Trade the shade to something warmer | Larry Stylinson

Seeking heaven

Harry ha un problema. Un enorme problema.

«Secondo te quello lì ha un bel cazzo?».

«Oddio Harry, basta. Non lo so. Come faccio a saperlo?».

«Grazie alla mia teoria».

È palese da un miglio di distanza che Gemma non voglia sapere di cosa si tratta, ma Harry gliela dirà comunque.

«È molto semplice in realtà, si basa sul fatto che a una bella faccia equivale un bel cazzo».

«Mah, i cazzi mi sembrano tutti uguali»commenta lei, non del tutto convinta. «E come avresti provato questa teoria?».

«Con me stesso».

«E come sai che non è solo una tua incredibile caratteristica, visto che vai con donne da mesi ormai?».

Ecco, quello è il grande problema di Harry. A questo punto crede che sia quasi un anno che non condivide il letto con un uomo, e ama fare sesso con le donne, davvero, ma si è semplicemente stufato.

In realtà, se il problema si fermasse lì, potrebbe tranquillamente cercare qualche ragazzo carino, è piuttosto sicuro che tutti vogliano scoparlo. Il punto è che da un po' vuole provare qualcosa di diverso dal solito sesso (non sa bene cosa, ma qualcosa di più).

Questo in realtà è il motivo che l'ha portato qui, ed è stata Gemma ad avere l'illuminazione, quindi deve darle credito.
Stavano vedendo un film ed era in corso una scena di sesso e aveva detto qualcosa riguardo il sesso vanilla e che una sua amica aveva il fratello dentro un qualcosa di sessuale che comprendeva la dominazione. A quel punto lui è saltato sull'attenti e ha chiesto a Gemma se avrebbe potuto incontrare questi suoi amici, Gemma gli ha detto che era invitata alla cena per festeggiare la notizia della sua gravidanza e poteva portarselo dietro, e adesso se ne sta impaziente sulla sedia con una certificazione medica che attesta che non ha malattie.

«C'è qualcosa che dovrei sapere prima di fare brutta figura?» le chiede mentre apre il tovagliolo e se lo appoggia sulle cosce. La sorella l'ha sempre preso in giro per questa sua abitudine, ma loro madre gliel'ha inculcata da quando è piccolo ed è diventato un gesto automatico.

«Nulla di che, Lottie era la mia migliore amica al college, ti ricordi che una volta è venuta da noi?».

«No».

«Andiamo, certo che ti ricordi. Che ti ha portato l'edizione speciale di Harry Potter- ed eri nel tuo periodo tumbler, ho foto che lo dimostrano».

«Oddio» fa mettendosi una mano sugli occhi. «Stai dicendo che questo Lewis mi ha visto in quel periodo?».

Gemma ride nel vedere la sua disperazione. «Non ti preoccupare, non è venuto lui, solo Lottie. Comunque stai attento a pronunciare il suo nome, è Louis». Alza la mano per chiedere del pane. «Pare sia un sacco pignolo riguardo a questo, ma avrai fatto molta pratica entro domattina».

La saliva gli va di traverso. «Scusa?».

«Non lagnarti e saluta».

Harry si gira e vede un gruppo di quattro ragazzi venire verso di loro. C'è una coppia che si tiene per mano, la donna bionda e sorridente che ipotizza sia Lottie, accanto al fidanzato, e poi dietro Louis e una ragazza che non sa chi sia.

Dio, spera non sia fidanzato.

«Scusate il ritardo!». Lottie si abbassa per baciare le guance di Gemma. «Abbiamo perso tempo a trovare parcheggio, Louis stava per mollare la macchina sul marciapiede».

Harry lo guarda mentre prende posto, cercando di essere abbastanza discreto. È un uomo semplice, Harry non sapeva come se lo aspettava, ma è decisamente incantato dal dio greco che ha davanti. Segue la linea sottile del suo naso, gli zigomi taglienti in un viso gentile, e i capelli sono rasati ai lati della testa, castani e dai ciuffi morbidi.