3 anni dopo
Erano passati tre anni
Tre anni senza laila
Tre anni senza sua figlia vittoria
Tre anni da quando ci fu quel funerale
E tre anni da quando Ciro era tornato un mostro.
In questi anni le cose a napoli erano cambiate così come quella casa ormai distrutta dal fuoco in qui Ciro cercava di non passare mai vicino per cercare di dimenticare quel giorno.
Ma erano cambiati pure loro,Ciro non si era ripreso dalla morte della sua ragazza e iniziò a bere,la famiglia ricci invece nonostante soffrire per la perdita cercava di andare avanti e darsi forza a vicenda.ciro come ogni giorno da ormai tre anni si trovava in quella stanza che ormai le ricordava solo sua moglie,la sua bellissima moglie.
Le mancava più dell'aria senza di lei non riusciva più a respirare,riusciva solo a pensare che a quest'ora si sarebbero dovuti sposare e essere felici invece lei si trovava in quella tomba
"Ciru scendi è pronta la colazione"disse sua mamma entrando in camera sua,in quella casa tutti erano disperati per la morte della loro nipote e di laila,ormai tutti si erano affezionati ma veder Ciro stare così male era un'altro peso in più
"Vattin"ringhio steso sul letto a guardare la foto della sua donna
"Ciru sono due giorni che non mangi"sospiro abbattuta
"Mangio appena esco,di a papà che ci penso io al carico di oggi"disse con voce glaciale che mise paura persino a sua mamma che senza dire niente uscì dalla camera tornando in cucina
"Sta peggiorando salvato non mangia si droga e beve solamente ti prego fa qualcosa"pianse entrando in soggiorno
"Ciro ha perso le persone che amava vita mij dobbiamo dargli tempo"disse mettendosi le mani in faccia stanco da tutta quella situazione
"Sono passati tre anni e non smette di fissare quelle foto sta morendo dentro e non voglio perdere anche lui abbiamo già perso laila e vittoria"disse stringendosi a lui
"Cosa ti ha detto?"chiese dandole un bacio sulla fronte
"Che scende solo per andare a controllare quel carico"disse tirando su con il naso
"Ormai Ciro vive solo dei ricordi e degli affari pà"disse rosa "manca a tutti ma ci stiamo facendo forza per lei e la bambina"
"Non date colpe a ciro chiunque di noi starebbe così anche io se mi avessero tolto la mia famiglia per vendetta"disse don Salvatore duramente ma si zittirono tutti appena videro scendere ciro,sembrava un morto che camminava aveva due occhiaie enormi,il viso bianco ed era dimagrito molto più di quanto già non lo fosse.
"Io me ne vado"sussurro senza forza
"Dove vai a mamma"chiese Maria
"Al cimitero da laila e vittoria"disse prendendo le chiavi della macchina "pà poi vado a vedere se è arrivato il carico non aspettatemi ne per pranzo ne per cena"E senza dire altro uscì partendo a tutta velocità tra i vicoli di forcella fino ad arrivare al cimitero di Posillipo dove vide subito le due bare vicine,una piccola bianca con sopra tantissimi fiori e foto della bambina e un'altra anche essa bianca solo più grande.
"Ciao vite mie"sussurro sedendosi a terra "mi mancate non riesco più a vivere senza di voi"
"So che ora mi odierai amore mio"sorrise con le lacrime agli occhi accarezzando la foto di laila "ma ho dovuto vendicarvi pensavo che così avrei trovato un po' di pace ma mi sento peggio piccre m sent e muri"3 anni prima
Pochi giorni dopo ci fu il funerale di laila e vittoria,Il sole quel giorno batteva forte su napoli come se Dio volesse far credere che lassù si stesse meglio di la sotto.
Ciro con due occhiaie enormi e gli occhi rossi entro in quella chiesa guardando quelle dei bare sul altare,quel altare dove loro due avrebbero dovuto sposarsi.
"Nun respir la dint"ringhio cercando di correre verso l'altare ma fu fermato dalle braccia possenti di suo padre e Edoardo che erano anche loro in lacrime "no no vogl ij a ess"In quella chiesa si sentiva solo il suo pianto disperato che copriva i pianti delle persone la presenti,lo guardavano con dispiacere e pena tutti tranne la zia di laila che sapeva tutto ma doveva fingere,fingere di non sapere per proteggere le sue bambine che ora si trovavano in Spagna dalla zia jennifer.
"Ci là dentro non ci stanno laila e vittoria"disse Edoardo cercando di fargli capire che i loro corpi erano stati bruciati dal fuoco e in quelle bare non c'era nessun corpo
"No no no a vita mij"urlo cercando di riandare verso le bare
"Ciru bast statt calm"lo strinse a se Edoardo
"Edo vogl a famiglia mij"scoppio a piangere di nuovo cadendo a terra "vogl a laila nun cia facc chiu"
"Shh fratm amm esser fort p lor"sussurro inginocchiandosi alla sua altezza per stringerlo a se"laila non vorrebbe questo"
"Li ammazzerò con le mie mani quando è vero Dio che mi chiamò Ciro ricci"sussurro guardando quelle due bareE fu così perché da quel giorno Ciro torno il diavolo senza sentimenti,fece piazza pulita dei russo non facendone rimanere manco uno a napoli ma nonostante la sua vendetta il dolore non scompariva anzi peggiorata sempre di più.
Spagna ore 10:30m
Laila guardava il suo riflesso nello specchio della camera da letto notando che ormai era cambiata,era cresciuta non era più quella ragazzina di tre anni fa anche se infondo quel carattere della vecchia lei sarebbe rimasto con una differenza,non credeva più nel amore se non in quello di una mamma.
Erano passati solo tre anni e nonostante fosse solo una ragazza di diciannove anni si sentiva molto maturata poiché si era dovuta rimboccare le maniche,andare a scuola e lavorare per curare la sua bambina di ormai tre anni che ogni giorno che passava diventava la fotocopia sua e di Ciro.Si guardò l'ultima volta allo specchio prima di uscire dalla camera e andare in cucina con un sorriso malinconico,quella casa in qui era cresciuta con i suoi genitori,quando arrivò a napoli inizialmente dovette stare da sua zia jennifer che la aiuto davvero molto finché non trovò un suo lavoro.
E i suoi pensieri andarono a Ciro,come ha potuto farmi una cosa del genere?questo era quello che si domandava da ormai tre anni.la ragazza girò di poco il viso incontrando quei due occhi neri di sua figlia,ci si poteva specchiare dentro come quelle due pozze nere di qui tanto si era innamorata.
"Amore di mamma"la prese in braccio stringendola a lei
"Mamma"rise prendendole una ciocca di capelli
"Piccola ora mamma ti fa una bella colazione e poi andiamo al parco ok?"disse facendola annuirePer fortuna era sabato e sarebbe stato il suo giorno di riposo dal lavoro,aveva iniziato a fare la parrucchiera in un salone in qui pagavano molto bene e poteva ritenersi soddisfatta poiché riusciva a togliere ogni sfizio a sua figlia è pure a se stessa.
"Si sì sì"disse battendo le mani e laila riseVittoria rimase nella stanza dei giochi per un po' nel frattempo che laila le preparava la colazione ma il suo occhio cadde in quel biglietto,quel biglietto che aveva conservato il giorno in qui Ciro l'aveva uccisa dentro con delle semplici parole.
Con le mani tremanti si fece coraggio e lo prese rileggendo quelle parole con le lacrime agli occhi
se non amavi me potevi mandarmi via di casa,lasciarmi o anche uccidermi ma far rischiare la vita a tua figlia?il tuo sangue?questo non te lo perdonerò mai penso laila leggendo altre mille volte quel bigliettinoI suoi pensieri furono interrotti dalla suoneria del telefono e con ancora le lacrime agli occhi rispose a sua zia
"Zia"sussurro
"Piccola mia come state?avete mangiato?"chiese dall'altra parte del telefono un po' preoccupata
"Si zia voi come state?per caso è successo qualcosa?"chiese confusa mentre continuava a preparare la colazione per sua figlia.
"E tre anni che te lo nascondo ma è sempre chiuso in camera ha iniziato a drogarsi e bere ogni giorno,è diventato un mostro laila ammazza di botte chiunque lo guardi"disse con la voce tremante
"Ma di chi parli zia?"chiese ancora più confusa non capendo a chi si riferisse
"Ciro"bastarono quelle parole a farla bloccare
"Zia non me ne frega niente e lui che ci voleva morte tu non gli hai detto niente vero?"chiese preoccupata ma non per lui,per sua figlia.
"No sono passati don Salvatore e Pietro a dirmi tutto mentre si prendevano una cosa poi il tuo funerale l'ha pagato tutto Ciro era distrutto e piangeva"disse dispiaciuta
"Alcune cose?che cosa ti hanno portato via di mio?"chiese arrabbiata
"Nulla amore mio ciro voleva solo una tua foto non ho capito perché ma era disperato"sospiro "non capisco come ha potuto fare una cosa del genere se ora è così distrutto"
"Sa recitare bene se non fosse nato cammorista sarebbe stato un attore di Hollywood"disse amaramente
"Sai stavo pensando che potresti passare in questi giorni solo per poco vorrei rivedere te e la mia nipotina"propose facendole sgranare gli occhi
"Non posso rischiare di farmi vedere da Ciro zia"disse dispiaciuta
"Stiamo a casa o puoi andare in un hotel senza dare nell'occhio"disse e laila sospiro sconfitta
"Va bene tanto prima o poi sarei dovuta tornare per salutarvi"sorrise leggermenteSpazio autore
•ciao a tutte scusate il ritardo ma ho avuto da fare spero che questo capitolo vi piaccia,mi scuso in anticipo per eventuali errori grammaticali ma sistemerò tutto a breve quando la storia sarà terminata•
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Mare fuori//Ciro ricci
RomanceCiro ricci nonché il giovane boss è un ragazzo di diciassette anni stronzo,freddo e senza pietà. Appartiene ad una importante famiglia di camorristi,suo padre e il boss più temuto di Napoli mentre Ciro è la sua spalla destra. Finisce in prigione per...