Capitolo 5

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-Altezza si svegliatevi! Sono già le nove!- si mette a sbraitare qualcuno non identificato mentre entra nella mia stanza. Ma che vogliono da me a quest'ora indecente?

-Mm... Si. Adesso mi alzo- dico. O almeno ci provo.

-Altezza tra due ore arriverà il vostro futuro marito. Non mi  pare il momento di poltrire.- dice quella che mi pare sia una Rosalie molto felice, forse fin troppo.

-Due ore? Futuro marito? Ma che...- inizio a dire, poi mi viene in mente quello che succederà oggi.-No! Rosalie, portami via!- dico alzandomi dal letto e inginocchiandomi davanti a lei e supplicandola- Non voglio andare in contro al mio destino crudele - dico con fare teatrale portandomi una mano alla fronte.

-Altezza, non è la fine del modo- dice Rosalie

-Non... Non è la fine del mondo? Dico io,  scherziamo? Almeno voi potete sposarvi con chi vi pare mentre io mi devo sposare con un tizio che potrebbe essere un settantenne maniaco, vecchio e rugoso con problemi di incontinenza. No, la cosa non è tragica per niente , hai ragione- dico io. Ok... Forse sto esagerando un pochino... Ma poco, poco insomma. Ero tranquillamente immersa nel mio fantastico sogno in cui mi godevo una vacanza alle Fiji e mi ritrovo improvvisamente catapultata in questo orribile mondo reale. Cosa potrà  succedere di male oggi? Tante cose. 

-Altezza, con tutto il dovuto rispetto siete gentilmente pregata di alzarvi e prepararvi per l'arrivo del vostro futuro marito. - poi Rosalie con fare da pettegola si avvicina al mio orecchio destro (quello non attaccato al cuscino) per poi sussurrare con fare da cospiratore- Ho sentito dire che arriva dalla vecchia Inghilterra! Non siete emozionata?- Inghilterra? Fantastico... sono la futura mogliettina di una mozzarella e magari ossessionata dal the... bello no?

-Si Rosalie, molto interessante davvero...

-Su con la vita Principessa! -dice Alec entrando nella mia stanza. No ma fate pur con comodo eh. Ma la mia camera non doveva essere tipo perfettaente sorvegliata da un intero battaglione per impedire la mia possibilissima fuga?!

-Che ci fai qui tu?-dico io girandomi ancora nel letto cercando di inglobarmi con la coperta. 

-Le paro il bel sederino reale che si ritrova altezza. É il momento di entrare veramente in azione- dice con un sorriso sardonico.

La cosa si fa intetrssante...

-Altezza i capelli! - urla Rosalie mentre io esco esasperata dalla mia camera da letto. Giro che se vedo un'altra forcina la trasformo in un'arma impropria.

Cammino per i corridoi di palazzo,  scnedo velocemente le scale e uso una porta secondaria per arrivare alle scuderie. Se solo non indossassi uno scomodisimo vestito le cose sarebbero molto piu semplici e veloci ma visto che non indosso un meraviglioso paio di jeans... mi sale l'istinto omicida.

Raggiungo la scuderia e mi catapulto da Amir il mio cavallo. Un purosangue americano nero con la criniera bianca... il mio piu grande amore dopo i libri e la musica. Prendo la spazzola e inizio a passarla nella sua criniera accarezzando il muso ogni tanto e gli parlo come farebbe una persina normale con il proprio interlocutore

-Amir, non ouoi capire. Tutto va a rotoli! Mi devo sposare e non voglio! Ho sempre pensato che mi sarei sposata con la perona che amavo, magari verso i ventidue anni e non i diciotto, che avrei scelto il mio destino, che avrei fatto di testa mia ecco. Invece cosa mi rimame? Solo un mucchio di aspettative inutili visto che non oosso fsrci niente. Poi non so nemmeno come sarà il mio futuro marito. So solo che è inglese... magari uno di quelli fissati con il te e i denti cariati. E se fosse un settantenne spocchioso? Beh nel dubbio mi sto facendo insegnare da Thomas come si lanciano i coltelli... si sa mai che la cosa possa tornarmi utile...-

-Lieto di sapere che, anche se non ci siamo conosciuti ancora, sta gia progettando il mio omicidio- appena sento questa voce sobbalzo e mi cade la spazzola dalle mani. La raccolgo velocemente e mi giro ritovandomi davanti una specie di... non so nemmeno come descriverlo. Altro che vecchio bacucco settantenne!

-Beh, non si può mai sapere.  Chi me lo dice che lei non voglia uccidermi?-chiedo per... in effetti non c'è un motivo preciso ma odio i silenzi imbarazzanti

-Se avessi voluto ucciderla non pensa che lo avrei fatto mentre era girata di spalle?- dice incrociando le braccia e alzando un sopracciglio. Dio che occhi.

-Sarebbe stato da vigliacchi,  non trova? -ribatto

-Giusto, ma sarebbe stato facile e veloce.-dice sorridendo maliziosamente.  E che sorriso. -Comunque io sono Jace, il suo futuro marito- dice avvicinandosi a me e porgendomi la mano. Posso dire che mi sento nana?  Gli inglesi non erano bassi?

-Alice- dico semplicemente dandogli la mano. Lui l'afferra e lentamente la muove su e giu... al diavolo l'etichetta,  se avesse dato il bacio a mano sarebbe stato maledettamente  imbarazzante.

-Interessante...- dice e, come è comparso, scompare.
Interessante cosa?







SONO UNA PERSONA ORRIBILE. LO SO.

La sfiga mi perseguita! Avevo perso il tablet -fa cui aggiorno- durante il trasloco e l'ha ritrovato mia madre oggi in cantina. Adesso... COSA CI FACEVA IL TABLET IN CANTINA? Non ne ho un'idea ma per farmi perdonare oggi scriverò tipo un milione di capitoli e li pubblicherò tutti... prima pero dovrei studiare storia but idc. Sono tutti morti tanto. QUIIIINDI... chiedo umilmente scusa. :(

DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora