E se mi conosci come io conosco te
Allora dovresti amarmi, dovresti saperlo
Ed è per questo che gli amici, dovrebbero dormire in letti diversi
E gli amici non dovrebbero baciarmi in questo modo
E lo so che c'è un limite a tutto
Ma i miei amici non mi amano come fai tu
Sento delle risate, della musica e delle urla sconnesse provenire dall'altra stanza. Oggi non sono dell'umore per ridere e scherzare.Un divano nero e un cuscino quadrato e rosso sono i miei unici amici in questo momento, e sembra che sia il soffitto a guardarmi e non il contrario, come a dirmi "sei davvero un fallito".
Guardo fuori dalla finestra, il cielo è terso e inizia a colorarsi di viola e arancione. Una delle poche cose che amo dell'estate.
Torno a guardare il soffitto, non so proprio cosa fare. Stropiccio la canotta nera e bucata, mi sfilo le converse nere e sistemo meglio le gambe sul divano. Credo che fra un po' mi addormenteró, mi serve un anestetico a tutto quello che sento durante la giornata.Chiudo gli occhi, respiro forte.
Sento dei passi. Respiro forte.
Cerco di addormentarmi e scappare da qui.- Edo - sento un dito che accarezza il mio braccio.
- Edo dormi?-
Apro gli occhi, e quello che mi ritrovo davanti è un avambraccio sporco di inchiostro nero e degli occhi piccoli e color cioccolato.
Viti.
- Mh? - mugugno assonatto
- No, ma quasi.
Richiudo gli occhi, non passano nemmeno pochi secondi che sento un peso sul mio corpo e una testa poggiarsi sul mio petto.
- Frà
- Mh?
- C'è un divano enorme
- Si
Il discorso finisce là.Tra le mie braccia è piú bello di quanto già non è. Gli poso una mano tra i capelli e lo stringo forte a me come se dovesse scappare da un momento all'altro. Respiro la sua vicinanza, e non ho mai sentito un profumo piú buono.
Alza il viso con il mento poggiato su di me, e lo guardo anch'io di riflesso.
- Qualcosa non va? - mi chiede
- Mai stato meglio - acceno un sorriso assonnato.
Mi fissa a lungo, con quel sorriso sbilenco che solo lui è capace di fare, e vedo il suo viso sporgersi verso di me.Tutto ció che ricevo è un bacio, uno di quelli urgenti, veloci, di quelli che si danno da ragazzini per colpa di una scommessa.
Eppure le sue labbra sono morbide e ne chiederei altri cento, altri mille di quei baci se non affondasse di nuovo il suo viso sul mio petto, dove sicuramente ora puó sentire ció che sta accadendo nella mia cassa toracica.Gli stringo i fianchi, lo tengo stretto a me finchè non chiudo definitivamente gli occhi.
Mi sbagliavo.Non è dormire l'anestetico di cui necessito.
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My anesthetic. || Francesco Viti x Edoardo Incurvati (My Dreams)
FanfictionDi un Edoardo assonnato e triste e di un Francesco particolarmente dolce.