Il suono della sveglia disturba il breve sonno di Joe, durato appena un'ora. Nonostante il mal di testa, il sonno e la stanchezza, il biondo non riusciva a smettere di sorridere pensando alla scorsa sera.
Guardò intrepide il cellulare per vedere se il suo Tony aveva lasciato messaggi. Niente messaggi. Nulla. Zero. Nada de nada.
"Beh magari sta solo dormendo, vorrà dire che scriverò io per primo" pensò digitando un breve messaggio su quanto fosse stato divertente ieri sera.
Posò il cellulare e scelse il suo outfit giornaliero: skinny jeans, un top nero, una camicia a quadri rossa e nera e un paio di converse per completare il look. Infine mise i suoi capelli in uno chignon fatto male e mise un leggero filo di correttore, fondotinta, cipria fissante, blush, illuminante, gel per le sopracciglia, ombretto, mascara, rossetto e infine un po' di eye-liner, non gli piaceva truccarsi troppo come le altre ragazze!
Scese in cucina e preparò del caffè da portare via (lui raramente faceva colazione), non gli interessava tanto la salute, in realtà non aveva interesse quasi per nulla, nemmeno per la politica: un giorno infatti aveva visto la zia Sue alzare il braccino destro davanti a un poster molto sospetto, ma Joe non disse nulla. Joe non disse nulla perché ormai, dopo la morte dei suoi genitori, solo poche cose lo emozionavano: la sua band (ormai sciolta per il trasferimento) e..beh...Tony.
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Joe arrivò a scuola e avrebbe dovuto affrontare la temuta ora di inglese, Tony gli aveva raccontato che la professoressa "era una zoccola degna solo di morire, come un verme al sole d'inverno" poetico. davvero.
Entrò in aula e la prima cosa che vide fu Tony visibilmente arrabbiato che spezzò una matita solo con l'indice e il pollice.
"E'-è libero?" chiese il piccoletto indicando il posto vacante vicino al Possente
"Cosa ti avevo detto sul balbettare!" rispose "Smettila."
Joe si zittì e rimase immobile per un secondo, ma poi giustificò il comportamento del moro con il nervosismo per la lezione che sarebbe cominciata a momenti.
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La campanella di fine ora sarebbe suonata tra dieci minuti quando la prof chiese di tirare fuori i libri per fare gli esercizi di grammatica. Tony non aveva il libro e dopo averlo comunicato all'insegnante scoppiò una violenta discussione tra i due:
"Lei non comprende l'inutilità di un frammento di carta tale per cui potrei usufruirne per ripulire le mie natiche sode dopo aver evacuato con prepotenza"
"Sig. Brown si sieda e la smetta di interrompere la mia lezione o dovrà uscire per l'ennesima volta" disse la prof esasperata
"ZITTA DONNA! lei non capisce un cazzo in quanto è una stupida puttana e dovrebbe soltanto morire! CAPITO?? Sarò io ad andarmene!!" disse infuocato il siciliano camminando a passo svelto fuori dall'aula tirando un pugno al muro di quest'ultima e mormorando continuamente vessazioni alla prof.
calò il silenzio
Joe aspettò la fine della lezione per andare a controllare come stesse il suo amico (beh la sua crush), lo cercò inutilmente per un po'. Stava per arrendersi quando ad un tratto sentì una voce familiare provenire dallo sgabuzzino scolastico, avvicinandosi capì che era la sua crush che stava imprecando e bestemmiando.
Decise di entrare, ma si sarebbe ben presto pentito di quella decisione: davanti a lui il corpo statuario e nudo del ragazzone in qualche modo incastrato non con una, non con due ma bensì tre ragazze (anche se non è il termine che ha pensato Joe per descriverle in quel momento) altrettanto nude.
Gli occhi di Joe si offuscarono immediatamente a causa delle lacrime e, dopo un breve momento di shock iniziale, iniziò a correre (o meglio, a scappare).
Non aveva una meta, non sapeva che strada stesse percorrendo, cristo, non sapeva nemmeno se Tony avesse notato la sua interruzione!
magari non gli importa
magari è stato tutto nella sua testa
magari
I suoi pensieri vennero bruscamente interrotti quando alzò lo sguardo e si rese conto dov'era in quel momento:
la radura
Un altra carrellata di lacrime stava per uscire quando sentì uno strattone al braccio...
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Drogato di Tony- un amore proibito
Novela JuvenilDopo una tragica e misteriosa catastrofe, Joe si deve trasferire e scappare dalla sua città natale, abbandonando la sua vecchia vita il sedicenne si lascia alle spalle i dolori causati dalla morte dei suoi genitori. In Deadwood (cittadina del South...