La stanza semibuia sembra così pericolosa che non riesce a respirare, gli occhi si muovono frenetici per la stanza, fin dove possono arrivare; non riesce a muoversi, questo è strano ed illogico. Spok ingoia la saliva cercando di riprendere contatto con il proprio corpo, ma non ci riesce, sente il corpo giacere sul letto, ma non riesce a muoversi, semplicemente non può. Questo non dovrebbe accadere, i vulcaniani hanno il completo controllo del loro corpo, non può avere una paralisi notturna, non può. Ed eppure non riesce a muoversi, gli occhi vagano verso le ombre scure, lo spaventano anche se non ha paura del buio, adesso la stanza sembra essere invasa da strane forme scure, pericolose ed oppressive, il respiro diventa sempre più superficiale, spera di non svegliare Leonard che si trova al suo fianco, di solito ha un sonno profondo per cui non dovrebbe disturbarlo, spera che tutto ciò finisca il prima possibile, è così opprimente e spaventoso, si sente solo anche se sente il calore di Leonard accanto a sé. Spok sa che le paralisi notturne durano da pochi secondi a qualche minuto, ma non riesce a capire quanto tempo è passato, l'ansia sale mentre il battito accelera, adesso sta iperventilando, se non risolve la cosa al più presto potrebbe seriamente creare dei danni. Spok sposta lo sguardo verso McCoy, vorrebbe dire qualcosa ma non ci riesce, resta pietrificato cercando di non guardare nell'oscurità , ma gli occhi vagano da soli, questa cosa lo fa innervosire oltre che spaventare ancora di più, questa sensazione di non essere al sicuro è stancante, i muscoli sono tesi mentre il petto si scuote meccanicamente. Leonard apre un occhio frastornato, non sa perché si sia svegliato, sta per richiudere gli occhi quando nota che Spok è sveglio, ma sembra agitato, il petto si alza in modo irregolare e superficiale, le guance sono bagnate da lacrime, è la prima volta che lo vede piangere (dopo Khan), McCoy si sveglia immediatamente mentre la preoccupazione lo assale, il corpo di Spok è completamente immobile ed eppure è sveglio e per un stano motivo a lui sconosciuto sta piangendo, sembra terrorizzato, non lo aveva mai visto dimostrare paura, terrore. Spok non si è reso conto di star piangendo finché non sente una mano sulla guancia che gli asciuga le lacrime, Leonard lo sta osservando con le sopracciglia aggrottate dalla preoccupazione, con un filo di voce chiede: -Spok, che succede?- Il calore della mano di Leonard fa rilassare istantaneamente Spok facendolo buttare tra le braccia di McCoy e stringe con le mani la maglietta dell'amante, Spok si sente infinitamente libero adesso che riesce a muoversi, stringe a sé il corpo caldo appoggiando la testa sul petto di Leonard mentre la mente vaga sul suo corpo, adesso riesce a muovere le dita e ha riacquistato la voce, così dice in un soffio: -ho avuto un'esperienza spiacevole...Una paralisi notturna, mi spiace di averti svegliato- McCoy allontana il viso per vedere Spok mentre ribatte: -e tu brutto idiota? Eri così agitato, stavi piangendo e non respiravi, cosa sarebbe successo se non ti fosse arrivato abbastanza ossigeno a quel tuo cervello verde? Eh?- Spok riappoggia il viso sull'addome di Leonard chiudendo gli occhi, McCoy si ammutolisce poggiando una mano sulla schiena del vulcaniano sconvolto, il medico può solo immaginarsi come può essere per un vulcaniano non riuscire a controllare il proprio corpo, deve essere orribile. Spok sta ancora stringendo la maglia dell'uomo mentre si riaddormenta al sicuro tra le braccia del suo compagno. McCoy però non si riaddormenta per colpa dei suoi pensieri, i vulcaniani non dovrebbero soffrire di queste cose, e se ci fosse qualcosa di sbagliato in Spok? Ma lui è metà umano, forse per lui è normale come per un umano, ma per cancellare tutte le sue paure, Leonard stringe a sé Spok annotandosi di doverlo trascinare l'indomani in infermeria per un controllo completo, più qualche giorno per meditare e riposarsi.
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Paralisi Notturna. An Italian Star Trek Fanfiction
FanfictionSpones/ Spok+Bones....Spok sperimenta per la prima volta una paralisi notturna e viene colto dal panico.