Tae's POV:
Eccola che scende dalla sua moderna auto nera tutta ricoperta di brillantini. Mi chiedo come faccia ad essere presentabile a quest'ora e in così poco tempo... che abiti qui vicino?
Sbattè la portiera dietro di se dopo aver recuperato una borsa perfettamente in tinta con il colore della sua macchina. A cosa le serve una così esageratamente grande? Ci entrerebbe una testa lì dentro.
I suoi capelli liscissimi come spaghetti e legati in un' acconciatuta precaria non sopravviveranno a lungo con tutto questo vento, il quale sembra aumentare di intensità ogni minuto che passa.Il suo sguardo scorreva vago alla ricerca del mio, senza soffermarsi minimamente sulle fiamme che ardevano a pochi metri da lei.
Coraggiosa? Stupida? Non saprei dire davvero.
Spero che la macchina le si sciolga.Finalmente mi notò, ma decisi di ignorarla mentre camminava come un'oca nella mia direzione. Riusciva a sentirsi protagonista della scena anche in quel momento, in quel contesto: ondeggiava abbondantemente con i fianchi ad ogni passo, passandosi le mani fra i capelli in modo pacatamente ossessivo tentando inutilmente di gestirli. Per non parlare poi del suo sguardo da "pantera" che era a dir poco forzato e imbarazzante. Mi vergognavo per lei.
Dovetti impegnarmi per non far trapelare tutti i miei pensieri, ma fu inutile dato che lei non mi guardò nemmeno in faccia."Taehyung, aggiornami sulla situazione immediatamente."
Affermò con autorità.
Altro che pantera, questa è una misera gatta di strada."Ne so quanto te."
Risposi freddamente."Spero davvero che il mio Kookie non ne uscirà sfigurato in viso... sarebbe un bel guaio."
Rimasi basito a quelle sue parole.
"Sei seria?" Io stizzito.
"Sarebbe una tragedia se il suo bel visino da copertina si rovinasse inutilmente."
A quel punto la guardai negli occhi.
"È questo che ti importa? Del suo bel visino? E non ti interessa che a quest' ora lui potrebbe essere... "
Mentre parlavo la voce andò pian piano scemando, spegnendosi poi completamente."Non parlarmi così Kim Taehyung, ricorda la tua posizione. Non sono affari tuoi ciò che mi importa."
Rimasi in silenzio.
Piuttosto della sua macchina preferirei vedere lei liquefarsi ai miei piedi.
Decisi di scavare nel mio animo per ritrovare la mia santa pazienza e lasciai correre.
Mi chiedevo per quanto tempo sarebbe rimasta lì in piedi accanto a me.Stava ferma alla mia sinistra, leggermente dietro di me per rifugiarsi nell'ombra che la luce ardente proiettava alle mie spalle.
La sua figura minuta era china sullo schermo del suo cellulare ed il fastidioso rumore delle sue unghie fintissime che picchiettavano in modo irregolare sul display mi stava irritando.
Le mie scorte di pazienza avevano un limite, e lei stava per raggiungere il fondo."Uhh"
Sospirò sognante, staccando gli occhi dallo schermo."Ascoltami Kim Taehyung, ti avviso che non appena il mio Kookie sarà fuori da questo casino, verrà a stare da me."
Esclamò tutta pimpante appoggiandosi con le mani al mio braccio.
"Sarà fantastico, mi prenderò cura del suo visino e della sua pelle. Gli farò molte maschere ai capelli... non hai notato che fossero rovinati ultimamente? Poi sarà un'ottima occasione per legare di più sai, da Manager a capo del gruppo ci deve essere una certa intesa e-"
"A Jungkook non piace essere definito il capo e non lo è. Noi siamo appunto un gruppo, di conseguenza non esiste un leader."
Precisai cercando di controllarmi."E non verrà a stare da te. È il mio migliore amico e sono sicuro che avrà bisogno di una persona senza secondi fini a prendersi cura di lui."
Conclusi tutto d'un fiato, lasciandola perplessa.Alzò il sopracciglio a quelle mie parole, facendo un passo indietro.
Sorrise, leggermente beffarda.
Che atteggiamento del cazzo."Senza secondi fini eh?"
Rise.
"Da come lo guardi non si direbbe."Mi scostai leggermente da lei per osservarla da capo a piedi.
Cercai di tirar fuori attraverso i miei occhi tutto il disgusto che provavo nei suoi confronti ma qualcosa mi tradì.
Faticai mentre tenevo fisso il mio sguardo su di lei.Da vuoti e scocciati in un perenne conflitto passivo con i miei, i suoi occhi finalmente si illuminarono di qualcosa di più sinsitro.
Il suo sopracciglio scattò verso l'alto impercettibilmente, mostrando un viscido sguardo da vipera.Notò l'incertezza dei miei gesti, l'insicurezza, tutti i dubbi che trapelavano incessantemente dal mio sguardo e li giudicò senza alcun ritegno.
Dovevo farmi valere in qualche modo."I miei fini non sono paragonabili ai tuoi." Ringhiai spazientito.
Stava per rispondermi, ma qualcuno ci interruppe improvvisamente urlando il mio nome.
Non era la voce di Jungkook purtroppo, anche se una parte di me ci sperò ampiamente.
Mi voltai in un istante e notai Jimin correre verso di me.Non riuscivo a vederlo in viso, portava il suo solito cappellino da pescatore che gli faceva ombra dal naso in su.
Non mi feci domande e camminai verso di lui velocemente, lasciando appesa la discussione con Addison."Tae ti prego dimmi che sta bene"
Mi implorò, lasciando andare il peso della sua testa sul mio petto.
Quel suo gesto mi stupì, anche perché dietro di lui Namjoon avanzava nella nostra direzione.Lo presi per le spalle tentando di fargli aquisire nuovamente una postura eretta.
Nel momento esatto in cui alzò il capo per asciugarsi le lacrime, una folata di vento ci avvolse violentemente.
Chiusi gli occhi per qualche istante per non lasciare che i capelli mi dessero noia.
Li schiusi nuovamente.Il cappello di Jimin era volato via, lasciando che la luce dell'incendio rendesse il suo volto visibile a tutti.
Aveva gli occhi gonfi e rossi dal pianto e... lividi.
Grossi lividi violacei e verdognoli erano l'unico tocco di colore sul suo pallido tono di pelle."Jimin... "
Si coprì istintivamente il viso con le mani, girandosi per darmi le spalle.
Spostai i miei occhi su quelli di Namjoon che però non incontrai.
Scrutava Jimin con uno sguardo che non riuscii a decifrare del tutto. Rabbia, delusione forse."Come ti sei procurato quei lividi?"
La domanda sorse spontanea, forse perché l'ovvietà della sua risposta mi spaventava.
Lui cercò di farsi più piccolo, rannicchiandosi a terra senza lasciarsi guardare."Sono... caduto"
Singhiozzò incerto fra le lacrime.
Mi misi davanti a lui, impedendo a Namjoon di raggiungerlo."Lascia che lo aiuti"
Fece Namjoon con un tono tanto gentile quanto agghiacciante."Vattene Nam."
Ordinai incrociando le braccia.
Non sarebbe passato oltre, non più.
Come cazzo avevo fatto a non accorgermene prima? Tutti i segnali adesso erano chiari, tutto aveva un senso: i comportamenti strani di Jimin, il suo allontanarsi dal gruppo, la sua visibile ansia costante, il fatto che si fossero completamente isolati e distaccati...Lo sguardo di Namjoon tentava di nascondere la sua sentita colpevolezza inutilmente.
"Andarmene? Ma che dici, dai, siamo qui per-"
"Sono serio, vattene o avverto la polizia."
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Just Me And You - Jikook
Fanfic"L'auto correva veloce nella notte, e la luce calda dei lampioni ne dipingeva il profilo sulle vetrine buie delle vie del centro. Eravamo vicini alla destinazione: il palazzo in cui abitava Jungkook sarebbe presto uscito fuori da quel groviglio di e...