“Sembra che tu sia incazzato.” Aren fece una voce marinaresca, Elbic aveva uno sguardo brusco, seduto sul molo, spogliava la pagina di un libro con la copertina azzurra, comprato al mercato dei libri, che stava tentando di leggere.
“Ho visto il re, non ho voglia di parlare.” Il ribelle si concentrò sulla cartina geografica che gli presentava il libro. La capitale Kibrish in origine una grande città piena di splendore, divenne un grande Regno con molti territori come Wontass, conquistati da Re Gulliver, solo le Terre del Sud, baciate dal sole, sembravano resistere. Il successore di re Gulliver quando salì sul trono fermò la guerra prima il suo esercito la conquistasse, e instaurò un accordo di pace per preservare la bellezza delle terre.
“Gilwash...” Il ragazzo accarezzò il nome scritto sulla pagina del libro.
“Pronunci il suo nome come un ragazzo innamorato.” Gli fece notare Aren.
“Ma figurati.” Il ribelle chiuse il libro di colpo facendo rumore.
“Eppure nella lettera che eri intento a scrivere, sembravi che vedessi l'ora di vederlo.”
“Hai detto che non sapevi leggere.” Gli ricordò Elbic imbronciato.
“Ti ho preso in giro.” Aren rivolse la sua mano ad un aquila bianca che voleva nel cielo. “Impara a distinguere le bugie dalla verità.”
L'aquila bianca si posò sulla sua mano.
“Tu non hai creduto a Gilwash quando ha detto è venuto a trovarti, ma ti sei bevuto in pieno quando il re ha detto che è venuto a catturare l'entità della notte.”
Il rapace bianco riprese il volo.
Elbic guardò il lupo di mare biondo, era più in gamba di quanto volesse lasciar credere, aveva osservato tutta la scena senza che nessuno si fosse accorto della sua presenza.
“E sai che è stato lui stesso a creare l'Entità della Notte, e a fartene dono.”
Elbic rimase in silenzio, quel re non aveva nulla del ragazzo umile che aveva incontrato sul veliero, era come se fossero sue entità diverse.
Aren toccò i capelli neri sbarazzini che gli scendevano sulla fronte del ribelle. “Non ti sembra di essere stato ingiusto con lui?”
Aren rivolse lo sguardo verso il mare. “Quel ragazzo vive fin da piccolo con il fardello della nomina di tiranno. Sarò sincero con te, nel caso tu voglia solo peggiorare le cose, sarebbe meglio che allontani da Gilwash.”
“Come faccio?” Elbic seduto sul molo buttò un sasso nell'acqua. “Me lo trovo ovunque senza volerlo.”
“Senza volerlo?” Aren divertito fece una smorfia incredula, come se comunicasse qualcosa. “A chi vuoi darla a bere?”
Elbic per tutta risposta, corse via dal portico, incrociando lo sguardo della bella Marylin che arrivava con un cestino di fiori e di frutta di stagione. “Che gli succede?”
“Seguilo.” Gli consigliò Aren. “Ho paura che faccia qualche pazzia...”“Come faccio a credere all'amicizia di un tiranno!” Elbic diede un pugno all'albero, facendosi male alla mano.
Ricordò il re con un sorriso sadico seduto sul trono e diede un pugno più forte al tronco. “Lui ha non ha nulla dell' eroe che mi ha salvato la vita, niente!”
Credeva che avendo fatto amicizia con quei monelli sarebbe diventato umile, invece è rimasto il solito re pieno di vanità e di sadismo.
Per non parlare quando aveva toccato il sedere della cameriera, le voci del re della Lussuria erano vere.
Il ribelle cadde affaticato guardando l'albero che aveva lasciato dei graffi sulle mani.
“Elbic!” Marylin gli andò incontro, abbracciò il ragazzo e accarezzò la mano graffiata.
“Appoggiati.” Sussurrò la fanciulla con voce serena, Elbic si appoggiò alle sue gambe.
“Marylin...” Sussurrò il ragazzo mentre sentiva la fanciulla gli accarezzava i capelli ribelli. “Quando tu stavi al castello, hai avuto rapporti carnali con il re?”
Marylin rimase in silenzio, e fermò la mano.
“Puoi dirlo, non ti devi vergognare.”
“Sì, e mi è piaciuto.” Confessò la ragazza mentre accarezzava i morbidi capelli neri del ribelle.
“Ho passato notti bollenti con lui.”
“E poi si è stufato di te?” Chiese il ragazzo mentre sentiva accarezzare i capelli della mano delicata della ragazza.
“Sembra che alla fine preferisca passare più tempo con Penelope.” Sorrise la ragazza divertita. “È l'invidia di tutte serve.”
“Io non l'ho mai fatto.” Dichiarò il ragazzo come se si sentisse geloso della fanciulla che aveva perso la verginità. “Il re ti ha baciata durante le vostre notti bollenti?”
“Sì, perché?” Marylin si ritrovò la lingua del ragazzo dentro la sua bocca, Elbic la baciava con foga, e strinse i fianchi della fanciulla.
La ragazza continuava a baciarlo intrecciava la lingua con quella del ribelle.
“Pensavo che non saremmo mai a questo punto.” Marylin fece un sorriso tra le lacrime.
Il ragazzo la riprese a baciare sempre più voglioso del profumo che emanava la giovane, intrecciò la lingua con la sua.
“Marylin...” Elbic le accarezzò i riccioli d'oro. “Te lo hanno mai detto che sei splendida?”
“Detto da te, il complimento mi piace molto di più.”
Il ragazzo sorrise, mentre teneva la fanciulla tra le sue braccia.
Vide la scollatura del suo seno e deglutì. “Marylin, io...”
“Che ci fate voi qui?” Abel guardò i tre marinari nascosti dietro al cespuglio.
“Shiiiiiiiiiiiiiii!” Thomas si mise l'indice in bocca, pregando al monello di fare silenzio.
Abel li fissava immobile, all'improvviso Thomas si girò e rivolse terrorizzato lo sguardo ad Elbic e Marylin che lo guardavano a braccia conserte.
“No, proprio quando stavano per mettersi dentro...” Aren aveva uno sguardo deluso nei suoi occhi verdi.
“L'ho detto, che spiarli non era una buona idea.” Gli comunicò Sigrid, come se lui non c'entrasse niente.
“Siete dei guardoni.” Elbic guardava i marinai a braccia conserte, del resto erano amici del re della lussuria, non potevano essere così innocenti.
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UN CUORE RIBELLE ❤️⛵
AventuraElbic Barney è un ribelle alle prime armi, durante la prima missione con il suo fidato maestro è stato incastrato trovandosi davanti al cospetto del re, per essere giudicato e condannato ad avere la testa esposta come trofeo. Rimasto da solo nella c...