L'Incontro

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Una settimana era passata da quando ero a Los Angeles e avevo avuto occasione di visitare molte gallerie d'arte e girare un po' la città.Volevo andare ancora all'osservatorio di Griffith e Francesca quella mattina mi ci doveva accompagnare . Una volta lá Francesca ricevette una chiamata urgente e allora:<Scusami Isabel , ma devo andare via... La mia migliore amica ha un problema urgente da risolvere e ha bisogno di me>

<Ok Fra ma per tornare a casa?>

<vengo verso mezzo giorno a prenderti qui davanti ok?>

<ok, Ciao!>

<Ciao>

Cosí rimasi sola e "esplorai" l'osservatorio e il parco di fronte. E a mezzo giorno in punto ero lí pronta ad essere presa da mia cugina. Passano 5,10,20,30 minuti ma di Francesca non c'era traccia , non rispose neanche al cellulare. Allora ,anche se avevo imparato ben poco su questa cittá tentai nell'impresa di tornare a casa da sola. Superato un'isolato mi ero giá persa, di solito il mio senso dell'orientamento è ottimo ma in quell'occasione era proprio da lasciare perdere, allora iniziai a camminare a caso e girando l'angolo mi scontrai con un ragazzo. Cascai e quando rialzai la testa ero  disorientata quanto prima ma avevo davanti un bel ragazzo che mi guardava con un sorriso accennato e preoccupato: era moro o forse castano scuro, occhi castani e le fossette sulle guance quando sorrideva. La prima parola che mi venne in mente di dire é stata <Hey>  e  lui a quella parola reagí sorridendo e aiutandomi a tirare su dopo tutto disse:<Hey... Ti sei fatta male?>

<No, tranquillo , sono confusa quanto lo ero prima di cadere>

<Ah! Bene , quindi non ti ho fatto nulla... Ma perchè sei confusa?>

<Sono nuova in cittá e non ho idea di come tornare a casa mia>

Cosí gli dissi l'indirizzo di zia Emily e lui prima di rispondere pensó un po':<l'indirizzo che cerchi è qui vicino... Vai a dritto su qesta strada e al semaforo giri a destra... Vorrei offrirti un caffè ma ora sono di corsa! Ci vediamo in giro!>e cosí dicendo corse nella direzione opposta alla mia salutandomi , feci a malapena in tempo a sussurrare:< mi chiamo Isabel> che lui aveva giá voltato l'angolo, di sicuro non aveva sentito . Dopo 10 minuti ,seguite le istruzioni del ragazzo misterioso, ero a casa di mia zia.

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