1 capitolo

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"Jeky ","oh, Jeky","chiudi gli occhi e te ne vai via"

<<senti ma non ti stanchi a cantare sempre lo stesso pezzo>>
<< ti infastidisco?>>
<<Non immagini quanto>>
<<Bene, un buon motivo per poter continuare a canticchiarla:
"Jeky", "oh Jeky", "chiudi gli occhi e te ne vai via"......
Ricordi, nella mia testa percorrono solo ricordi. Ricordi di cui non so niente e che non sembrano miei.
Quando penso, mi chiedo, sono davvero io? Sono davvero Luce?
Di chi sono tutti questi ricordi?
Mentre spremevo le meningi a cercare di capire cosa stesse accadendo nella mia mente il vento ed il freddo di gennaio entravano nella mia camera dalla finestra. Era partita in radio quello stupido programma radiofonico: era da tutte le vacanze di natale  che ne parlavano, non ne potevo più! Avanti, parlava di amori, tradimenti tra i più ricchi del paese. Ma a chi sarebbe dovuta importare una cosa del genere? A nessuno se non a quelle maniache del gossip che non vivevano se non di questo.
Spensi quella cavolo di radio e scesi in cucina: non c'era nessuno. Ero oramai abituata a restare da sola in casa, però avevo sempre sognato di trovare i miei genitori la mattina ad aspettarmi in salotto e magari prendere una tazza di tè assieme. "Chiedi troppo, Luce" ho sempre pensato questo, sempre.
Ed eccomi qua, nella solita casa, alla solita ora ed a fare le solite azioni. Mi misi i primi vestiti che mi capitarono davanti finché non incontrai mio fratello maggiore sull'uscio.
Sapevo già quello sguardo cosa significasse ed infatti disse proprio quello che pensavo:
" Luce sul serio vuoi uscire così vestita? Ma ti rendi conto che quella maglietta è la MIA ed sporca e rovinata?"
"Andrea non rompere le palle e fammi passare"
"Vatti a cambiare poi ne riparliamo"
Mio fratello ci teneva a come mi vestivo o comportavo: era come una seconda madre, ma molto più rompipalle.
Mi cambiai la maglietta e finalmente riuscì ad uscire da quella casa finché un altro ricordo mi offuscò la mente: non vedevo nient'altro se non quel ricordo che mi passò alla velocità della luce davanti agli occhi. Trattava di due ragazzi, i ragazzi di prima. Stavano camminando, verso un bosco. Successivamente il ragazzo iniziò nuovamente a canticchiare quella canzoncina " Jeky ","oh, Jeky","chiudi gli occhi e te ne vai via".
Non ne potevo più, cosa mi stava succedendo?
"Luce, ci sei?" , "Luce, rispondi, ci sei?"
Ma chi era quella voce, era una voce familiare.
Mi ritrovai sdraiata a terra nel cortile di casa  con colei che assomigliava a mia madre.
"Mamma, cosa mi sta succedendo?"
"Di nuovo quei ricordi?"
"Mamma non ne posso più,aiutami ti prego!"
"Sh, va tutto bene Luce ora rientriamo in casa, ce la fai a camminare?"
Rientrate a casa la mamma mise a fare del latte caldo e mi coprì con una coperta.
" Luce ho fatto del latte caldo, bevilo se ce la fai e prova a dormire un pochettino. Io vado a lavoro, se succede qualcosa, fammi uni squillo."
Ecco che restavo nuovamente con me ed i miei pensieri, o meglio, con mio fratello ma lui era troppo impegnato a studiare non poteva di certo pensare a me. Quindi era come se fossi da sola, avvolta tra le coperte e a sforzarmi a capire cosa mi stesse succedendo.

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