Appartamento 31

▫️Camilla - Perché, ti interessa?

🗓️Ven. 13 Settembre

Io e Claudia entriamo nell'atrio della villa, e già qui è pieno di gente, quasi non si cammina.

Sarà davvero difficile beccare spesso Mirko, come ha espresso lui di voler fare.

In mezzo alla folla scorgiamo Miriam e Angelo, che è insieme a un altro ragazzo.

"Regà! Che belle siete stasera", si introduce Angelo.

"Solo stasera?", chiedo io ironicamente.

"Ammazza amo, calmiamoci subito. Comunque vi presento Michele, il mio ragazzo, e Miriam, una mia amica", continua lui.

"Angelo, guarda che Miriam già la conosciamo...", intervengo io.

"Oddio è vero. Eh, scusatemi non posso ricordarmi di tutto", si giustifica lui.

Tutti ci mettiamo a ridere, compresa Miriam che prima alza gli occhi al cielo.

"Piacere di conoscervi", dice Michele.

"Piacere, Claudia"

"Camilla"

La serata inizia con la giusta dose di trash. Ma chiariamo: serve subito l'alcol. Altrimenti non si parte.

Dovremmo cominciare a considerarlo come un problema...

Arriviamo in cucina, dove ognuno poteva prepararsi il suo drink, anche se c'è una ragazza che prende in mano la situazione e chiede a tutti cosa avremmo voluto bere.

Si occupa quella sconosciuta di servirci, e non sembra una principiante. Potrei pensare di essere davanti a un bancone con una vera bartender dalle movenze che fa con totale disinvoltura.

"Ti piacerebbe sapere quelle mosse?", mi domanda Claudia, visto che una volta sola in vita mia, un milioni di anni fa, le avevo accennato che mi sarebbe piaciuto farlo di mestiere.

"Sì, dai. Perché me lo chiedi?", continuo io.

"Perché ora dovrai imparare per quando lavorerai all'Uni Caffè"

"Ah! No Claudia, non è esattamente quel tipo di bar..."

"Lo so ma vabbè, senti bevi e non rompere", conclude lei passandomi il mio Gin Tonic.

Dopo aver finito il primo drink della serata, sono decisamente più sciolta, e inizio a pensare a un eventuale incontro con Mirko in maniera più rilassata.

Cosa che mi aiuta esattamente due minuti dopo aver buttato via il mio bicchiere vuoto: Mirko arriva nella stanza di fianco alla cucina, dove ci siamo posizionati io e i miei amici.

Siamo in piedi vicino alla porta, così Angelo e Claudia avrebbero potuto ballare totalmente a caso quando alle casse sarebbe partita una canzone conosciuta.

Non è affatto male la musica, anche se non c'è nessun ragazzo improvvisato deejay: il computer è posizionato sopra un piccolo <palco> in salotto (che in realtà è un semplice rialzamento con scalino davanti a un grande camino spento), e la playlist è stata fatta partire e lasciata a se stessa.

Ma torniamo a noi.

Mirko è diretto verso la cucina, ed è da solo.

Prima di arrivare alla porta, per caso alza lo sguardo dal telefono, e, guardandosi velocemente intorno, mi nota.

Io lo sto già guardando.

Cazzo!

Distolgo lo sguardo cercando di non destare sospetti, e inizio a guardare Michele che in questo momento sta dicendo qualcosa.