1:GIRL IN BOSTON

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Eccomi arrivta. Finalmente a Boston.

mi sono appena accorta che qui rispetto alla mia piccola Napoli fa molto più freddo . 

chiamo un Uber che arriva più in fretta di quanto mi aspettassi , dico all'autista l'indirizzo del college e lui immediatamente parte .

per me tutto questo è nuovo, taxi, grattaceli, mi sembra di stare in un film spero di riuscire ad ambientarmi in fretta , ma soprattutto spero che il mio passato non  mi raggiunga anche qui.

appena arrivati mi si presenta a davanti l'imponente struttura della Boston Huniversity ,quando ricevetti la borsa di studio ero più che entusiasta finalmente sarei uscita dall'iItalia e avrei respirato aria nuova.
seguendo una cartina e varie indicazioni arrivo al campus, dove subito mi si presenta davanti una ragazza con un sorriso stampato sul volto, mi si avvicina e mi chiede:  

-sei Veronica Miller ?- chiede entusiasta 

-si?- rispondo titubante ,lei in risposta mi allunga la mano presentandosi

 -sono Sarah Stuart ,molto piacere, sarò la tua compagna di stanza per i prossimi anni ,a meno che tu scappi via- ero leggermente inquietata da  quell'entusiasmo ,ma le risposi sarcasticamente dicendo:

 - perché? parli per esperienza ?- lei scoppiò a ridere , io le risposi con un piccolo sorriso

 -Vieni ti faccio vedere il campus e le classi-disse con ancora un sorriso sul volto, non so perché ma lei stranamente da chiunque altro non mi dava il voltastomaco, anzi , mi stava abbastanza simpatica .

mi ha fatto vedere tutto il campus , le classi, che erano immense ,e infine la nostra stanza.

-e questa è la nostra camera, ho già fatto fare una copia delle chiavi, così che tu possa uscire e entrare quando vuoi-disse aprendo la porta 

 -certo, non  è un appartamento ma si ci arrangia-  entrammo e davanti a noi si presentò un piccolo cucinino con un tavolino e un divanetto

 -qui dentro ci sono i nostri letti- disse aprendo una altra porta

 - ovviamente puoi mettere quello che vuoi nei muri o ovunque tu voglia , quel letto è il tuo e l'armadio davanti anche 

-avrei appeso comunque qualcosa, anche senza consenso-

-touchè -disse ridendo 

-ti aiuto a sistemarti dai, nel frattempo parliamo un po'-

 disse prendendo il mio borsone

 -no,non c'è ne bisogno , tranquilla-dissi cercando di riprenderlo 

-shhh zitta, io mi passo il tempo e ti conosco meglio-

 - e va bene- dissi rassegnata

 -non ti fai pregare eh ?- disse sorridendo, mentre apriva l'armadio

 -solo dio si prega e di certo non sono lui, anzi..- 

 -tu mi piaci sai..- disse sorridendomi mentre mi aiutava a uscire i vestiti dalla valigia

-anche tu mi piaci Sarah-le sorrisi forse ho già trovato un'amica..

-allora parlami un po' di te, dall'accento si sente che non sei americana, di dove sei?- mi chiese    

 -no infatti, sono italiana ,nello specifico vengo da Napoli-confessai

 - oo si amo Napoli, stupenda-

 -ci sei stata?-chiesi curiosa

 - no- risi- ma ho sempre desiderato andarci-

- domani avrei le tue prime lezioni, sei nervosa?-

I WISH YOU WERE HERE WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora