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Le vacanze filarono veloci, lasciando spazio al un ritorno di massa degli studenti che in un baleno riempirono il castello tornando alla routine felice di Hogwarts.
Le lezioni si susseguivano sempre più veloci e sempre più impegnative, e gli studenti cercavano di stare al passo del programma che fluiva intenso.
Hermione preparava la lezione di Storia della Magia in biblioteca, indisturbata: davanti a lei tre tomi aperti, una piuma abbandonata e due pergamene scarabocchiate giacevano disordinate sopra al tavolo, dove la studentessa era seduta da sola.
"Hermione, vieni a letto!" Ginny la stava scuotendo, in preda alla noia.
"Ginevra Weasley, devo consegnare tutto tra tre giorni e sono molto indietro!"
"Sei stremata, studi ininterrottamente da ore!"
"Lo so, ma devo finire, arrivò tra mezz'ora. Madama Prince non c'è e io posso starmene qui indisturbata." sospirò con un sorriso.
"Sei incorreggibile Hermione..." disse Ginny prima di sparire nel buio.
Hermione non era lì solo per studiare.
Piton quel pomeriggio le aveva spedito un messaggio nella sua stanza, poche righe "vediamoci in biblioteca alle undici" niente di più.
Dopo il loro incontro alla torre di astronomia, i due amanti avevano avuto modo di vedersi ancora furtivamente, si erano scambiati delle effusioni, ma purtroppo il professore era stato bersaglio di inviti insistenti da parte di Minerva alle serate di poker e aveva avuto poche sere libere. Ma a lezioni incominciate, il tempo era davvero diminuto, e a loro erano rimaste solo occhiate di fuoco tra i banchi pieni di studenti inconsapevoli.
Hermione sentì la porta della biblioteca aprirsi e una figura ammantata di nero procedere con movimenti lenti e teatrali verso il suo tavolo.
"Signorina Granger, non dovrebbe essere nelle sue stanza?" chiosò malizioso il professore.
"Dovrei - disse Hermione stiracchiandosi - ma aspetto qualcuno.."
"Ah si?"
"Si, professore. Finalmente ho ottenuto un appuntamento galante con un bel mago."
La giovane sorrise, alzandosi in piedi e avvicinandosi all'uomo di fronte a lei.
"Bello non saprei.."
"Glielo confermo, bello, intelligente - Hermione iniziò a muovere le dita sulle braccia di Severus - sensuale, provocante e... decisamente ben dotato."
Quelle ultime parole fecero sussultare Piton, che la guardò con occhi spalancati.
"Senti un po' questa ragazzina impertinente..." disse Piton prima di agguantare il corpo della sua studentessa e avventandosi sulle labbra morbide e profumate.
"Vieni, è meglio se ci spostiamo un po'" il professore la accompagnò tra gli scaffali, lontani da eventuali scocciatori.
Appena furono nascosti, il professore la spinse contro uno scaffale, baciandola con passione.
"Oh si... professore..." i gemiti di Hermione mostravano tutto l'ardore e il desiderio che avevano dovuto trattenere in quei giorni, senza avere la possibilità di stare da soli.
"Hermione, ti voglio.. ma qui.. "
La studentessa allora si abbassò, fino ad inginocchiarsi, la figura del suo insegnante torreggiava su di lei che manteneva uno sguardo lascivo. Lei iniziò a sbottonarsi la camicetta, per mostrare i seni privi di reggiseno: i capezzoli rosa adesso erano evidenti e Piton si beava di quell'immagine proibita che era destinata a lui e a lui solo.
Con maestria la studentessa sbottonò i pantaloni dell'uomo, liberando la timida erezione.
"Meravoglioso.." pronunciò seducente prima di iniziare a leccare la punta.
Hermione non si vergognava più, anzi, si lasciava travolgere dalla curiosità e dal desiderio, preda della sfacciataggine che aveva consapevolmente ammesso di avere.
