どうして... 何度も同じ過ちを繰り返して

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Perché... ripeti gli stessi errori più e più volte
どうして... 何度も同じ過ちを繰り返して

Momo si guardò intorno, avvolto nel suo cappotto scuro, accucciato sul tetto di un edificio; la zona era completamente libera.

- Gli altri sono in posizione- affermò Yamato, affiancandolo.

- Bene, possiamo iniziare- dichiaró Momo, tirandosi su.

Yamato lo osservò, chiedendosi se fosse il caso di dire qualcosa; ma sapeva che Momo era più che sicuro.

Era un ragazzo gentile e sorridente, ma tra loro era quello più deciso di tutti; Mitsuki però, che era più in confidenza con lui rispetto agli altri, aveva detto che a volte sembrava quasi perdersi con lo sguardo, e che temeva potesse rischiare di farsi del male.

Yamato era finito in coppia con lui durante le missioni quasi per esclusione, e non sapeva bene come affrontare quei momenti: dopo Momo era il più anziano, si era trovato spesso a dare consigli agli altri, ma il moro sembrava sapere ciò che stava facendo e neanche i suoi tentennamenti emotivi lo distraevano dal suo obiettivo.

Per cui, il verde si limitava a rimanere lì, tenerlo d'occhio e sperare che non cambiasse idea proprio in un momento cruciale.

Ma Momo sapeva bene qual'era la sua missione, e non si sarebbe lasciato convincere facilmente.

Spiccò un salto, atterrando sul tetto dell'edificio di fronte a lui; si accertó che Yamato lo stesse seguendo prima di continuare la sua avanzata.

Si portò una mano sull'auricolare che aveva all'orecchio.

- Iori, è tutto pronto?-.

- Si, potete procedere- rispose Iori, seduto in un bar poco distante; il locale era praticamente vuoto, tranne per la barista bionda e per Riku, che era vicino alla finestra del locale.

- Come sta Riku?- chiese la ragazza, avvicinandosi a Iori.

- Vorrebbe fare di più, ma ancora non è completamente in forma- mormorò il ragazzo, lanciando uno sguardo al compagno.

- Sono sicura che Riku sappia che lo tenete d'occhio per il suo bene. E poi, anche il vostro compito è molto inportante- commentó lei.

Iori fece un piccolo sorriso.

- Grazie Tsumugi- le disse.

Tsumugi Takanashi era la figlia del proprietario di una catena di bar e hotel, per cui non era raro che la ragazza desse loro una mano facendoli rimanere al locale dopo la chiusura.

- È arrivato- affermò Riku, mentre una figura passava davanti al bar.

- Bene- Iori riaccese l'auricolare - sta entrando- affermò.

- Ci muoviamo- sussurró Sogo, posizionato vicino all'ingresso con Tamaki.

- Confermo che è lui- sussurró il più piccolo.

Osservarono la figura entrare nell'edificio abbandonato, dopodiché la seguirono.

L'uomo si guardò intorno, prima di continuare la sua camminata.

YUKIMOMO-NO DOUBTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora