Un gruppo di ragazzi si ritrova, come ogni giorno, a scorrazzare su e giù per una collina. Siamo nel 1978, è estate, con un caldo torrido. Il calore entra nelle pietre, la terra si sbriciola e il respiro è faticoso.Michele Amitrano, il protagonista, per difendere una ragazza del gruppo, togliendola da un grosso imbarazzo, si propone al posto suo per eseguire la penitenza: arrivare al piano superiore di una casa diroccata e disabitata senza poter utilizzare né le scale né i gradini ridotti a un ammasso di pietre.Dopo molte difficoltà, riesce a salire; arrivato al davanzale della casa, deve buttarsi per proseguire, e uscire dalla stessa, ma cade a terra in malomodo. Il ragazzo ha per pochi attimi paura, ma riesce poi a muoversi, si guarda intorno e percepisce di essere caduto su una tettoia trasparente ricoperta da un materasso, al di sotto intravede un buco profondo.Con grande stupore nota delle sembianze umane: si tratta di un bambino raggomitolato su se stesso.Forse dorme, forse è morto... ma, mentre riflette, viene chiamato dagli amici e con loro ritorna a casa.Davanti alla casa, Michele trova il camion del padre; con gioia accoglie il genitore che mostra un regalo: una gondola veneziana con i remi, da lasciare come soprammobile sopra la televisione. Nella notte, Michele pensa con angoscia al ragazzo imprigionato nel buco e la mattina dopo ritorna sul luogo per verificare quello che il giorno prima aveva visto.È tutto vero. Il bambino è lì, incatenato e chiede con insistenza dell'acqua. Inizia così un rapporto di aiuto amicizia, anche se a volte rimane Michele impressionato dai discorsi del ragazzo.Cerca di confidarsi con il padre, ma capisce che c'è qualcosa di oscuro, di misterioso e ingiusto, e che la sua famiglia è complice di un grave fatto: il rapimento di Filippo Carducci.Intanto arriva un amico del padre che per un certo periodo abiterà con loro, con grande scontento di Michele. Per una leggerezza infantile confida al migliore amico di aver trovato un bambino chiuso in una buca circondato dalla sporcizia e del crudele piano di tagliare le orecchie al rapito.Ritornato sul luogo del sequestro, cerca di confortare il bambino e lo porta all'aperto riuscendo anche a farlo camminare; sono diventati amici.Ma improvvisamente compare Felice (un complice dei sequestratori) che lo minaccia con un fucile e lo costringe ad allontanarsi. Riferirà tutto al padre, il quale lo fa giurare:non vedrà mai più il bambino, altrimenti questi verrà ucciso.Michele con difficoltà cerca di mantenere la promessa, finché capisce che è arrivato un momento decisivo e grave; sente infatti delle minacce di morte per il bambino rapito e corre subito a liberare il recluso. Nel frattempo si fa male ad una caviglia, ma non si ferma. Quando finalmente arriva da Filippo, lo aiuta ad uscire dal buco e gli ordina di andarsene. Egli obbedisce, ma subito dopo il padre di Michele arriva dentro il buco e spara all'istante.

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IO NON HO PAURA
Ngẫu nhiênMichele Amitrano,il protagonista,per difendere una ragazza del gruppo,si propone di fare al suo posto una penitenza che consiste nel.....