~Capitolo 10~

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Christian pov's

"Ale-ex" singhiozzo disperato.

Cerco di calmare il respiro ma la vista mi si appanna a causa delle lacrime e la gola inizia a bruciare.

"Chri?" A malapena sento la sua voce, troppo concentrato a cercare di vedere la strada mentre con la mano tengo il cellulare in viva voce.
Singhiozzo guardandomi freneticamente intorno cercandolo tra le strade ormai buie di Bergamo.

Il sole è calato da un pezzo e sono ore che lo sto cercando.
Ma non lo trovo da nessuna parte.

"Ale, non lo trovo, io non... Lui, era lì poi non c'era, che cosa ho-o fatto?" La mia voce trema e il petto mi fa malissimo a causa dei troppi singhiozzi.

Pensare che sia lì fuori al freddo o in pericolo accentua solo di più il mio senso di colpa.

Non dovevo farlo uscire.
Ho esagerato come sempre e adesso ho rovinato tutto.

Giro di scatto lo sterzo quando una macchina quasi mi viene addosso.

Il suono assordante del clacson mi perfora le orecchie.

"Stai guidando?! Christian sei in macchina? Sei impazzito? Fermati per favore, okay, accosta... Accosta subito" urla e non faccio neanche caso al fatto che stia urlando.
Lui non lo fa mai.

Scuoto la testa.

"Ale-e".

"Chri per favore ascoltami okay? Puoi farti male, accosta per favore fallo per me, va bene?" il suo tono allarmato mi mette solo più ansia addosso ma cerco comunque di fare come mi ha detto.

Lentamente rallento non riconoscendo il posto.
Mi fermo vicino un parco giochi abbandonato.

Tolgo le mani dal volante solo quando la macchina si spegne.
Respiro affannato e dall'altro lato sento solo silenzio.

Ricomincio a piangere coprendo il mio volto con le mani.
Poggio la testa sul volante aggrappandomi allo sterzo.

Inclino la schiena volendo sprofondare.

Un sospiro profondo e di sollievo esce dalle casse del cellulare.

"Dimmi dove sei così ti raggiungo" parla più tranquillo mentre io non riesco a smettere di piangere.

"Non lo so, non ne ho idea-a" parlo a fatica senza nemmeno degnarmi di guardare fuori per cercare di capire dove io sia.

"Okay, va bene, mandami la posizione e arrivo"

"Va-a bene" a fatica prendo il cellulare entrando nella sua chat.

"Per favore non muoverti da lì, okay ? " Mi prega ma non rispondo.
Annuisco anche se non può vedermi e ritorno a disperarmi sul volante.

Dove sei Matti?
Perché sei scappato?

Ma possibile che ogni volta non ne faccio una buona?
Mi sento così stupido, perché non riesco mai a capirlo.
Non capisco quanto è troppo per lui o quanto è poco.
Non riesco a capire a cosa pensa ogni volta che abbassa lo sguardo o quando smette di parlare.

Non ho capito neanche che volesse fuggire via.

Invece di aiutarlo riesco solo a peggiorare la situazione.
Ogni maledetta volta mi sembra sempre di fare un passo indietro.

Perché mi sento così male poi?
Il mio cuore non ha smesso un attimo di battere forte.
Come se avessi compiuto il peggior torto alle persone a me care.

Saperlo ora da qualche parte, li insicuro e spaventato non fa altro che aumentare la paura di non vederlo più.

Cerco di asciugare le lacrime con la manica della felpa ma invano.

 ~ Shù ~ ( boyxboy) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora