CAPITOLO 31

932 60 8
                                    

*MATTIA BRIGA*
Torno a casa con un casino in testa assurdo.
Tiro fuori il vestito e i tacchi che le avevo comprato. D'istinto li butto sul divano senza cura. Mi metto sul tavolo. Prendo in mano il foglietto in cui avevo appuntato la prenotazione del ristorante, i fogli del noleggio.. butto tutto sul tavolo, prendo un foglio e scrivo.
Prendo il mio vestito. Butto anche quello. Colpevole forse l'alcool, o le parole di Ludovica. Non lo so, ma dentro sto scoppiando.
*BIANCA*
È mattina prestissimo, lui non si aspetta il mio arrivo. Ho organizzato tutto, non gli ho detto nulla, ieri mi ha scritto non ho risposto, so che si sarà arrabbiato tantissimo. Ma questo renderà ancora più piacevole la sorpresa. Ho comprato i cornetti il caffè, fragole e panna. Entro piano piano in casa, ma vedo subito che qualcosa non va. C'è un casino bestiale. Un posacenere stra colmo. Noto subito qualcosa sul divano. Un vestito da donna e un paio di tacchi. Non miei.
Mi avvicino al tavolo, un postit con appuntato 'luxury restaurant, ore 7.30 sabato sera per due' affianco un foglio, leggo, capisco solo che è per noleggiare un macchinone, hmm sabato sera.
Dei fogli con la scrittura di Mattia
Leggo:

"Se avessi il drappo ricamato del cielo,in tessuto dell'oro, dell'argento, della luce...
I drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte, dai mezzi colori dell'alba e del tramonto...
beh... stenderei quei drappi sotto ai tuoi piedi...
Ma invece, essendo povero, ho soltanto sogni.
E i miei sogni ho steso sotto ai tuoi piedi...
...Cammina leggera... perché cammini sui miei sogni".
Lo senti il cuore come batte forte, non ho mai provato amore per le gatte morte.
Non gioco con le carte sporche, come le altre volte.
Le bugie c'hanno le gambe corte, ho visto chiudere mille altre porte, lasciato come un rudere fra molte colpe che sappiamo, forse,le avevamo sepolte, ma adesso, diavolo, sono risorte.
E tu sei la prima regina della corte, di un re che una mattina si è perso alla cima del monte.
Il sudore sulla fronte lo trascina dove lui cammina, ma non c'è medicina per molte, ma lui è forte.
E io lo so che ce la farà pure se a volte sembrerà di scoppiare, lui è il più forte.
E io lo so che camminerà 'sta vita a modo suo, nel bene e nel male. Quando mi vedi che sto male, cercami nel vento e ti sembra di volare, volare, ma un giorno la paura mi bussò alla porta, ma aprì il coraggio e vide, vide che non c'era nessuno, nessuno.
Vide che non c'era nessuno, che non c'era nessuno,nessuno. E un giorno la paura mi bussò alla porta, ma aprì il coraggio e vide, vide che non c'era nessuno, nessuno, vide che non c'era nessuno, che non c'era nessuno, e fanculo. Io non voglio tutto questo, io voglio solo te e poi lo butto il resto. E tu dimmi che ce l'ho un pretesto per rifarti un gesto, in questo buio pesto, dove muoio depresso.
E adesso no, tu non mi rendere colpevole di quello che faccio di marcio. No, non fare finta di niente, se vado contro corrente mi sembra di volare, volare, ma paranormale.
Giuro che non ero lo stesso, che ti vedo e non ti riesco a toccare, però è normale, levo l'emozione per questo, com'è vero che la gente sta male. Ore a pensare se era un'illusione, o il riflesso di un'ustione che non posso portare, ma io non ci credo che tu non ci sei più tu..."

E tutto questo cosa dovrebbe significare? Ci sarà sicuramente una spigazione.
Prendo una sigaretta e cerco di calmarmi. Non trovo l'accendino. Vaffanculo!
Mattia ne tiene sempre uno nella tasca della giacca, frugo.. tiro fuori un biglietto. Mi mancava solo questo.
Lo tengo in mano e non ho il coraggio di leggerlo. Chiudo gli occhi e lo apro.
Riapro gli occhi, vedo una scrittura inconfondibilmente femminile, curata e molto tonda.
Recita
'Grazie per avermi concesso un po di tempo. Mi mancava parlare con te. Pensa bene a quello che ti ho detto. Tua Ludo'

Le lacrime mi scorrono sulle guance. Come ha potuto? Lui non aspettava altro che io partissi, per portarsi quella a casa, portarla a cena il sabato un un ristorante con il macchinone. Nemmeno si cura di nacondere i vestiti di quella. Li lascia li sul divano. Dio, magari è ancora di là in questo istante!
Tiro fuori dalla borsa lo striscione che gli avevo fatto 'Se guardi in fondo abbiamo le stesse molecole'
Lo butto per terra, lascio la colazione sul tavolo. Prendo un foglio e scrivo
'Vedo che non aspettavi altro che io me ne andassi. Credo sia la volta definitiva che io mi tolga dalle scatole. Addio Mattia, se hai un po di cuore non cercarmi più '
Non posso credere che lui davvero abbia fatto questo. Sia stato con la sua ex, che poi tanto ex non sembra, mentre io ero a fare la guerra con mio padre per difendere il nostro 'amore'.
Ho le lacrime agli occhi. Non vedo nulla, esco sbattendo la porta e vado verso la stazione.
Io me ne torno a casa. Non sono fatta per tutto questo. Chi credevo di prendere in giro? Un ragazzo di 25 anni, un cantante, un ribelle tutto tatuato che si innamora della 18enne sconsolata ? Ma davvero ho potuto credere a tutto questo ? Io ero solo un'altro dei giocattoli che si è passato tra le mani.
Questa Ludo, era la sua musa ispiratrice. Le aveva scritto quelle belle parole, parole che magari per me nemmeno gli sono mai passate per la mente. Mentre per lei lo ha fatto. Io, io sento la terra crollarmi sotto i piedi. Ho un vuoto immenso dentro. Mi sento vuota, svuotata di tutto. Un istante ero la persona più felice del mondo, avrei rivisto il mio uomo, la mia vita, un secondo dopo ero solo una persona qualunque una stupida ragazzina che pensava che questa vita non fosse poi stata cattiva con lei, tutt'altro.
Una povera illusa che credeva la vita le avesse permesso di incontrare l'amore, quello vero.
Ma gente come Briga, come Michael, e tanti altri uomini non erano capaci di amare.
Mi distruggevano questi pensieri.

Cercami nel vento - BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora