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Felix pov:
finalmente sono arrivato in corea dopo un ora di viaggio. andai subito nel luogo in cui sarei dovuto andare e trovarmi con gli altri, devo dire che ho fatto tardi in realtà... spero nn mi puniscano e che siano comprensivi. arrivai. era una specie di caserma. con un giardino per allenarci. «ASPETTAMI!» sentì gridare. «chi sei?» «sono jisung han, sono arrivato anche io in ritardo, stavo pensando, se andiamo insieme magari ci credono o ci danno una punizione insieme no?» «bell'idea, io sono lee Felix.» entrammo trovandoci un superiore davanti a noi. «siete in ritardo.» «lo sappiamo, l'aereo è arrivato in ritardo...» «nn mi interessa, venite con me.» «si signore.» lo seguimmo. «questi sono i dormitori dove dormirete tutti.» «questo è il bagno, pubblico.» «qui ci sono le ragazze, nn vi è permesso entrare tranne se nn avete parenti all'interno.» «voi due, invece, farete degli allenamenti in più pk siete arrivati in ritardo.» «quando?» «ora.» «e le nostre cose?» «le lasciate nella camera. veloci.» «si signore»
«secondo te chi è?» «dei due che devono essere ad allenarci?» «si.» «mh nn lo so credo lee know per come l'hanno descritto-» «muoviamoci!» «si hai ragione.» corremmo per tornare in tempo. «2 esercizi in più.» «si signore!» «mi scusi, potremmo sapere il suo nome?» «un esercizio in più per aver parlato senza permesso.» «si signore» «cmq diremo tutti i nomi all'iniziazione.» facemmo a turno. io contavo il tempo ad han e han contava il mio tempo. si fece tardi e andammo in sala da pranzo dove stava l'iniziazione. raggiungemmo i novellini e ci sedemmo. iniziarono a chiamare tutti per fare l'appello. «io sono lee know, e lui è hyunjin.» si presentarono i superiori. «vi alleneremo e vi faremo imparare quello che sappiamo.» disse poi hyunjin. «oi Felix, credo che era hyunjin prima.» «si concordo.» «nn vi è permesso parlare tranne quando si mangia o siete in camera.» «SI SIGNORE!» dicemmo tutti in coro. «potete mangiare.» e scoppiò il caos tra chi mangiava e chi parlava. «lo sapete che nn si parla quando parlano i superiori?» disse uno «n-no scusate...» «io sono seungmin, lui jeongin stiamo facendo il nostro primo anno, abbiamo deciso insieme.» «bello, io sono felix lui han ci siamo incontrati prima.» «cmq hai notato come ti guardava prima lee know? come se già gli stavi simpatico, come se già ti amava, amore a prima vista?» dissi girandomi verso han «io e il superiore?!» «mhmh» «no, nn si può.» «pk no?» mi girai verso seungmin. «sei pazzo? già è tanto che ci permettono tra di noi ma è considerata una distrazione. tu immagina tra un superiore e un militare!» «ma come si fa? è pur sempre amore, se ci si ama nn c'è bisogno di seguire le regole.» «oi ritardatari!» ci girammo trovando hyunjin e lee know. ci alzammo «si signori?» «venite con noi.» «si!» salutammo i nostri nuovi amici e li seguimmo in silenzio. «lo sapete che è severamente vietato parlare mentre dei superiori parlano?» «n-no, nn lo sapevamo...» dissi io. «bene mi sa che nn sapevate neanche della punizione.» «n-no» «20 esercizi. veloci.» «di che tipo?» «flessioni, corsa, salto, veloci» iniziò a battere le mani noi iniziammo a correre. facendo 20 giri. «flessioni.» disse hyunjin. facemmo 20 flessioni. «salti!» e facemmo 20 salti. «correte e saltate alla fine.» continuammo così quando nn cademmo a terra sfiniti. «tornate nella vostra camera, domani puntuali all'allenamento.» «si signori!» tornammo dagli altri. «oi tutto ok?» si avvicinò jeongin. «si grazie.» «io ho un sonno!» «anche io!» concordò jeongin a quello che aveva detto han. «omfg ho lasciato nella sala dove ci siamo allenati il mio fermaglio, nn posso lasciarlo li vado a prenderlo. è stato il regalo di mio padre prima di morire.» dissi prima di scappare cercando di nn farmi vedere. «oi! cosa stai facendo?!» era ovviamente hyunjin. «h-ho dimenticato il mio fermaglio qui, può sembrare stupido ma è importante. lo stavo cercando.» «questo?» uscì un fermaglio dalla tasca. «s-si... p-posso riaverlo?» «ah-ah te lo devi guadagnare.» «la prego!» lo stavo letteralmente implorando. «posso fare tutto ciò che vuole per favore me lo ridia... è l'ultimo ricordo di mio padre.» mi inginocchiai con gli occhi lucidi. «alzati.» «p-per favore...» rimasi a terra quasi ignorandolo. «è sporco a terra alzati, nn mi piace quando qualcuno prende tutta la polvere da terra.» «s-si signore.» mi alzai «è il caso che torno in stanza... buona notte.» mi girai andando verso il dormitori. forzandomi di nn piangere. «buona notte...» disse perplesso hyunjin. nn mi girai. anzi accelerai il passo. bussai alla porta delle ragazze. «si chi è?» «sono Felix, scusate posso parlare con rosé? sempre se è ancora sveglia.» «ROSÈ QUALCUNO PER TE!» «CHI?» «UN CERTO FELIX.» «LIX!» «ciao cuginetta.» «I missed you.» «ti volevo parlare... più che altro volevo del conforto...» «RAGAZZE POSSO FAR ENTRARE MIO CUGINO? È GAY NO PROBLEMS!» «OK» «ma parlate solo urlando qui dentro?» «no, dai entra.» «grazie.» entrai. «allora di che vuoi parlare.» scoppiai a piangere. «hey che è successo?» «il superiore hyunjin ha preso il fermaglio di papà... l'ho lasciato per sbaglio nella stanza dove ci hanno fatto fare degli allenamenti per punizione e quando sono andato a riprenderlo hyunjin nn me l'ha ridato...» «mi dispiace...» l'abbracciai. «so che nn è lo stesso ma se ti serve ho molti fermagli... potresti prendere quello che ci assomiglia di più...» «si per favore... almeno fino a quando nn trovo un modo per riprendermelo...» «vieni ti faccio vedere quelli che ho.» mi mostrò tutto un barattolo solo di fermagli. «aspe ti tolgo quelli che sono di ricordo. sai alcuni sono delle mie amiche morte per la patria...» «condoglianze...» «tranquillo, tutti perdiamo qualcuno... anche se è molto caro...» guardò un fermaglio viola. «di chi era?» «j-jisoo... la mia ragazza...» «fatti abbracciare.» l'abbracciai asciugandole poi le lacrime. «bw, questi sono quelli che puoi scegliere.» mi fece un sorriso. «questo, è quello che si avvicina di più.» «daccordo.» «grazie.» «e di che, tutto per il mio coginone.» mi fece un sorriso. «ora vado, grazie sul serio, love you.» «love you too.» uscì mettendomi il fermaglio al polso ed entrando nel dormitorio maschile. mi sistemai sul mio letto. addormentandomi.

hyunjin pov:
«HEY! HEY DOVE VAI?!»
«SEGUIMI!»
«DACCORDO!»
«dove siamo?»
«nel mio posto preferito.»
«FELIX DOVE SEI?!»
«ARRIVO MAMMA!»
«ci incontreremo di nuovo?» quel bambino mi guardò
«lo spero.» e mi fece un sorriso andandosene.
mi svegliai col fiatone era da diverso tempo che sogno sempre la stessa cosa o meglio persona. Felix se nn sbaglio. aveva delle bellissime lentiggini e un sorriso splendido. e aveva un fermaglio come questo a legargli i capelli. nn so come ha fatto quel novellino a prenderselo ma nn glielo ridarò. mi dispiace per suo padre ma nn gli appartiene. ne sono sicuro. rimasi il resto della notte a giocherellare con il fermaglio e andando in giro. sentì dei singhiozzi uscire dalla stanza delle punizioni. dove facevamo allenare chi disubbidiva o per i musulmani facevamo fare le preghiere. «scusami papà. ho infranto la tua promessa. per favore veglia comunque su di me.» nn dirmi che è quel novellino. «oi!» si alzò di scatto. «s-scusi! torno al dormitorio.» «fermo.» si fermò anche se era visibilmente spaventato. «s-si signore..?» «pk sei sveglio a quest'ora?» «potrei farti la stessa domanda.» mi guardò ma abbassò lo sguardo dopo aver incrociato il mio. «s-scusi, sono venuto per chiedere perdono.» «di cosa?a chi?» lo squadrai. «d-di aver infranto la mia promessa con mio padre.» «quale promessa?» «di nn far finire nelle mani altrui il suo fermaglio preferito e portafortuna...» ora che lo guardo meglio ha le stesse lentiggini di Felix. «come ti chiami?» «F-felix signore.» no nn può essere lui. alzai una mano per accarezzargli il viso. lui chiuse gli occhi girandosi dall'altro lato. «s-scusi, nn farò più cose contro le regole per favore nn mi faccia male.» fece segno di scudo per così dire. io gli abbassai le braccia e gli accarezzai quella guancia piena di macchioline. lui si stupì di nn ricevere uno schiaffo. «nn sono io che picchio le persone quello è lee know. io mi accorgo se qualcuno sgarra con le regole e li punisco.» mi guardò capendo. «scusi, le ho dato fastidio.» «nah nn riuscivo a dormire.» «con permesso torno al dormitorio.» si voltò dopo avermi fatto un sorriso. le coincidenze erano troppe. aspettai il giorno dopo per avere la conferma o almeno sperare.

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angolo autore
hola, questo è il primo capitolo. spero vi piaccia, cercherò di provvedere il prima possibile alla foto profilo, nn l'ho trovata ancora ma cercherò di trovarla subito.

nn la smetterò fino a quando nn ci riuscirò-hyunlix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora