prologo

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In questi mesi ho amato e odiato treni e aerei, stazioni e aeroporti ci hanno visto sorridere e disperare, hanno visto lacrime di gioia e di dolore.

È stata un'estate lunga e stancante, ma in un certo senso è volata.
Dall'esame di maturità alla patente, alle cure per la caviglia, alle ore di fisioterapia e palestra, fino ad arrivare al ritorno in sala da ballo i giorni sono stati scanditi sempre e solo da un suono... quello della sua voce.
Tante, anzi troppe volte, ascoltata tramite un telefono e altre invece direttamente sulla pelle.

Da quando è uscito da Amici ci siamo visti tante volte, sono andato da lui e lui è venuto da me, abbiamo conosciuto le nostre famiglie, le persone a noi care, le nostre città, un pò tutto di noi...

Ricordo, quando dopo un pò che non ci vedevamo, sono andato a Roma con mamma e poi siamo stati insieme e partiti verso casa sua...

Credo sia stato uno dei momenti più emozionanti, avevamo postato una foto insieme e il nostro sguardo diceva più di mille parole.
I nostri occhi urlavano quanto fossimo felici e i sorrisi, ancora nascosti sotto alla mascherina, erano comunque visibili.

Proprio in quel viaggio avevo portato una valigia enorme che avevo lasciato poi a casa sua, era per agevolare quei mini viaggi che facevo per andare da lui, i weekend in cui fuggivo e andavo a casa sua, per tornare alla domenica sera, stanco e triste, ma in un certo senso felice di aver passato del tempo con lui.

Ma mi pesava il negare, il mentire, il nascondersi...

Nonostante la nostra storia fosse nata davanti agli occhi di tutti e anzi fosse anche stato mandato in onda determinate cose, ci siamo trovati davanti a cose davvero brutte.

Pregiudizi, insulti e persino minacce che coinvolgevano anche le nostre famiglie.
Sono stati momenti bui, difficili.
Ci hanno portato a riflettere su di noi e ci siamo inconsciamente allontanati.

In realtà un allontanamento strano, perché non passava giorno senza che ci sentissimo, ma i ti amo avevano lasciato posto ad altre cose, i mi manchi erano diventati un a domani... solo quando ci vedevamo non riuscivamo a stare lontani l'uno dall'altro, che fosse in una foto o seduti a tavola.

Parlavano i nostri occhi e le nostre labbra, che si tatuavano quel sorriso enorme ormai non più nascosto dalle mascherine.

Pubblicamente avevamo parlato solo di amicizia, fingendo che quello visto per mesi non fosse capitato.

Semplicemente non ne avevamo più parlato...

Non è facile vivere quotidianamente con insulti e minacce di morte solo perché si è avuta un po' di notorietà e soprattutto perché si ama una persona dello stesso sesso.

Quindi per tutela di noi e della nostra famiglia abbiamo preso le distanze mediatiche da quello vissuto in casetta.
E pubblicamente io e Christian eravamo amici, "fratelli"...

Il vero problema è che molte volte mi sembrava che questa finzione prendesse il sopravvento e diventasse realtà.

Quando passavamo settimane senza vederci, e tutte le telefonate non colmavano l'assenza delle sue mani e della sua bocca, mi sentivo perso.

E poi lui sempre più bello, sempre più sensuale e io a marcire a casa, bloccato in questa realtà fatta di cure, palestra e famiglia e null'altro... mentre lui girava l'Italia tra eventi e soprattutto ballava con quel gruppo di ballerini a "Battiti Live" solo il ricordo mi procura la nausea!

Così vicino a me, ma allo stesso tempo distante.

Circondato da tutte quelle persone e io che potevo vedere quegli occhi solo tramite uno schermo.

Quante scenate di gelosia gli ho fatto in quel periodo.
Gli telefonavo e messaggiavo in ogni momento e a ogni suo silenzio, perché in prova o a fare lo scemo con quegli altri, seguiva il mio silenzio.
Per poi ricominciare e ricominciare ancora...
Ma non c è stato giorno in cui lui non c è stato...
Ed è inutile che ora stia qua a rinnegare tutto.

L'ultimo video che abbiamo postato sui social con lui che mi lascia per tornare a casa e una dedica scritta ad un fratello, da un fratello.

Fa male al cuore.

Tanto.

Ma doveva essere così.

In mezzo a tutta questa finzione a volte mi perdo anch'io.

Cosa siamo realmente?

Cosa siamo diventati?

Ho capito cosa dobbiamo essere per gli altri, ma in realtà noi cosa proviamo?

Esiste ancora un noi?

Quella promessa è ancora valida?

Christian siamo ancora io e te che balliamo sul mondo?



spazio autrice
Ciaoo a tutti!
Ecco a voi il primo capitolo di questo Sequel della storia precedente.
Cosa ne pensate come inizio?
Cosa vi aspettate?
Fatemi sapere nei commenti!
Se volete lasciate una stellina, graziee!
Ci vediamo al prossimo capitolo,
Baci baci!!

𝘚𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘪 𝘚𝘪𝘢𝘮𝘰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora