•Chapter 5•

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Una giornata come tante,ecco cos'era oggi.
Durante la pausa pranzo come sempre d'altronde io e le ragazze incontravamo i ragazzi e il tempo passava ridendo e sporcandoci con il cibo.
Angel aveva riempito i capelli di Calum pieni di salsa,Ashton continuava a tirare patatine addosso a Daina,Michael e Brooke non facevano altro che ridere per le imprecazioni di Daina contro Ashton e io e Luke con il nostro solito cioccolato,continuavamo a prenderci in giro.
-"Ma sai mangiare?sei pieno di cioccolato ahah."
-"Ma stai zitta,così si mangia il cornetto."
-"Giusto,tu sei l'uomo di Neanderthal,ahahah."
Non rispose,era totalmente concentrato a guardare da tutt'altra parte,a guardare una ragazza. Ma non la guardava come tutte le altre. Nel suo sguardo si leggeva malinconia,tristezza,e mentre lei rideva lui sembrava come incantato da quel sorriso. E in quel momento capii subito chi era quella ragazza. Era lei. Quel giorno,sulle scale,era di lei che mi parlava.
Chiamai Michael.
-"Mike,chi è quella ragazza?"
-"Oh,quella è Valeria,l'ex di Luke."
Valeria,aveva un qualcosa di strano,era carina,era bassina e magra,aveva i capelli lunghi e neri,e gli occhi grandi e scuri\chiari non riuscivo a distinguerne il colore da lontano. Quando i loro sguardi si incontrarono,lei abbassò il viso e sospirò. Lui girò il viso,verso un altra direzione e si vedeva che erano tristi entrambi.
Luke si era allontanato e io non potei fare a meno di seguirlo. Lo trovai a piangere e a battere pugni sul muro.
-"Luke."lo abbracciai. "Ti va di parlarne?".
Lui,suo malgrado annuì e incominciò a raccontarmi che da quando lei lo aveva ricercato lui aveva ricominciato a starci male. E allora fu lì che mi andarono gli occhi. Su quel braccio. No,no,no,non poteva essere. Non lui. Non Luke.
Con un gesto velocissimo gli alzai la manica della t-shirt e spalancai gli occhi. Lo abbracciai e cominciai a piangere disperatamente su di lui.
Dovevo consolarlo,ma non c'è la feci,rivederli,rivederli di nuovo,era stato troppo forte per me.
~Flashback~
Si stavano proprio baciando,si. Che stupida che sono,davvero speravo di contare qualcosa per lui.
Tornai a casa,e mi chiusi in bagno. Avevo smesso per un po' di tempo,ma quel giorno non c'è la feci a resistere. C'è l'avevo con me stessa,non abbastanza per nessuno,neanche per la mia famiglia. Volevo fermare quel dolore all'interno che avevo,e così la presi di nuovo,la mia lametta,la mia compagna di mille sofferenze. Ma stavolta feci un taglio molto ma molto più profondo degli altri.
Stetti lì dentro per più di 3 ore,uscì solo quando il taglio smise di sanguinare. E la vidi,maledetta vena di merda,l'ho mancata. Non avevo nemmeno una buona mira,l'avevo fatta uscire ma non le avevo procurato nemmeno un graffietto.
E tutto per cosa?sbagliata. Ecco cosa mi ripetevo ad ogni ora del giorno e della notte. 'Sei sbagliata.' Ecco quello che pensavo di me stessa.
Qualche giorno dopo,mia madre lo venne a scoprire,e da quel giorno fece sempre in modo di farmi stare bene. La amo così tanto.
~Fine Flashback~

P.O.V Luke
Merda,merda,merda. Non doveva vederli,nessuno doveva. Porca merda. Si staccò da me e aveva il trucco completamente colato ma era comunque bellissima. Le accarezzai la guancia,pur tenendo lo sguardo basso,non avevo il coraggio di guardarla in faccia. Lei,una ragazza comune,una ragazza qualunque,era riuscita a distruggere la maschera che portavo. Era riuscita a distruggere tutto quello che avevo creato fino ad allora,le mura che mi sono costruito per non farmi scoprire. Ma perché? Perché proprio lei?
La guardai e vidi che il suo sguardo era vuoto,alzò la manica della sua camicia,scansò con cura i bracciali che aveva e rivelò una ferita curata. Ma non una ferita come le altre. Era come le mie. Solo che la sua non era così recente. Ma pur sempre profonda,con le dita seguii la linea viola che capii fosse la vena e un brivido mi percosse il braccio.
La guardai perplesso e lei annuì,sorrise e cazzo. L'unica cosa bella di quella giornata sarebbe stato proprio il suo sorriso. E in quel momento mi pentii che lei lo avesse scoperto,mi pentii di averla fatta piangere. L'abbracciai e le promisi che non avrebbe mai più dovuto piangere perché lei merita di più,non merita del male. E da quel momento sentii che avrei dovuto proteggerla per sempre anche da me se fosse stato il caso.
-"Ti voglio davvero tanto bene,Luke,non voglio che ti fai del male,non voglio rischiare di perderti."disse,staccandosi da me e guardandomi con quegli occhi che davvero esprimevano paura.
E in quel momento la riconobbi,quella strana sensazione,quello strano sentimento,quel presentimento di essere amati e voluti. Ma non dovevo affezionarmi,non volevo soffrire ancora.
-"Non mi perderai,promesso."
Se ne andò lasciandomi un bacio in guancia e poi si girò nuovamente per rivolgermi uno dei suoi bellissimi sorrisi e farmi un cenno con la mano,ricambiai e me ne andai nella mia stanza,avevo bisogno di ascoltare un po' di musica.
P.O.V Jamie
Le parole di Luke mi avevano colpito molto e non so nemmeno dove trovai il coraggio di dirgli quelle parole. Non ero mai stata brava ad esprimere i miei sentimenti così diretti. Eppure con Luke,quando sto insieme a lui sento di poter fare qualsiasi cosa,mi sento libera.
"Lo stai rifacendo."
Ecco il mio subconscio a ricordarmi di maledire chi lo ha inventato.
"Ti ci stai affezionando troppo."
Ma stai zitta,non è vero. O forse si?
Non posso permetterglielo. Devo stargli alla larga ma non ci riesco,è come se fossi legata a lui.
Incontrai Brooke con Michael.
-"Jamie che fa,vieni con noi al bar?"
-"No davvero ragazzi non mi va e poi ho tantissimi compiti per domani." Li salutai e gli augurai di divertirsi.
Mi ritirai nella mia stanza con ancora quella domanda in testa.
Decisi di appunto cominciare a studiare..ah ecco la mia materia preferita,Letteratura inglese.
Lessi nel diario: Cime Tempestose: citazioni preferite.
Scesi in biblioteca per prendere il libro,mentre cercavo il romanzo mi sentii fissata così mi girai attorno e vidi che c'era un ragazzo che mi guardava. Mi sorrise e io leggermente intimidita ricambiai,per fortuna trovai il libro e subito me ne andai nella mia camera.
Cominciai a leggere..
"Non dichiarai mai il amore a parole,ma se gli sguardi sono un linguaggio anche il più perfetto idiota avrebbe capito che ero perdutamente innamorato."
"[...]Così lui non saprà mai quanto lo amo; e non perché sia bello,Nelly, ma perché è me stesso più di quanto io lo sia. Non so di che cosa siano fatte le nostre anime ma la mia e la sua sono identiche."
"I pensieri sono tiranni e tornano senza regola a tormentarci."
Non mi ero nemmeno resa conto di essermi totalmente addormentata con ancora le parole dell'autrice ancora in testa a scavarti l'anima.
Mi alzai e il mio stomaco cominciò a brontolare così decisi di scendere in cucina e farmi un panino.
Fortunatamente era tardi,Brooke dormiva,in realtà dormivano tutti.
Mi feci un panino con quello che trovai e me ne tornai nella mia stanza,controllai il cellulare e vidi che avevo un messaggio.
"Buonanotte piccola ciambella,domani alle 9 al solito posto. XxLuke."
"Oi,dormivo e mi sono svegliata ora con una fame assurda così mi sono fatta un panino ahah,a domani cornettino cioccolattoso. XxJamie."
Spensi il cellulare e andai a dormire finalmente sperando che non mi venga un attacco d'ansia improvviso quando domani dovrò ripetere quello che ho scritto su quel meraviglioso libro.
Spazio autrice:
Holaa chicaas,penso che questo sia davvero un colpo di sceena.
Luke e Jamie si avvicinano,ma non aspettatevi tutte cose belle :*
Per ora non mi sono dedicata molto a voi,causa: scuoladimerda che mi riempie tutto il giorno e non ho un attimo per respirare,uh.
Probabilmente spero che mi seguiate sempre in tanti e se avete qualcosa da suggerirmi per il sesto capitolo,non esitate a scrivermi qualche commento qui sotto,kiss looves.❤

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