Capitolo 5

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"Noi due siamo uguali.
Avveleniamo e distruggiamo tutto ciò che amiamo."

Cristian Pov

-Che cazzo di problemi hai?!-

Wow, Kaya, anche da arrabbiata me lo fai diventare duro.
Sorrido leggermente e la afferro per un braccio trascinandola più vicina a me.

-Uno. Un problema. Piccolissimo.- sussurro.
Siamo in un angolo nel bagno nascosti dalle telecamere e l'ho portata io qua per parlarle dopo quelle sfuriate.
E quella ginocchiata nei coglioni.
Nessuna ragazza aveva mai osato farlo, nessuna.
Tutte mi cascano ai piedi e fanno le santarelline del cazzo per ottenere qualche occhiatina.
Poi arriva lei, una stronza pazzesca, provocante e sexy da morire.
Che mi manda in palla solo con uno sguardo e delle mie occhiate se ne fotte altamente.
E puf!
Magicamente Virginia non mi interessa più e sono tre giorni che mi faccio seghe pensando a lei.

-E cioè?- sbuffa roteando gli occhi e mordendosi il labbro inferiore.
Dio, quelle labbra.

-Tu. Sei tu il mio problema.- sussurro. I suoi occhi oceanici si allargano per lo stupore.

-Cosa?- ringhia.
Prendo la sua mano candida e la porto sul mio ombelico. Poi sempre più in basso.
Kaya mugola e socchiude le labbra.

-Si, Kaya. È questo l'effetto che mi fai ogni volta.- continuo.
Lei ritrae la mano.
È arrossita ed imbarazzata, ma cerca di nasconderlo.

-Wow e dovrebbe fregarmene? Sono problemi tuoi.- ribatte. Fa per andarsene, ma la blocco per spingerla e chiudere la porta dietro di me.
La spingo sul lavandino e mi piazzo in mezzo alle sue gambe.
È eccitata da morire.

-Ne sei sicura? Il tuo corpo afferma il contrario.-

Lei distoglie lo sguardo e sbuffa.

-Si,come no.-

-Cerchi di chiudere le gambe. Hai le guance in fiamme e tremi leggermente. Ti lecchi continuamente le labbra e...Cristo, vuoi che ti scopi qui su questo lavandino?! Smettila!- esclamo mentre sento l'erezione che pulsa nei miei pantaloni.

Si passa le dita tra i capelli e si morde il labbro inferiore.

-Di fare cosa?- sogghigna.
Che stronza.

-Di essere così fottutamente sexy!- ringhio.
Lei sorride.

-No. Dimmi cosa vuoi, altrimenti me ne vado.- intima.
Questa volta ridacchio io.

-Te.- sussurro al suo orecchio.

Lei ride.

-Scordatelo.
Fatti fare un pompino da Virginia e non rompere le palle.- ribatte alzando gli occhi al cielo.

-C'è tensione sessuale tra noi, non puoi negarlo.- controbatto.
Kaya sussulta, spiazzata.
Premo il mio bacino nel punto pulsante tra le sue cosce e le scappa un gemito.
È rossa come un peperone.

-Visto?- sussurro.
Lei deglutisce.

-Quindi?- farfuglia.

-Quindi so che mi vuoi quanto io voglio te. Perché non farlo!-

Mi guarda come se mi fosse spuntata un'altra testa.

-Mi stai chiedendo...-

-...di essere la tua scopamica?-

-Vuoi essere la mia scopamica?-

Lo diciamo nello stesso momento e scoppiamo a ridere insieme.

|| Fly || Cristian Lo Presti|| ATTUALMENTE IN PAUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora