capitolo II :fare amicizia con umani

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Questa ragazza si chiamava Giorgia. Giorgia é venuta da me mi ha chiesto come va ? Io gli risposto di bene , poi lei mi dice se volevo uscire ,io gli ho chisto dove e lei mi rispose nel cortile della scuola , dissi di si , non so cosa sia il motivo ma vabè . Siamo uscite abbiamo trovato un'amica di Lisa , si avvicina a noi e iniziammo un po' a parlare . Io con il mio cervello funzionante gli ho chèsto se fossero umani o un'altro mostro , mi hanno risposto che erano na dei fantasmi e che erano qui per spaventare le persone , ma ovviamente mi stavano prendendo in giro , erano normalissimi umani anche loro . Quella che si é unità a noi si chiamava Grata e aveva una gemella di nome Alice , erano abbastanza uguali quindi ho intuito. Dopo l'intervallo c'era lezione di scienze ma era molto molto strana , perché nei libri di scienze del tredicesimo secolo in qui ero si parlava di come eravamo fatti e gli organi che avevamo quale erano i nostri poteri e cetera , invece qui si parlava della materia cellule animali cellule vegetali molecole atomi trasformazioni chimiche e cetera...
In pratica ho odiato di piú la scienza 😑. Dopo una lunga giornata di studio sono tornata a casa , e ovviamente mi chiederete come se non so neanche chi sono , la mia risposta é , ninte ho seguito un mio compagno che si chiama Manuel che abitava vicino a casa mia . Sono tornata a casa ho fatto finta che sono un'altra persona per non fare triste i genitori e le sorelle quindi ho fatto finta di essere una di loro . Lisa scriveva un diario di chi era com'era e tutte le sue informazioni importanti su di lei , perché ha una malattia che li fa dimenticare tutto velocemente , ma non lo voleva dire a nessuno . Per una settimana ho provato a falsificare il sorriso la tristezza la rabbia eccetera impartiva tutte le emozioni . La cosa piú bella e divertenti e che ho fatto amicizie con umani e ho vissuto nuove esperienze molto belle , ma il mio pensiero é , "se un giorno mi scoprissero?" ,Avevo sono paura di questa cosa ma non ci pensavo tanto cosí non mi faccio notare .

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