Capitolo otto: Zanotti's Restyling

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(Per questa prima parte di capitolo consiglio, come sottofondo musicale, un capolavoro degli anni '80 presente in tantissimi film.
Si tratta di "Oh Yeah" di Yello. Non potete non averla sentita!
Ho caricato la canzone).

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Agguerriti, motivati ed estremamente convinti, il giorno dopo alla litigata in famiglia, Asia, Greta e Secondo erano al centro estetico Raggio di Luna, per una sessione speciale di restyling totale.
In prima linea c'era Lorella, la titolare, che con le braccia incrociate squadrava un imbarazzato Secondo e una impacciata Greta.
La donna prendeva appunti su di una cartellina fucsia, perfettamente abbinata allo smalto sulle due unghie. Di fianco a lei Giovanni Tampi, chiamato come suggeritore per le migliorie da fare al padre di Asia. Con le sue labbra perfettamente idratate, i suoi capelli calibrati alla perfezione, lanciava occhiatine e sorrisoni a tutte le estetiste del negozio.

"Iniziamo con lei... Capelli?"
"Opterei per delle extension fino a metà schiena, cucite con ago e filo, color grano d'estate, taglio squadrato per mitigare il viso un po' troppo tondo" disse Laura, una collega di Asia.
Greta appoggiò le mani sul volto cercando di comprimere le guancie.
"Continuerei con depilazione sopracciglia, baffetti, pulizia viso, lenti a contatto e unghie in gel".
Greta coprì il labbro superiore con due dita.
"Passerei ad una sessione di abbronzatura spray, molto leggera visto che è così pallida".
Greta era mortificata. Sapeva di non essere una bellezza da copertina, ma non credeva di essere messa così male.
"E con lui?" Lorella torceva la testa come fosse in cerca di una soluzione ad un difficile rompicapo.
"A lui ci penso io: tinta, depilazione, spray abbronzante, manicure, pedicure e per finire..." Asia fu interrotta da Giovanni che maliardo la fissava seducente : "... E per finire una bella panciera per contenere questa" Giovanni picchiettò la pancetta del padre della ragazza.
"Ma..." Rispose seccato Secondo.
"Niente Ma, vuoi essere un nuovo uomo? Vuoi essere come lui?"Asia indicò Giovanni "Allora si fa come dico io!".
Asia spinse il padre in una stanza, poi schioccò le dita e Laura trascinò Greta in quella accanto.
"Si dia il via alla trasformazione!".

Strappa.
Spela.
Ahia!
Togli.
Attacca.
Asciuga.
Nooooo!
Decora.
Spruzza.
Massaggia.
Ohi!
Spazzola.
Colora.
Taglia.
Lima.
Uhff!
Trucca.
Impasta.
Lacca.
Stringi.
Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

"Uff... Abbiamo finito! Sono o non sono i nostri due piccoli capolavori?" Lorella, Asia e tutte le estetiste del centro estetico, ammiravano Greta e Secondo come li vedessero per la prima volta in vita loro.
"Adesso sono perfetti" concluse Asia, portando il padre e la sorella davanti al grosso specchio dell'ingresso.
"Manca una cosa sola... Shopping!" Giovanni non si era mai divertito tanto.
Senza aspettare risposta l'uomo prese a braccetto Asia che, seguita a ruota dalla nuova Greta e dal nuovo Secondo, non vedeva l'ora di arrivare al vicino centro commerciale per fare razzia di abiti nei migliori negozi.

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Greta aveva passato tutta la domenica a casa con Asia a provare vestiti, scarpe, nastri, orecchini, bracciali, in poche parole aveva cercato di dare un senso a tutte quelle novità.
Greta era decisamente più carina, tutti i cambiamenti di Asia avevano migliorato la sua immagine: senza i grossi occhiali non nascondeva più il suo viso e grazie al make-up aveva un'aria decisamente più matura.
"Oggi a scuola metti questo abito e questo maglioncino, vedi come sono carini i bottoni a forma di cuore? Si abbinano al ciondolo che...".
"Ma non sono un po' stucchevoli tutti questi cuoricini. Mi sento scema".
"Greta! Sei favolosa, segui i miei consigli e vedrai che Marco cadrà ai tuoi piedi".
Greta detestava tutti quei cuori, detestava sembrare troppo frivola, detestava sentirsi a disagio, ma l'idea che potesse conquistare Marco la mandava in brodo di giuggiole.
"Adesso vado da papà, ha un po' di problemi con la panciera... Gli si slaccia sempre".
Asia corse per il corridoio con in mano due cravatte in seta, pronta ad agghindare il padre perfettamente tirato a lucido.

