You get a deja-vu huh?
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CHARLOTTE'S
POV
Sono le sette del mio primo giorno di università, e grazie a una borsa di studio sono riuscita ad entrare a Stanford, la mia mente è già piena di emozioni contrastanti: sono felice ed emozionata per il nuovo inizio, ma dall'altra parte sono spaventata, lì non conosco nessuno e il giudizio altrui mi mette ansia. Mia sorella ieri sera mi ha detto:<<Prendila come una sfida Charlotte, ce la farai sei una ragazza intelligente dimostralo, fatti forza>> io amo le sfide per questo me l'ha detto, e così ho seguito il suo consiglio. A distrarmi dai miei pensieri è mia madre che dalla cucina mi urla:<<Muoviti o farai tardi>>, odio profondamente quando le persone mi parlano da appena sveglia, figuriamoci quelle che urlano; sbuffo, scendo dal mio amato letto che per un po' non rivedrò visto che alloggerò nel campus della scuola, mi infilo i vestiti che ho preparato la sera precedente: un jeans cargo beige, una t-shirt marrone e le mie amate Jordan 1 mocha, mi do una spazzolata veloce ai capelli che per mia fortuna sono liscio spaghetto naturali e indosso i gioielli argento che preferisco. Mi guardo allo specchio e un pensiero assordante mi invade la testa:<<perché sei cosi grassa!>> mi ripete una vocina della mia testa, chiudo gli occhi e conto fino a tre per scacciarla per poi andarmene in cucina mentre mia mamma mi urla di nuovo di muovermi.
🦋Sono appena scattate le sette e venti quando usciamo di casa e saliamo in macchina per partire per Stratford, il viaggio infinto come l'ho sopranominato io è giunto al termine, scaricato le valigie saluto un'ultima volta i miei ricordandogli che gli voglio bene e poi se ne vanno lasciandomi da sola nel vialetto dell'università. Solamente ora mi accorgo di quanti bagagli ho portato, maledicendomi da sola ad alta voce; quando una voce maschile irrompe alle mie spalle:<<Hai bisogno di una mano Biondina>>, appena mi volto per potergli rispondere a tono mi ritrovo davanti un ragazzo altissimo quasi 1.90, sulla ventina d'anni, i capelli sono di un bel bianco tinti, gli occhi azzurro ghiaccio, un bel corpo muscoloso e tanti tatuaggi sulle braccia in bella vista, indossa una t-shirt blu, dei cargo bianchi e delle air force 1 del medesimo colore dei pantaloni. :<<NO! e non chiamarmi biondina Jack Frost>> tuono io, probabilmente sorpreso dalla risposta mi regala un sorriso malizioso:<<Mi perdoni sua maestà>> mi percula lui :<<Non rompermi il cazzo, grazie>> gli rispondo :<<Va bene, scusami non volevo farti arrabbiare io sono Marcus Martinex e sono del terzo anno tu devi essere nuova>> lo dice mentre mi porge la mano decido di stringergliela :<<Charlotte Smith, e si sono nuova non si vede, ora mi daresti una mano coi bagagli o sei solo bravo a rompere le palle>> gli dico: Sorride, ma sta volta è diverso, è un sorriso timido e gentile che gli forma due adorabili fossette senza dirmi nulla si prende in spalle il mio borsone e prende con se le mie due valigie più grandi e pesanti, mentre io prendo lo zaino e la restante valigia dirigendoci poi verso l'entrata e la mia camera
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Arrivati in stanza posiamo la roba, lo ringrazio caldamente regalandogli uno dei miei sorrisi più belli stavo per dirgli di andarsene quando :<<Biondina ti va di fare il giro della scuola te la mostro io cosi abbiamo l'occasione di conoscerci meglio>> mi propone lui, alzo gli occhi al cielo per come mi ha chiamato ma decido di accettare. Sorride prendendomi la mano, iniziando a girare per la scuola, sento tutti gli occhi addosso o meglio prima guardano Marcus poi me e dopo si scambiano parole a bassa voce; decido di ignorare tutto ciò anche le paranoie che min stanno affollando la mente decidendo di conoscere meglio Marcus, alla fine scopro che: gioca a basket a livelli importanti questo spiega la sua altezza e il fisico stupendo che ha, che è il capitano della squadra di basket di questa scuola e che è il ragazzo più popolare e allo stesso tempo rispettato di tutta la scuola, motivo per cuoi avevamo tutti gli occhi addosso. A interromperci è lo squillo del telefono di Marcus, risponde subito:<<Ciao, va bene arrivo>> termina la chiamata, mi guarda e mi dice :<<Vieni andiamo a prendere un mio amico che ha bisogno di una mano, ah e non protestare>> il suo tono di voce seria mi spaventa, così annuisco sbuffando e lo segue di nuovo fuori.
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Siamo appena arrivati in entrata quando vedo Marcus salutare un ragazzo alto anche lui sul 1.90 coi capelli scuri e riccioluti, non riesco a vedere altri dettagli suoi, lo sconosciuto ricambia il saluto e io tra me e me inizio a pensare che è ha qualcosa di familiare, che vedo qualcosa di familiare se pur lontano in questo ragazzo e man mano che ci avviciniamo lo penso sempre di più. A metà strada, mettendolo a fuoco, realizzo io lo conosco davvero! Mi dico nella mente, le mie gambe si immobilizzano rimanendo impalata come una stupida, gli occhi mi si chiudono per un'istante scatenando nella mia testa tantissimi ricordi e flash back con questo ragazzo :<<Biondina tutto okay, hai per caso visto un fantasma?>> mi sento dire da Marcus mentre mi scuote pianto per risvegliarmi dal mio stato di trans :<<Si>> la voce mi esce cosi piano e tremante che penso che non mi abbia sentito. Una lacrima mi bagna la guancia sinistra, Marcus se ne accorge, me l'asciuga e nel momento in cuoi sta per dire qualcosa viene interrotto da una voce che non è la mia :<<Sei davvero tu>> ha parlare è proprio il suo amico e le parole sono rivolte a.... a me!
Vi allego qui di sotto il face model
di Marcus Martinex⤵️(Ryan Marrazatox)
Spazio autrice:
Ciauu! Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto, nel prossimo capitolo scopriremo a chi appartiene la voce sconosciuta con cui ho interrotto la prima parte della storia, ma non so di preciso quando uscirà.
Se vi va seguitemi su tik tok per alcuni spoiler : @chiavetta_
Vi auguro una buona giornata e buon anno 🫶🏻✨
PS: i capitoli usciranno più o meno una volta a settimana salvo imprevisti
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Yǔyīn e Duyên
Genç Kurgu"Yǔyīn è una parola cinese che rappresenta l'eco di un suono che ti resta nell'orecchio anche quando nella realtà non c'è più e Duyên è una parola vietnamita che indica la forza del destino che unisce due persone che sia per farle innamorare o per...