Hermione inserì tutta la lunghezza nella sua bocca, sentendo il pene indurirsi dentro di lei: era caldo, grosso e liscio, lo sentiva scaldarsi sotto al suo tocco e con la lingua lambiva ogni parte dell'asta ormai all'apice del suo vigore.
Con le mani lo masturbava e con la bocca succhiava lussuriosamente ogni goccia, muovendo la testa con velocità.
Il professore chiuse gli occhi e si lasciò divorare dalla bocca della sua studentessa, famelica e sfrontata: sentiva le sua palle gonfiarsi e irrigidirsi, il sangue adesso pompava veloce quanto le lappate di Hermione, che non smetteva un attimo di succhiare con ingordigia.
Le mani del professore scesero sulla nuca della giovane Grifondoro e si intrufolarono tra i capelli sciolti.
"Si.. Hermione..si.." godeva disinibito Piton, ad un passo dall'orgasmo.
La studentessa si fermò, osservando l'uomo dal basso, gli occhi erano lucidi per lo sforzo e con voce sensuale disse "voglio bere tutto il tuo piacere, Severus" e ricominciò a scopare il pene del suo professore con fervore.
All'improvviso Piton venne colto da un orgasmo incredibile, il suo sperma esplose nella bocca di Hermione con sorprendente forza, e la studentessa si ritrovò ad ingoiare con malizia il fiotto di liquido caldo.
Quel momento così intenso provocò in Severus un attimo di mancamento e si appoggiò al muro con le mani.
"..mi farai impazzire.." disse roco, abbozzando un sorriso complice.
"Per me è un piacere, signore.." disse Hermione rimettendosi in piedi e avvicinandosi al suo insegnante che con il pollice ripulì una goccia rimasta all'angolo della bocca.
E mentre i due stavano per baciarsi, una voce li raggiunse.
"Chi è la?" Madama Prince sembrava iraconda.
Severus allora uscì dall'oscurità, insieme alla sua studentessa.
"Madama Prince, da quando un insegnante non può effettuare delle ricerche in biblioteca?" scandì fermo.
"Mi scusi professor Piton, non pensavo ci fosse anche lei qui. Le chiedo scusa, ma sa... è passato il coprifuoco e pensavo che ci fosse qualche studente in giro." disse la bibliotecaria intimorita.
"La signorina Granger ha chiesto il mio aiuto per un lavoro molto difficile, ma abbiamo terminato. Ce ne andiamo" e così dicendo i due uscirono dalla biblioteca seri e composti.
Appena fuori però, non riuscirono a contenersi ed entrambi scoppiarono in una risata complice: Hermione appoggiata al muro aveva le lacrime agli occhi e Piton che rideva in un modo assolutamente sorprendente, si teneva la pancia.
Se qualcuno avesse visto quell'immagine, sicuramente sarebbe rimasto senza parole.
"Severus!!" urlò Minerva incredula dall'altro lato del corridoio.
"Minerva!"
Severus cercò a fatica di sistemarsi, tentando invano di rimanere serio.
"Severus, ma cosa succede?"
Se lui sembrava tranquillo davanti alla preside, Hermione era diventata pallida e non muoveva un muscolo della faccia, anzi, di tutto il corpo.
"Scusa Minerva, io e la Signorina Granger siamo appena stati cacciati dalla biblioteca."
"E questo lo trovi divertente?" replicò la preside ancora sconvolta per la scena.
"No, no.. solo che la Signorina Granger ha fatto una battuta e ci siamo messi a ridere. Tutto qui. Cos'è Minerva, hai scritto un nuovo regolamento del quale non sono al corrente? è vietato ridere tra i corridoi di Hogwarts?"
Minerva allora alleggerì l'espressione.
"Signorina Granger, torni nelle sue stanze, è tardi". E mentre la preside osservava la studentessa allontanarsi, prese sottobraccio il suo collega e si diresse verso la presidenza.
"Severus, io non credo di averti mai visto ridere così, in tutti questi anni di carriera sempre controllato, serio, mai scomposto.. mi permetti di essere stranita? A quest'ora tarda ti vedo scompisciarti con una studentessa!"
Severus allora si fermò.
"Minerva, non ti piaccio così... umano?"
"Molto, si direi di si... - sorrise la preside ricominciando a camminare - il rapporto tra te e la signorina Granger è cambiato?"
"Cambiato? In che senso?"
"L'hai sempre odiata Severus, non mi dire di no" disse impetuosa la preside, ovviamente contrariata che qualcuno potesse non trovare meravigliosa la sua studentessa prediletta.
"Diciamo che l'ho rivalutata..." bofonchiò il professore osservandosi le punte delle scarpe.
"Severus... è una studentessa."
"E io sono il rubacuori più famoso del mondo magico! Su, Minerva, non dire sciocchezze."
"Perchè ti sottovaluti? Una donna non potrebbe trovarti attraente?" rispose Minerva curiosa.
"Me lo hai appena detto, è una studentessa." rispose secco il mago.
"Quindi, dopo tutto quello che abbiamo passato io e te, pensi che io non sappia riconoscere che ti piace qualcuno?"
"Minerva, piantala.." tagliò corto Severus.
"Facciamo finta che non mi interessi, facciamo finta anche che io non sappia niente fino alla fine dell'anno scolastico." disse Minerva sorridente ed entrò nella sua stanza facendo l'occhiolino al suo collega.
"Maledetta strega!" tuonò Piton prima di sfrecciare verso i sotterranei.

***
"La lezione è finita, per domani voglio due pergamene sulla padronanza del Patronus" disse perentorio il professor Piton, congedando gli studenti.
"Professore, una domanda" Hermione si avvicinò a lui, lasciando scorrere la classe fuori dall'aula.
Rimasti soli, il professore chiuse la porta con un colpo di bacchetta e raggiunse le labbra di Hermione.
"Aspetta! - lo fermò subito la giovane - spiegami cosa ha detto la preside l'altra sera. Stamattina a lezione non faceva altro che fissarmi."
"Sei preoccupata?" disse Piton sedendosi sulla scrivania con una calma che agli occhi della sua alunna era ancora sorprendente.
Hermione si era accorta che lui ormai era più rilassato in sua presenza, non teneva più quel rigido portamento, quasi immobile che Hermione era abituata a vedere. Infatti, in quel momento, si beava dell'immagine del suo professore, rilassato e a suo agio, seduto sulla cattedra come un comunissimo studente.
"Non lo so, forse... ho paura che possa cambiare idea su di me." Bisbigliò la giovane strega.
"Sul fatto che hai deluso le sue aspettative di essere una giovane, innocente e frigida?" Disse in tono ironico il professore.
"Severus, sono seria. Cosa ti ha detto?"
"Niente Hermione. Non mi aveva mai visto ridere così, ma credo che lei lo sappia già."
"Sappia che cosa?" sbiancò la studentessa.
"Che io e te ci piacciamo e ha detto che farà comunque finta di non saperlo fino alla fine dell'anno scolastico. Così va meglio? Mi baci per favore?"
Hermione continuava ad essere preoccupata, lo si vedeva dagli occhi, ma si avvicinò comunque all'uomo, appoggiandosi al suo petto e incontrando le sue labbra già pronte.
"Oggi pomeriggio ho un colloquio da sola con lei, per il progetto di Trasfigurazione - disse Hermione tra un bacio e l'altro - Merlino solo sa cosa succederà!"
"Piantala, non negare, ma non confermare... Hermione, la preside non ha prove e noi non abbiamo intenzione di dargliene. Ma non è un problema, Minerva è mia amica e.. dai vieni qui, baciami."
Ma non appena le loro bocche si incontrarono, qualcuno bussò alla porta, facendoli staccare frettolosamente.
"Anna! Che piacere!" Severus si alzò, nascondendo l'erezione potente che Hermione gli aveva provocato solo baciandolo.
"Bene, con lei abbiamo finito signorina Granger, ci vediamo a lezione domani."
Hermione per un momento rimase ad osservare la bellissima donna che era appena entrata nell'aula, abbracciando forte il suo Severus.
"Buonasera" disse Anna guardando la studentessa camminare fino alla porta.
E non appena rimasero soli, Severus chiuse la porta con un colpo di bacchetta.
"Quindi... sei solito intrattenerti con le studentesse nelle aule chiuse?" chiese maliziosamente l'amica.
"Intrattenermi? Parlavamo della lezione" taglio corto il professore.
"Ti facevo ammaliato dalla cultura, non a tal punto da avere delle erezioni parlando di ciò che insegni agli studenti!"
A quel punto Severus si girò, vergognandosi di essere stato scoperto.
"Anna, che vuoi?"
"Ma che modi! Non ti sto giudicando! Poi, non ti biasimo, hai visto che culo?" rise Anna.
"Non ti permettere!" tuonò pericolosamente il mago.
"Voi uomini siete tutti così prevedibili... "
"Beh, forse si. Sarò anche prevedibile, ma sei metti gli occhi addosso ad Hermione sarò costretto a infatturarti."
"Quindi ha un nome.. e un bel nome. Quindi è lei la cosa bella che nascondevi a Natale?"
"Si.." disse Piton guardando a terra, fingendo distacco.
"Severus, non c'è niente di male. Va bene... ma sarò costretta a dirlo a Narcissa. Ah, ci sta aspettando di sotto, parlava con Minerva. Abbiamo deciso di portarti al ristorante stasera."
"No, a Narcissa no."
"E perchè mai?"
"Perchè..."
"Non mi dire che la conosce?"
"Ma tu sai chi è Hermione Granger, Anna?"
Per un momento l'amica sembrò avere un'illuminazione poi sbiancò.
"Quella Hermione Granger? L'amica di Potter?" disse sorpresa.
"Proprio lei."
"Allora Narcissa ne sarà ancora più felice..."
"Felice di cosa?" Narcissa in quel momento entrava nell'aula.
Anna allora guardò il suo amico, incitandolo a confessare.
"Severus, cosa succede?" Narcissa lo abbracciò delicatamente, accarezzandogli una guancia.
"Niente, mi... sto... cioè..."
"Severus sta vedendo qualcuno" lo anticipò Anna togliendolo dall'imbarazzo.
"Severus ma è magnifico! Invita anche lei alla cena di stasera!"
"Non se ne parla nemmeno..." disse il professore.
"Perchè no?" chiese quasi dispiaciuta Narcissa.
"Perchè gli studenti di Hogwarts non possono intrattenersi in cene con amici fuori dal castello, amore mio." disse Anna divertita.
Narcissa in quel momento sembrava smarrita, poi capì.
Si avvicinò al suo amico e gli prese la mano.
"Sei un brav'uomo Severus, spero solo che sia maggiorenne" sussurrò nell'orecchio di lui.
"La conosci" disse il mago.
"chi..." ma prima che narcissa terminasse la frase, Anna pronunciò il nome di Hermione Granger fuori dai denti.
Narcissa appoggiò le mani sul tavolo, guardando verso il basso. Passò qualche minuto, la stanza era quieta e silenziosa, si poteva percepire solo il battito del cuore di Severus.
Poi, Narcissa sorrise. "Ho sempre pensato che quella ragazza fosse un bel bocconcino." e si sporse per abbracciare Severus che si stava finalmente rilassando.
"Dai andiamo Cissy, stasera Severus deve fornirci tutti i dettagli più piccanti!" e uscirono tutti i tre verso la porta principale del castello.

Tentazioni ProibiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora