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Normale.
La parola più semplice che esista, non ci sono fraintendimenti, nè idee che si possono controbattere. Alcuni pensano che 'SI' sia la parola più semplice, ma come rispondi se ti chiedono ad esempio "Non stai bene?": hai due possibilità 'No, non sto bene' oppure 'Si, non sto bene'.
Un casino assurdo insomma. Normale invece è normale.
Io sono normale. Quello che nessuno nota. Quello del gruppo che non beve troppo. Quello che non va male a scuola, ma nemmeno benissimo. Quello che va in palestra per non avere la pancetta e non per 'pomparsi'.
Quello che ha fatto l'amore la prima volta perché sentiva dei sentimenti e non per usare il corpo femminile. Quello che non segue le mode e si veste con la prima cosa che trova nell'armadio. *sia chiaro: non metto quei pantaloni larghi che andavano di moda nel neolitico, un po' di decoro ce l'ho pure io*
Il classico ragazzo invisibile.
Capelli scuri, occhi scuri che purtroppo fanno trapelare tutte le possibili emozioni che un adolescente può provare.
Sono Adrian e la mia vita è un completo disastro, tranne che per la mia migliore amica Sophie: lei é qualsiasi cosa per me. È praticamente una sorella ed è un amore. Trova sempre la risposta a tutto e anche se le fai un torto non si scompone o si arrabbia. Non sarei qui non fosse per lei.
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Questo capitolo è corto poiché usato come presentazione generale di Adrian.
Buona lettura

Semplicemente AdrianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora