◇36. Casa dolce casa◇

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KIRISHIMA POV

Sono passati ormai cinque giorni e il ricovero di Bakugo è terminato, oggi può tornare a casa.

Sono sempre stato con il biondo visto che i suoi hanno ripreso a lavorare, l'ho aiutato soprattutto col cambiare le fasce e disinfettare il petto.

Ormai porta solo delle fasce per coprire i punti della cicatrice, ma ho visto che sta guarendo bene.

Essendomi appena svegliato, provvedo ovviamente a scrivergli il buongiorno e chiedergli come stia.

Mentre attendo risposta, esco da casa Bakugo per comprargli dei regalini.

Prendo chiavi di casa e quelle della moto della madre del biondo, dirigendomi poi nel garage.

Non sapevo che la signora Mitsuki fosse una donna così spericolata!

Ho fatto la patente per la moto quando avevo da poco compiuto sedici anni, non pensavo sarebbe tornata utile in futuro.

Dopo essermi messo anche il casco, salgo in sella e parto per il primo negozietto.

Arrivato là, compro dei petali di rosa, delle candele sempre alla rosa e una crema perché, quella che deve mettere ora data dall'ospedale, non gli piace.

Gli farò una sorpresa coi fiocchi!

Torno a casa e inizio ad addobbare la sua camera come pensato: spargo i petali sul letto, posiziono le candele e la crema sul comodino.

Parto nuovamente, questa volta in direzione ospedale, così da poter prendere Bakugo.

Ovviamente prima di arrivare mi fermo a comprare la solita ciambella da portargli, prendendone una anche per me per fare colazione assieme.

Entro in ospedale e, coperto il mio volto con la mascherina, mi faccio dare l'okay per andare nella sua stanza.

Raggiunta quest'ultima, vedo che lui dorme ancora quindi poggio la colazione sul comodino più silenziosamente che posso.

Prendo poi una sedia e mi accomodo perfettamente al suo fianco, così da poter vedere anche il suo volto da angioletto addormentato.

Non resisto e inizio ad accarezzargli delicatamente la guancia lievemente fredda, ma comunque morbida.

Peccato che a rompere quella piccola bolla di pace è l'infermiera che entra senza nemmeno bussare con il carrellino che porta la colazione.

Mi alzo e prendo subito la tazza di the e i biscotti insapore, poggiandoli poi sul comodino e ringraziando la signora.

Appena torno a guardare il biondo, lo trovo già intento a fissarmi con gli occhi ancora annebbiati dalla stanchezza e i capelli completamente spettinati e arruffati.

Ridacchio e ovviamente gli do subito il buongiorno con un bacio sulle labbra, mettendoci poi a mangiare le ciambelle che avevo comprato.

Parliamo un po' e, qualche minuto dopo, una nuova infermiera entra in stanza per dirci che Bakugo deve fare degli ultimi controlli per vedere se fosse tutto regolare per la dimissione.

Mi tocca ovviamente uscire e, mentre aspetto che faccia le analisi del sangue, della pressione e tanti altri, mi siedo nella sala d'attesa.

Venti minuti dopo, il dottore che aveva direttamente operato il biondo mi si para davanti e afferma che tutto è nella norma.

Felice come una Pasqua, lo ringrazio e mi spiega che gli infermieri gli stanno già togliendo i vari tubicini così che possa prepararsi.

Quando mi danno di nuovo il via libera per tornare in stanza, gli sorrido subito a trentadue denti.

"Torni a casa! Sei felice?! Perché io lo sono tantissimo!" esclamo prendendo dalla sua borsa i vestiti.

Ridacchia appena e annuisce solamente.

Mi avvicino a lui e lo vesto meglio che posso, non può muovere troppo le braccia perché senno potrebbero saltare i punti della ferita.

Come una perfetta domestica, sistemo tutti i suoi oggetti nella borsa e me la carico in spalla, così da avere le mani libere per aiutarlo ad alzarsi.

Gli è stato detto anche di camminare il meno possibile per ora, quindi per uscire dovrà stare su una sedia a rotelle.

Lo prendo a modo sposina, scatenando ovviamente la sua rabbia e imbarazzo, e lo faccio accomodare nella carrozzina.

Gli bacio la testa per farlo calmare e, afferrati i manubri, lo spingo fuori dalla stanza. 

Visto che io sono venuto qua in moto non posso portarlo a casa così, quindi devo andare nella zona del pronto soccorso per farlo salire in un'auto medica.

Mentre aspetto che gli infermieri lo carichino nella vettura, io mi copro il volto con il casco e salgo in sella alla moto.

Noto che mi guarda con uno strano sguardo concentrato, non capisco però che stia pensando.

Quando finalmente è salito perché sono arrivati, metto in moto e guido davanti all'auto per indicare la strada di casa.

Raggiunta la destinazione, parcheggio velocemente e aiuto subito gli infermieri a far mettere in piedi il biondo.

Mi metto al suo lato e gli abbraccio i fianchi con un braccio, così che riuscissi a tenerlo meglio in caso di caduta anche.

Ringrazio nel modo più cortese che posso gli infermieri e mi occupo io di portarlo nell'abitazione.

Lo faccio sedere sul divano e finalmente posso stare in pace con lui in completa solitudine.

Lo coccolo come se fosse un principe e non posso fare a meno che sorridere dalla felicità.

Stiamo abbracciati per qualche altro minuto, finché arriva l'ora di pranzo e, quando la fame chiama, io non posso fare a meno che rispondere.

"Cosa ti preparo? Oggi faccio tutto quello che vuoi! Vuoi sushi, ramen, katsudon, ravioli, udon?" domando a raffica.

Lui mi guarda con un sopracciglio alzato e poi si mette a ridere.

"Mi vuoi fare da cuoco quando mi bruci la cucina con i noodles istantanei?"

Ridacchio e annuisco con aria fiera, decidendo che sia meglio preparare qualcosa di estremamente semplice.

Inutile dire che mi ha corretto in tutto ciò che facevo comunque.

Preparata una semplice ciotola di riso con del salmone cotto, mi siedo al suo fianco e, prese un paio di bacchette, lo inizio ad imboccare così che non muovesse troppo le braccia.

Mi guarda parecchio male e con guance rosse di imbarazzo, ma non si ritrae dall'aprire la bocca per ospitare il cibo.

Sorrido e continuo a dargli da mangiare, così che appena finisse potessi sfamarmi anche io.

Una volta completato, mi alzo e sciacquo le ciotole nel lavandino.

Nel mentre, il biondo mi chiede cosa avremmo fatto ora visto che non poteva fare molto.

Un piccolo ghigno si stampa sulle mie labbra e volto appena la testa indietro, quel che basta per poterlo vedere di scorcio.

"Ho preparato una sorpresa per il tuo ritorno"

***Spazio autrice***
Buongiorno tessere di un puzzle<3

Che dire, che avrà architettato Kiri secondo voi?

Aaah, dopodomani c'è già l'ultimo capitolo! Mi viene da piangere cavolo!

Per quanto sia una storia corta e con la trama molto semplice mi ci sono affezionata, ciò messo parecchio a scriverla anche in realtà!

E che dire, ho praticamente finito anche la prossima storia che uscirà, ma vi spiegherò meglio tutto nel prossimo capitolo ^^

E fine, ci si vede dopodomani con l'ultimo capitolo che spero aprezziate!
Buona vita<3

Pixel lovely dreams {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora