Suga e Namjoon scesero in cantina e presero tutti i liquori e alcolici possibili che potessero prendere.
I corridoi ai piani superiori stavano bruciando, facendo sciogliere l'olio e la tempera dei quadri deformando i volti dei soggetti rendendoli simili a mostri. I fiori poggiati sui pilastri divennero cenere in pochi secondi e la carta da pareti cominciò a scavare nel legno battuto.
Ogni cosa fu spazzata via.
Man mano che andarono avanti, i ragazzi riuscirono a bruciare il piano sottostante. Fino a quando dalle fiamme non riapparve Jungkook, grazie a Dio senza un graffio.«Ah... Mi ero dimenticato di lui» mormorò Hobi.
«Come dimenticato?!» gli urlò contro Jimin.
«Ci ammazzerà tutti!» Gridò Jin in preda al panico.
«Fate come me» corse via Taehyung aprendo ogni porta che incontrava. Gli altri lo seguirono in fretta, curiosi di sapere la sua prossima mossa.Il piano di Taehyung era di rallentare Jungkook, almeno fino a quando non sarebbe stato tutto pronto. Prese una corda piuttosto lunga e bianca, la legò ad altre corde ben strette tra loro e costruì tutto un veloce meccanismo dove non appena Jungkook mise un piede sulla corda, fu tirato dal basso e finì a penzoloni sul soffitto.
«Wow... Bravo Tae» rimase letteralmente a bocca aperta Jimin.
«Eh! Non per nulla sono il più intelligente» sorrise fiero di sé Tae.
«Grrrr! Aspettate che vi prenda e non rimarranno nemmeno le ossa a voi!» si divincolò a più non posso Jungkook, la sua voce ormai era sparita e sembrava un miscuglio osceno di mille voci diverse.
«Tsk! Te piacess'! Questo è per le scale» un pizzico di vendetta lo aveva anche V, no?
«Eheh, non fai più lo spavaldo ora che stai appeso come un coniglietto eh?» lo punzecchiò sulla guancia destra J-Hope, ignorando i grugniti di quel mostro.
«Sì, ma non provocarlo, hyung...» tremò Jin spaventato lo stesso.
«Naah! È innocuo! Ma che carino!~»Continuò a punzecchiarlo fino a quando, Jungkook, senza che gli altri se ne accorgessero, strappò con un'unghia, diventata ormai un artiglio lungo e nero, la corda, cadendo a terra libero, sotto lo sguardo sconvolto e terrorizzato degli altri quattro.
«Ahh... Ora vi ammazzo tutti» inclinò il collo a sinistra producendo un suono piuttosto grottesco e sogghignò diabolicamente agli altri.
«Correte» disse Taehyung cominciando già a correre.
«Non lasciarci indietro, bastardo!» gli urlò dietro Jimin correndo anch'esso, seguito dagli altri.
«Menomale che eri quello più intelligente!» strillò Jin.
«Ma che ne potevo sapere che si liberava da quelle corde?! Neanche Houdini ci sarebbe riuscito!»
«Fermatevi!» li inseguì Jungkook, se così si poteva ancora chiamare quella cosa.Continuarono a correre, raggiungendo così i pressi dell'ingresso, è da lì che una pala colpì in piena faccia Jungkook, era Namjoon.
«Correte fuori! Muovetevi!» urlò ansimando dalla corsa.
«E tu?» domandò Jin.
«Io finirò di incendiare questo posto, portate Jungkook fuori. Chiamate i soccorsi»
«Non ti lascio qui»
«Yoongi-hyung?» dissero contemporaneamente Jimin e Hobi.
«È occupato con l'altra parte della casa»
«Lo raggiungo» parlarono ancora in coro i due, cominciando già ad incamminarsi, ma Namjoon li fermò dalle braccia.
«Fermi voi due, non ce n'è bisogno. Fate uscire Jungkook e chiamate i soccorsi, al resto pensiamo io e Suga»
«Ma-»
«Niente ma, muovetevi!»
«Io non ti lascio solo» si abbronciò Jin.
«Santo cielo, prendetevi 'sto coso e filate via» con "coso" si riferiva chiaramente a Jungkook, che prese per la schiena e consegnò agli altri. La facilità con cui lo prese in braccio, era spaventosa.Lo consegnò a loro come un sacco di patate e andò via sparendo tra fumo e fiamme.
«Nam! Idiota!» sbatté i piedi Jin.
«Andiamo, Hyung» lo incitò Taehyung.Nel momento in cui aprirono la porta, Jungkook si risveglierò mordendo il braccio destro di Jimin, che lo lasciò andare, facendolo cadere di lato.
Con un coraggio mai visto, Taehyung lo prese dal braccio sinistro e lo buttò fuori di faccia, che rotolò in avanti facendo due giri su se stesso.«Taehyung! Non è così che ti ho educato!» lo sgridò Jin inorridito da quella scena.
«Non possiamo perdere tempo, hyung» sorrise come se non avesse fatto nulla di male.Uscirono in fretta e furia, raggiungendo Jungkook dormiente e con qualche graffio sul volto e sulle mani, dovute dalle cadute o dalla possessione.
Jimin lo scosse dal petto cercando di svegliarlo, mentre Jin e Taehyung, sotto la pioggia, andarono a cercare qualche telefono o qualcuno, attraversando il ponte facendo attenzione a non scivolare di sotto.«La casa è già in fiamme... Non ci stanno mettendo troppo?» portò le mani sui fianchi J-Hope, un poco impaziente.
«Che intendi?»
«Beh... Le fiamme, il fumo... Non vorrei...»
«Sono vivi! Non dirlo neanche per scherzo!»
«Non sto dicendo quello, solo-»Boom!
Sussultarono vedendo la casa subire un'esplosione di fiamme che volarono sempre di più nel cielo, perdendosi tra le nuvole nere.
Hobi fece un passo in avanti, a occhi sbarrati.
Rimasero tutti e due in attesa di vedere Namjoon e Suga uscire da lì.
Un minuto.
Due minuti.
Tre minuti.
Quattro minuti.
Cinque minuti.
Fino a quando i minuti non furono dieci.
J-Hope cade a terra in ginocchio fissando con sguardo fisso la magione, nera e in caduta.«N-non può essere... Devono essere qui! Yoongi!! Namjoon!!!» urlò Jimin alzandosi in piedi e guardandosi attorno, coprendosi gli occhi con le mani per vedere meglio con la pioggia.
«Non può essere vero... Non sta davvero succedendo questo... È un incubo vero, Jimin? Ora mi sveglierò...» sorrise non riuscendo a trattenere più le lacrime.
«N-non mi arrendo... Staranno qui! Yoongi! Namjoon!» prese a correre verso la villa e roteare attorno al perimetro, disperatamente, a perdifiato.
«Ahah... Perché non mi sveglio? Svegliati... Svegliati!» Ho-seok si diede un forte schiaffo alla guancia destra, ma finì col singhiozzare capendo che non era un sogno.Nel frattempo, Jin e Taehyung erano riusciti a comunicare con una torretta di controllo lì vicino, ci misero un poco per capire come funzionasse quel vecchio aggeggio, ma avevano chiamato i soccorsi, tornando di corsa dagli altri. Rimasero confusi nel vedere J-Hope in lacrime e Jimin correre attorno alla casa.
«Dove sono gli Hyung?» chiese Taehyung timoroso della risposta.
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LA CASA DELLA MORTE [FANFICTION BTS]
HorrorI Bangtan boys sono stati invitati a trascorrere due mesi in una delle ville più infestate della Corea del Sud. Ci dovranno passare due mesi. Ricompensa: ogni membro può chiedere ciò che vuole per tre volte. Penitenza: dovranno rimanere nella villa...