenno con la mano di lasciarlo e quest'ultimo alzandosi disse <accipicchia i tuoi omoni sanno sempre il fatto loro! E Mironova dov'è?>

Boian girandosi vide un uomo dai capelli rossicci sorridente con la pelle olivastra, lo detestava, per quello l'aveva mandato in America, ma non importava dove lo mandasse faceva sempre un ottimo lavoro!

<Mironova l'ho lasciato alla villa, ma a quanto pare ha accompagnato mia moglie qui alla festa, si vede che la starà tenendo d'occhio>

<aaaa! Allora la signora Doronin esiste davvero! L'hai presentata a tutti gli altri e non a me! Sei davvero perfido! Prima mi mandai in Brasile poi in India e adesso in America!>

Boian alzò gli occhi al cielo e disse <da quanto ho sentito Voin stai facendo un buon lavoro Tarasova, come mai ti lamenti tanto? Ti ripagano anche delle tue fatiche>

L'uomo che indossava un completo color corteccia sorrise e rispose <peccato che tu non mi voglia mai al tuo fianco, è perché parlo troppo? Eppure quello gigolò non è tanto meglio di me!>

Boian sbuffando disse <infatti avevo in mente di sbarazzarmene, ma per ora lo terrò ancora un po' con me. Non è troppo inutile quanto sembri>

Tarasova sorrise e appoggiandosi allo schienale della poltrona dove era seduto il suo boss chiese <allora, come mai qui solo soletto se hai una moglie che in molti invidiano?>

Boian stringendo la sua cravatta disse ricordandosi di quegli occhi verde smeraldo <Baranova! Mi ha promesso uno dei tesori che non sono mai riuscito a trovare, ma mi sta facendo aspettare!>

<allora quando lo vedi dovresti sparargli in testa- ah no! Nello stomaco così soffre di più!>

Boian buttando quella cravatta per terra e calpestandola disse <Si! Si dovrei fare proprio così a quel verme!>

L'uomo di carnagione olivastra sorrise, gli piaceva quando faceva vedere il suo vero lato.

<allora vogliamo aspettare qui o andarlo a cercare?>

<andatelo a cercare! E cercate anche quel idiota di Mironova! Dovrebbe essere qui con me ma sta cazzeggiando! Sono sicuro che non è nemmeno al fianco di mia moglie!>

Tarasova fece cenno ai due uomini di mobilitarsi e sorridendo disse mettendo una mano sulla spalla di Boian <allora boss, cosa ti aveva promesso quell'uomo morto?>

Doronin stringendo i suoi capelli con la mano disse con la vena che si notava da quanto era arrabbiato <mi aveva promesso che mi avrebbe dato il suo diamante rosso! C'è ne sono meno di venti diamanti rossi certificati e io li voglio tutti!>

Tarasova sorrise, sapeva benissimo la passione irrefrenabile del suoi signore e avvicinandosi all'orecchio di Boian chiese <e se la trovo mi terrai al tuo fianco?>

Boian tirando un pugno al bracciolo di quella poltrona disse <intanto non riusciresti a trovarla! Se l'è sicuramente inventato pur di farmi aspettare come un idiota qui!>

Il rossiccio sorrise e disse <almeno fammi togliere la curiosità, intanto ci dovrei mettere poco a controllare tutta la villa, me l'ero già studiata prima di rubare l'invito>

Boian iniziò a mordicchiarsi il labbro, aveva sprecato solo tempo per colpa di Baranova, se non gli avesse mandato quella maledetta lettera non avrebbe dovuto passare il natale in quella villa piena di sconosciuti e avrebbe potuto passarla tra le braccia di sua moglie, ma lei era già di cattivo umore.

Spalancò gli occhi, non sarebbe mai venuta a quella festa per sua volontà, bastava ricordarsi che faccia aveva fatto quella mattina, eppure era comparsa in mezzo a quella stanza come un angelo, ma dopo di che l'incantesimo si era rotto appena che quel cantante da quattro soldi aveva fatto la sua comparsa.

Che cosa era giusto fare? Come poteva guadagnarsi almeno la simpatia di sua moglie?

Il sottoposto dalla pelle olivastra assottigliò gli occhi, cosa stava succedendo al suo boss?

<Boian?> chiese Tarasova e Doronin riprendendosi esclamò <fai quello che ti pare!> "per Masha posso pensarci dopo, intanto non la farò mai andare via!" Pensò Boian alzandosi e sorridendo cattivo disse <anzi, dato che Baranova ha deciso di sprecare così il mio tempo trova qualcosa che mi possa interessare e portamelo qui> ordinò al suo sottoposto che sorridendo rispose <si signore>

Il tesoro perduto di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora