Vuoto.
Come un segno cancellato. Come un pezzo di un puzzle mancante. Come un senso di niente. Un senso di non senso.
Mi guardo attorno e vedo mille visi felici, persone non sole come me. Non indietro come me. Persone che riescono, nella vita, a raggiungere i propri sogni, a trovare relazioni sane che arricchiscano, a trovare un senso. Mentre io come gli ignavi corro, arranco, inciampo, mi rialzo ma non posso fermarmi su questo tapiroulant infernale. Corro, inciampo, mi rialzo, corro. Ma per chi? E dove?L'unica cosa che sento sono parole vuote di canzoni o video motivazionali, qualcuno che dice dai c'è la puoi fare. Per chi? Corro sola su questo tapiroulant infernale. Ci sono solo io.
E ogni esame che faccio lo devo rifare tre volte almeno perchè non sono in grado, eccomi una cinquecento scassata tra le Ferrari. Una cinquecento che non si fermerà mai per principio.
Ogni relazione che instauro è una messa in scena, in cui sono io il pagliaccio, l'attore inconsapevole, che rimane poi da solo sul palco a chiedersi come sia potuto succedere di nuovo. Voleva solo un po' di amore.
Forse non fa per me. Forse ci sono i vincenti e ci sono i cocciuti, come me, ostinati a vivere il rifiuto per sempre, ogni volta, non importa quanto si sforzi o è quanto siano preparati. La vita é una messa in scena.
E alla fine rimango solo io.
Non ho niente. Non sono niente.
Ho solo me.
ho pensato il senso della vita fosse amare, anche se non ti amano, amare fino in fondo ogni cosa fragile e stupenda, amare come una missione, per avvertire meno questo senso di solitudine opprimente e terribile.
Il mondo é indifferente al dolore. Ed é indifferente all'amore. L'unica cosa a cui non é indifferente é la produttività. Così se sei produttivo vali e potrai finalmente avere la felicità. Se non sei produttivo sei solo un peso, un verme accasciato in un angolo, nella semi oscurità. Qualcosa che é assolutamente inaccettabile e toglie spazio a elementi più funzionali e belli. Che non falliscono mai, o per lo meno che si rialzano pimpanti e pieni di energia.
Un verme non avrà mai un amore, una famiglia, degli amici.
Non importa quanto cerchi di convincersi di essere un leone, non importa quanto cerchi di provarci e di rialzarsi e camminare a fatica.Allora meglio consolarsi in un futuro immaginario o nel passato idilliaco, trovare modi per non vedere l'enorme vuoto che come un buco nero risucchia tutto, meglio nasconderlo e distrarsi con qualcosa, qualsiasi cosa che non faccia pensare alla solitudine .
Un po' di musica leggera.