Nicoletta, in vestaglia, se ne stava seduta a fare la colazione. Sola soletta, inzuppava un biscotto nel caffèlatte. Come ogni mattina aveva preparato tutto per bene, quello che desiderava era avere la sua famiglia a tavola per scambiare qualche chiacchiera.
Negli ultimi due giorni, Asia, Secondo e Greta, erano stati a confabulare tutto il tempo. Non avevano mai pranzato o cenato tutti insieme.
Secondo mangiava solo insalate scondite, Greta si esercitava a camminare sui tacchi sbocconcellando un panino al volo e Asia non voleva perdere tempo ed essere disturbata in alcun modo. Anche il solito pranzo domenicale con Umberto era saltato. La ragazza lo aveva liquidato in quattro e quattr'otto.
Nicoletta aveva provato ad opporsi, ma non c'era verso: Asia aveva un programma fitto e non aveva intenzione di cambiarlo per niente è nessuno.

"Papà, Greta, ora possiamo andare" la voce di Asia rimbombava forte nel corridoio.
"Ma non fate colazione?" chiese Nicoletta delusa.
"Mamma non abbiamo tempo, dobbiamo accompagnare la Gretina a scuola".
"Ma non va con Michele come sempre?".
"No! In motorino rischia di spettinarsi!" Asia non avrebbe permesso un affronto simile.
Aveva lavorato così tanto che non avrebbe tollerato neanche un capello fuori posto.

Come avvolti da una bellezza mistica, Secondo e Greta sfoggiavano il loro nuovo look.

Secondo senza un capello bianco, con una chioma scolpita sulla testa, un paio di scarpe in pelle fatte a mano, una giacca con cuciture in vista e pochette nel taschino, una camicia leggermente sbottonata, un paio di pantaloni a sigaretta e una nuovissima borsa per il lavoro, sembrava ringiovanito di dieci anni, grazie anche alla panciera che tratteneva la ciccia lì davanti.

Greta con i lunghi capelli chiari con frangetta, eye-liner nero, ciglia finte, lucidalabbra luminescente, abitino e maglioncino dai bottoni a cuore, ciondolo, bracciali e orecchini, tacchi e una borsa all'ultima moda, sembrava una modella pronta per un set fotografico.

Nicoletta era stupefatta: "si-siete bellissimi".
"Grazie tesoro. Ora vedranno in ufficio chi è Secondo Zanotti" disse l'uomo battendo un pugno sul petto.
"Ciao Mà, adesso andiamo altrimenti facciamo tardi".
Energici e combattivi, Asia, Secondo e Greta uscirono di casa.
Niente avrebbe potuto fermarli, nessuno avrebbe potuto scalfire la loro sicurezza.

"Ciao Asia. Hey, che stile Secondo, complimenti. Greta dov'è?" Michele se ne stava stravaccato sul motorino con due caschi in mano.
Asia ridacchiò, poi prese per mano la sorella mostrandola a Spillo.
"Ma che ti è successo?".
"Non ti piaccio? Sto male?".
"No, no sei fantastica... Cioè... Ma... Insomma... Cosa hai in testa? Una parrucca?" Chiese con l'aria un po' schifata.
"No Spillo, sono extension... Non è una parrucca" rispose Greta sbattendo i piedi.
"E quelli?" Disse sorpreso, indicando i tacchi.
"Sei un cretino, oggi vado a scuola in macchina. Devi starmi alla larga, voglio che Marco mi noti".
"Ma hai fatto tutto questo per quello? Ma sei un'altra, non sei tu...".
"Addio Spillo" Greta prese a braccetto la sorella per andare verso la macchina dove il padre le stava aspettando.

Nel parcheggio del palazzo, Michele osservava la sua migliore amica allontanarsi, sperando che quel cambiamento estetico così repentino, non l'avrebbe fatta cambiare anche dentro.
La sua nanerottola era già perfetta così, come era sempre stata, semplice e sincera.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 27, 2015 ⏰

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