Quando Il Mondo Si Ferma

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Nell'esatto istante in cui Dario e Annalisa mi avevano proposto questo fine settimana all'insegna della buona cucina e del divertimento, non avevo battuto ciglio: Sarei partita anche subito. Nella mia mente da ingenuotta, si erano susseguite immediatamente immagini meravigliose in cui io e Dario, eravamo i protagonisti incontrastati. Immagini dove io e lui eravamo sorridenti e felici, e ci godevamo il nostro amore una settimana prima del nostro sì da favola. Evidentemente avevo sognato troppo, oppure inconsapevolmente, avevo gufato contro questa mia felicità. Qualunque cosa fosse, mi stava facendo vivere male quel weekend e stava portando Dario sull'orlo di una crisi di nervi. Mi soffermai a guardare Saverio e Ginevra, invidiando bonariamente la loro tranquillità e il modo in cui vivevano la loro vita con leggerezza. Si imboccavano come due perfetti innamorati, fregandosene anche della presenza dei miei genitori. Dario invece, dopo aver visto sua madre entrare in sala per la cena, si era incupito ed era entrato in una sorta di mutismo selettivo. Lo guardavo mentre muoveva la forchetta immersa dentro il purè di patate nel silenzio più totale, facendomi trasportare a mia volta dentro quella tristezza che ci accomunava.

« Allora, campione, programmi per domani? »

« Eh? », bofonchiò Dario, alzando lo sguardo verso Saverio. 

« Domani è il tuo compleanno Principino, non hai pensato a nulla? »

« Ho avuto altro a cui pensare. », posò la forchetta sul tavolo addossandosi allo schienale. 

« Bene, perché ci ho pensato io! », esclamò Saverio poggiando entrambi i gomiti sul tavolo. « Ho già prenotato lo skipass per andare direttamente in pista. Ovviamente, per le nostre signore, ho prenotato un percorso benessere davvero niente male. Quindi, togliti subito dalla faccia quel musone e fammi un bel sorriso. »

Lui si fece scappare un sorriso divertito addossandosi anche lui al tavolo. « Certo che fa paura la tua efficienza. », sorrise Dario avvicinandosi nuovamente al piatto, come se avesse riacquistato appetito. 

« Tutto merito della mia deformazione professionale, dottore. », ridacchiò lui, tornando sul suo piatto. « E comunque, voglio puntualità da parte tua. Mi ha detto Mirko, che quando sei in vacanza sei più ritardatario di me. Quindi, domani, otto in punto ti voglio nella hall. »

« Nient'altro, avvocato? »

« No, per il momento va bene così. Ma in caso, ti aggiorno per tempo. Non avere timore. »

« Timore io? Pensa per te, avvocato. »

« Vedo che ci avete pensato! », la voce di mia madre, che fino a quel momento era stata udibile solo a mio padre, si palesò prorompente ricordandoci di averli emarginati. 

« Signora Velletri, deve scusarmi. Ma ero così concentrato ad organizzare la giornata al dottore, che mi è passato di mente. Ma rimedio subito. »,prese il cellulare per chiamare chissà chi, quando mia madre lo interruppe. 

« Tranquillo, Saverio. La mia era solo un modo per attirare l'attenzione. Fabrizio non sa sciare e io preferisco le passeggiate e leggere un buon libro davanti al camino. »

« Se vuole c'è ancora modo di rimediare a questa mia gaffe. »

« Tranquillo, caro. Divertitevi. »

« Mamma, sicura che non vuoi venire con noi? »

« Si, tesoro. E poi non posso lasciare da solo tuo padre. Chissà in quali guai si caccerebbe. »

« Beh, grazie per la fiducia! », esclamò lui sorridendo. 

« Dai non prendertela amore, stavo solo scherzando. »

« Menomale. », ridacchiò lui, continuando con la sua portata provocando le risate di tutti. 

« Ahia. », si lamentò Ginevra, toccandosi il pancione. 

Ogni Parte Di NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora