"Oh, vaffanculo!" Sbraita sprezzante, alzando le mani in gesto di sconfitta.
Si gira e si dirige a grandi passi verso l'atrio, dopo aver afferrato la giacca.
I suoi passi risuonano sul parquette, sbatte la porta e sparisce, facendomi trasalire.
Rimango sola nel silenzio...nel vuoto immobile e muto del salone.
Rabbrividisco involontariamente mentre fisso stordita la porta chiusa.
'Se n'è andato!'
La sua reazione è stata molto peggio di quanto mi immaginassi.
Allontano il piatto e incrocio le braccia sul tavolo, poi ci appoggio la testa e piango.
Piango.
Continuo finché le lacrime non mi accompagnano in un sonno, un sonno tormentato, agitato.
Immagini di Christian che mi guarda con un'aria spaventata, disgustata...
Ho tradito la sua fiducia, una sola cosa dovevo fare, ma non sono riuscita neanche a ricordarmi di una maledetta ignezione!
La mia vocina interiore se ne sta zitta, non ha più parole.
'L'ho perso, per sempre. Non si fiderà mai di me, non sarà mai come prima.
Lui non era pronto per te, Puntino, ma tu sei piombato nelle nostre vite come una meteora.
Porterai distruzione o salvezza?'
Mi risveglio da quell' incubo e per un attimo ho la sensazione che non sia successo nulla, mi aspetto Christian che mi culla, che mi bacia la testa.
Invece vengo assalita da un'angoscia tale che non riesco più a respirare, sento il cuore battere all'impazzata e una forte nausea mi attraversa.
Nonostante la mia instabile situazione riesco a percepire dei movimenti vicino al portone.
'Il mio Christian!'
Il mio cuore manca di un battito a quella vista: un uomo malconcio, senza giacca, con la camicia sbottonata e stropicciata, i capelli scompigliati, i calzoni sbottonati e completamente fradici...
Un odore di bourbon mi investe mentre quella figura che per nulla assomiglia al Christian che conosco mi si avvicina , forse un po' troppo velocemente.
Nella mia testa risuonano solo i rumori in lontananza dei suoi passi verso di me , quando mi ritrovo il suo alito sul collo.
'Oh mio dio no, il mio Christian!'
Come ti ho ridotto? Come hai potuto farti questo nonostante il tuo odio per gli alcolisti?
Mi viene da piangere, una tale pressione che mai avevo provato prima mi si sta riversando addosso.
In un lampo, Christian mi prende per il collo con la sua mano salda e, nonostante la situazione, il suo tocco mi causa sempre lo stesso effetto...
La paura mi assale quando Inizia però a stringere la presa, non riesco più a respirare e la vista si sta annebbiando.
Questo splendido uomo ubriaco sta tentando di uccidermi?
Nonono non può essere!
Cerco di liberarmi dalla presa, tento disperatamente con le ultime forze rimaste di allentare la pressione della sua mano sul mio collo ma inutile, non posso competere con i suoi magnifici bicipiti scolpiti...
Devo resistere, io... devo... resistere...
Ripasso mentalmente tutti i momenti passati con Christian e capisco che sta facendo questo solo a causa dell'alcol, non vorrebbe mai uccidermi, giusto?
Con una forza che non sapevo di avere riesco ad urlare, strillare il nome di Sawyer, di Gail, di Taylor, qualsiasi persona che possa salvarmi.
Non respiro più, la testa mi fa malissimo a causa delle urla e il cuore mi sta scoppiando nel petto e proprio quando penso di non riuscire più a farcela sento dei passi... Si! Sono dei passi che ora aumentano!
E poi grida, grida che imprecano alla vista del mio splendido marito coi suoi occhi grigi ardenti che tenta di soffocarmi!
Le forze mi vengono a mancare tutte in una volta, sento Taylor implorarmi di rimanere sveglia mentre ordina a Gail di chiamare un'ambulanza...
Mi piacerebbe Taylor, mi piacerebbe tanto non chiudere gli occhi, ma non riesco proprio...
STAI LEGGENDO
50 sfumature di nuovo
FanfictionE se dopo il ritorno a casa, Christian ubriaco, fuori di sé per la notizia del bambino, tentasse di uccidere Ana? E se lei, dopo l'ospedale, non volesse perdonarlo, ma ci riuscisse? Le cose tra i due cambierebbero? Come andrà a finire?