Capitolo 25

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La mattina dopo quando i due ragazzi si svegliarono videro che seduta sul suo letto, c'era Narcissa, le gambe incrociate, il viso perfetto, il trucco al suo posto, le mani posate sul grembo che si rigiravano nervose la bacchetta. Sembrava stesse parlando tra sé.

Respirava affannosamente, cercando di rimanere calma.

"Narcissa" chiese Lily alzandosi di scatto e facendo rabbrividire il ragazzo a quel nome, la stessa ragazza sobbalzò, non si era accorta che i due si fossero svegliati.

"Lily" disse lei con il labbro che le tremava, gli occhi si riempirono di lacrime, "Cissy?" chiese lei uscendo dal letto e dirigendosi verso la ragazza, "ho obliviato Regulus" disse scoppiando in lacrime.

Lily si sciolse, sapeva cosa voleva dire usare quel incantesimo, era una cicatrice che ti portavi dietro.

"Oh Cissy, mi spiace così tanto" disse Lily abbracciandola, "mi spiace per ieri sera" disse singhiozzando contro la spalla dell'amica.

Scorp guardò confuso le due che fino alla notte prima si odiavano.

Si stropicciò gli occhi, scosse la testa, borbottò qualcosa sul fatto che le migliori amiche siano pazze e poi si voltò dall'altra parte per tornare a dormire.

"Ti va se mi racconti?" domandò lei, recuperando i suoi vestiti, "magari davanti a del caffè e del cibo?" proseguì e Cissy si asciugò le lacrime e annuì, "bene mi vesto" affermò indossando la divisa e il mantello.

Salirono verso la sala da pranzo che trovarono ancora deserta e andarono a sedersi lontani dai piccoli gruppi.

Lily afferrò del pane tostato e lo addentò con ferocia, aveva fame, prese una generosa porzione di porridge mentre Narcissa giocherellava con la sua banana.

Lily sospirò sorseggiò il suo caffè poi la guardò.

"Lo so cosa vuoi dirmi, lo so avremmo tanto di cui parlare" iniziò lei senza guardarla, "mi spiace per le cose che ho detto ieri sera, non ero me stessa" disse prendendo un sorso di spremuta, "mi spiace tanto anche per quella volta dopo l'incidente, avrei dovuto starti accanto e invece sono stata egoista a pensare a me stessa, ti giuro mi spiace così tanto" disse lei cercando di controllare le lacrime.

Lily addentò il pane e iniziò a mangiare il porridge, "non fa niente Cissy, è stato tempo fa" affermò con la bocca piena.

"È vero ma non ne abbiamo mai davvero parlato, io, non volevo parlarne perchè ero così stupida e orgogliosa" scosse la testa, "raccontami di Black" chiese Lily.

"Ci siamo frequentati per un po', lui mi piaceva davvero tanto" disse e si interruppe, le lacrime le ostruivano la gola.

"Mi aveva capito, era come me" biascicò.

"Ehi" disse Lily cercando il suo sguardo, "ne troviamo un altro, lo so" disse Cissy prima che lei potesse ribattere, "fa male, non capisci perchè non possa mai funzionare lo so, ma devi darti tempo, è l'unico che può farti guarire, il tempo" disse Lily posando il cucchiaio, non aveva più fame improvvisamente.

"Devi avere pazienza, il tempo guarirà le tue ferite per ora non devi solo pensarci, tieniti occupata vedrai" disse sospirando Lily, ci era già passata, sapeva cosa voleva dire affidarsi al tempo.

Lei annuì poco convinta.

"Ho dovuto cancellargli la memoria, tutto, eliminare ogni singolo ricordo che avevamo insieme" sussurrò, "fa male" aggiunse.

"Lo so, vorrei poterti aiutare" disse Lily abbozzando un sorriso.

"Torniamo a casa" disse solo, "ti prometto che ci riusciremo" affermò Lily allungando la mano per afferrare quella della ragazza.

Lily Potter e il ritorno alle originiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora