Quell'espressione | Ciel Phantomhive × MaleReader

Capitolo 14♤

~Ciel Pov

Nella vita ci sono quei momenti in cui pensi "È il giorno più bello della mia vita".
Ho provato questo sentimento ieri sera, con lui, sono riuscito finalmente a provare qualcosa per qualcuno anche se questo amore non è accettato nella nostra società.
Y/N...
Mi manca, voglio risentire le sue mani attorno a me che mi toccano, le sie labbra attaccate alle mie e il calore che il suo corpo emana.
Indimenticabile, la parola perfetta per descrivere quella notte.
-Signorino
Dalla porta arriva Sebastian con una figura dietro di sé.
-Ahh che c'è?
-Il signore vorrebbe parlarvi
Così dicendo apre di più la porta e la figura si rivela essere George.
-Volevo... volevo chiedere il suo umile aiuto, conte- un inchino profondo- io non avrei dovuto, ma era un ordine-.
Il pavimento viene bagnato da alcune lacrime.
-Un maggiordomo esegue gli ordini del padrone, giusto?- finendo la frase si alza e mi guarda dritto negli occhi.
-Cosa è successo?
-*George spiega l'accaduto*...
Rimango in silenzio, provando a capire la situazione ma senza successo.
È stato rapito, questo è tutto.
Non lo accetto.
Dove? Perchè? Da chi? Ma la domanda più importante è cosa gli stanno facendo ora?
E se lo stessero picchiando o torturando? Oppure lo hanno già ucciso? O lo hanno violentato?
Mi immagino la sua voce urlare il mio nome supplicando aiuto.
Ma sono qui, nel mio studio che non lo posso sentire e aiutare, rassicurarlo e averlo vicino.
-Sebastian, in nome della regina Vittoria ti ordino di trovare il conte
-Yes my lord~

Sebastian ha setacciato tutta Londra ma niente, non è da nessuna parte.
-Potrei cercare fuori da Londra, Signorino
-A quest'ora potrebbero averlo portato anche a Edimburgo, e noi siamo qui fermi!
Mi sale il nervoso e comincia a farmi paranoie.
-Non ce la faccio Sebastian... mi sento stanco... mi fa male la testa...
-Signorino, siete tutto pallido. Magari vi siete ammalato
-Devo trovarlo...
-Non in queste condizioni
-Devo o lo tortureranno, o peggio...
-Determinazione, eh?
-...
-No no, è altro giusto? Forse amore
-Tsk e credi che io mi innamori così? Io amo solo Lizzy
Quel mero maggiordomo comincia a guardarmi negli occhi incessantemente.
-E ieri sera?
Non gli ho ancora detto nulla ma lo sa già, come il resto delle cose d'altronde.
-E tu ci provi con George?
Con questa frase lo zittisco. Anche se lui continua a guardarmi questa volta con espressione assassina.
-Le sembro il tipo?
-Mmm, si
Mi siedo a terra senza preoccuparmi di sporcare il vestito e comincio a meditare.
-Dove lo possono portare dei rapitori senza che si sappia o veda?
Poi mi viene in mente la canzoncina.

Falla d'oro e d'argento
Oro e argento, oro e argento
Falla d'oro e d'argento, my fair lady

-Hai controllato la parte del porto abbandonata?
-No signore
-Il vecchio magazzino, ci tenevano i carichi da esportare. Controlliamo lì
In un attimo arriviamo e ci dirigiamo verso il capannone. Ma niente, è vuoto.
U

sciamo.
L'odore del pesce marcio è insopportabile e tutti i legni abbandonati per terra danno la possibilità di prendersi almeno 30 spine nelle mani.
Sono deluso di me.
Così dalla rabbia prendo le casse in legno poste fuori dell'ingresso del capannone e comincio a sbatterle e lanciarle per terra.
Mi metto le mani tra i capelli per la disperazione e cominciano a vedersi i primi segni di lacrime.
-Signorino...
Mi giro con due lacrime che scendono sulle guance.
Col dito punta qualcosa dietro di me.
Un capannone, anch'esso abbandonato ma con una sospetta fuoriuscita di fumo dal tetto.
-Proviamo, Sebastian
Con passo svelto e diretto ci avviamo verso quell'ammasso di metallo arrugginito e legno marcio.
Con cautela e silenzio passiamo dal retro dopo aver notato delle guardie poste davanti all'ingresso principale e Sebastian apre la porta che conduceva in un corridoio stretto.
Adley, ti salverò.

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Angolo autrice

Dopo secoli eccomi qui di nuovo!
Scusate ho avuto parecchio da fare ma ecco un nuovo capitolo della storia☆
Al prossimo incontro