Cristalli E Smeraldi

1.2K 157 121
                                    

I fiocchi di neve cadevano leggiadri sul lunotto dell'auto, mentre tutto il resto andava a rallentatore. Il suo sorriso, i suoi sguardi, e le nostre mani che si intrecciavano tra di loro. Eravamo felici. Felici nel silenzio dell'abitacolo ma rumorosi nei nostri cuori in subbuglio. Finalmente il tanto sospirato weekend era arrivato, spazzando via l'amarezza per il ciclo tornato come un orologio svizzero. Quel giorno fu per noi un colpo al cuore, nonostante fossimo preparati a tale avvenimento. Nonostante i nostri sguardi dicevano tutt'altro. Guardai nuovamente verso Anita, che guardava con meraviglia il paesaggio che ci veniva incontro con i suoi abeti innevati e la sua magia. 

« Che meraviglia… », si fece sfuggire Anita mentre i suoi occhi incantati, seguivano gli alberi danzare davanti ai suoi occhi. 

« In effetti, è davvero bellissimo. », ammisi accendendo la radio e inserendo uno dei miei cd preferiti. Le note di "Sarà Perché Ti Amo", si fece spazio nell'abitacolo facendola voltare verso di me. 

« Adoro questa canzone. »

« Anch'io, ma questo lo sai già . »

« Ricordo ancora la faccia di Saverio quando la sentì quella volta in macchina. »

« Questo, perché lui non capisce la vera musica italiana. Quel francesino con i gusti aristocratici. », ridacchiai portando la sua mano sinistra alla mia bocca. 

Rise anche lei poggiando il capo allo schienale. « Quanto sei bello quando sorridi. »

« Posso dire che tu sei molto più bella di me. »

« Capisco che sei innamorato, ma i miei occhi non possono competere con i tuoi. I tuoi sono un azzurro così chiaro che a volte sembrano dei cristalli. »

« E i tuoi sono smeraldi con striature blu. Non ci vedo niente di meno dei miei. »

« Sarebbe bello avere un figlio con i tuoi occhi e il mio nasino. »

« E poi? »

« Con i capelli colore del grano, e con una boccuccia a forma di cuore tutta da baciare. »

« Vedrò cosa posso fare… », sorrisi guardando verso la carreggiata e immaginando quella bambina con le caratteristiche da lei indicate. 

La sentii sospirare tornando anche lei con gli occhi verso la strada. Sapevo che la cosa da una parte le faceva male, ma che era anche un modo per esorcizzare la cosa. 

Dopo qualche minuto, passato nel silenzio più totale, arrivammo finalmente a destinazione. l'hotel era bellissimo e con uno stile che ricordava le baite di una volta, ma con la variante lusso. Uscimmo dall'auto dopo averla parcheggiata, assaporando quell'aria frizzantina e dalle sfumature di cioccolata calda. 

« Mmh che profumino, voglio subito assaggiare la squisita cioccolata che preparano qui. », chiuse gli occhi Anita, assaporando già quella cioccolata di cui aveva sentito solo lei l'odore. 

« Senti davvero profumo di cioccolata? Io non sento nulla. », affermai uscendo le valige dall'auto. 

« Sì, è sembra anche deliziosa. Tu lo senti mamma? », si rivolse a sua madre che nel frattempo aveva parcheggiato insieme al marito non troppo lontano da noi. 

« Tesoro, io sinceramente non sento nulla. Anche perché, ho il naso congelato. »

« Strano. », si girò verso di me che nel frattempo mi ero acceso una sigaretta. « Non fa nulla, io la voglio ugualmente. Amore, andiamo? »

« Si, finisco la sigaretta e arrivo subito. », le dissi facendole segno di entrare. 

« E Saverio? », domandò mio suocero con le loro valige in mano. 

Ogni Parte Di NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora