Il tesoro perduto di Mosca
-Capitolo 76-
Le labbra del carnefice
Lèonid sorrise, finalmente quella maledetta puttana si era isolata!
Aveva controllato per bene e aveva visto che nessuno la stava seguendo.
Finalmente si sarebbe preso la sua vendetta e vedendola nel corridoio sporca di vino sorrise e disse <hey bella gatt->
Vide pararsi davanti a sé Mark e vedendo che la donna stava andando avanti disse incazzato <cosa ci fai qui?! Dovevi controllare la sala della festa per avvisarmi se qualcuno si sarebbe avvicinato!>
Mark serio in volto disse <Lèonid, Doronin ha scoperto dell'eredità e ha trovato il suo sottoposto che gli ha detto tutto! Dobbiamo andarcene non c'è tempo!>
Lèonid impallidì e come diamine aveva fatto a capirlo?
Aveva mandato quel gigolò a sedurre il sottoposto di Boian, ma sembrava proprio che avesse fallito!
Strinse i pugni e guardando oltre Mark vide ancora da lontano Masha che stava camminando tranquillamente, come se nella stanza della festa non fosse successo nulla e stringendo i denti disse <andiamo! Mio zio mi ucciderà, ma non posso rischiare la pelle per quella prostituta!>
Fece dietrofront e stringendo le mani poi guardò nuovamente dietro di sé, non poteva sopportare l'idea di averla lì e di non poter fare nulla! Lui si ricordava benissimo cosa era successo quella sera, ma sembrava che per Masha non fosse accaduto nulla... Era li, bella, nonostante il vestito sporco che si era sposata con lo scapolo migliore della città!
Era forse rimasto intrappolato dal ricordo di Masha?
Era magnifica quella donna e magari se non avesse fatto lo stupido se la sarebbe potuta anche sposare...
Sette anni fa...
<Lèonid ma farti una ragazza e scopare solo con lei!? Com'è possibile che vai sempre al bordello?!>
Lèonid mettendosi la giacca calda e pronto per uscire disse annoiato <avanti strega non fare la drammatica, dopotutto devo consolare il mio cuore infranto dalla perdita di mio padre> si girò e vide la donna incrociare le braccia offesa, sapeva benissimo che a suo figlio non gliene fregava nulla di suo padre, stava aspettando soltanto l'eredità che era stata imposta di essere letta solo dopo un anno dalla morte del morto e ormai mancava meno di un mese...
La donna non capiva ancora come mai far passare così tanto tempo, ma forse suo marito gli aveva dato il tempo di vedere com'era davvero suo figlio.
Assomigliava fin troppo a suo zio, e non era un buon segno.
<vai ma se compri di nuovo dei diamanti per quelle puttane dovrai pagare di tasca tua! Sono stanca di ricevere lettere su lettere per il pagamento!>
Lèonid sorrise e uscì dalla villa.
Era immersa al bianco candido, e sorridendo entrò in auto e andò al bordello.
<mmmm ma che carina che sei, sei persino coordinata con la stanza!>
Masha era davvero giovane, e i suoi capelli non erano ancora cresciuti abbastanza per arrivare alla mascella. Mettendosi a posto il cerchietto da gatta disse <è la prassi> e avvicinandosi al ragazzo gli tolse la giacca e accarezzandogli il petto sorrise.
Lèonid con le sue labbra lisce e belle sorrise a sua volta e prendendo il mento della donna con la sua mano le baciò le labbra.
Qualche volta gli piaceva essere delicato con lei, quando osservava il suo corpo vedeva che doveva riprendersi, ma non dal lavoro che faceva in quel bordello, si doveva riprendere da qualcosa successo un po' di tempo fa.
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Il tesoro perduto di Mosca
Romance꧁𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒆𝒕𝒂 ꧂ 𝑪𝒐𝒏𝒕𝒊𝒏𝒖𝒂 𝒏𝒆𝒍 𝒔𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 "𝐂𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐧𝐚 𝒅𝒊 𝑴𝒐𝒔𝒄𝒂" 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 è 𝐢𝐥 𝐬𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 "𝑷𝒖𝒕𝒕𝒂𝒏𝒂 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒐𝒔𝒂 𝒅𝒊 𝑴𝒐𝒔𝒄𝒂" Perciò andate a leggere quello prima...