Appartamento 31

▫️Camilla - La lavanderia

🗓️Dom. 15 settembre

È da ieri che mi tengo in contatto con Gino (suo malgrado) per sapere se ci sono aggiornamenti riguardo al piano Instagram.
Ma Mirko, a quanto pare, non ha ancora dato segni di vita.

Gino aveva ragione quando ha detto che non è molto social il ragazzo... Per niente social, direi io.

In un giorno di nullafacenza come la domenica, non posso fare altro che pensare che non ho letteralmente niente da fare: non ho un lavoro e sono inutile in questa casa.

Mi sento in colpa nei confronti di Claudia, che invece sta facendo anche dei turni in più per pienare le mancanze.

"Non è che i tuoi vecchi clienti possono contattare me per farsi portare fuori i cani?", le chiedo mentre si veste prima di uscire per affrontare il turno a lavoro.

"Non lo so! Domani ti do i numeri di telefono e provi a mandargli un messaggio, magari", mi risponde un po' di sfuggita, un po' scontrosamente.

Non la biasimo, di domenica al centro commerciale c'è sempre il triplo della clientela, e Claudia sa già che la attende una grande battaglia.

Rimaniamo in questo modo per la faccenda dei cani, e dopo averla salutata mi dedico alla cura dell'appartamento per aiutare in qualche modo alla nostra sopravvivenza qua dentro.

Vado giù in lavanderia a fare il bucato, preparo il pranzo e anche la cena da conservare fino a stasera sia per me che per Claudia, poi spazzo e do il cencio: dopo aver spostato i mobili con Angelo, ieri, i pavimenti sono abbastanza sporchi.

Per il tempo che rimane prima che torni la mia coinquilina, mi metto a guardare la tv, ma anche questo mi ricorda che dobbiamo sbrigarci a fare un po' di soldi per poterci permettere qualche sfizio, come Netflix, ad esempio.

Tempo dieci minuti che mi addormento.

Mi sveglio una mezz'ora dopo, e decido di farmi una doccia.

A quest'ora Claudia starà uscendo dal negozio...

Una volta sistemata decido di andare a recuperare il bucato e metterlo nell' asciugatrice, in modo da averlo pronto per domani.

La lavanderia del palazzo è uno dei tanti servizi che abbiamo qua dentro, e possono usarla tutti mettendo dei gettoni che devi farti scambiare in portineria dal custode.

Immaginate che gioia doverlo interpellare anche per questo...

Per evitarmi il disagio con quell'uomo scorbutico troppe volte, ho scambiato più soldi possibili ieri, così adesso non avrei avuto problemi.

Anche se, ora che ci penso, oggi è domenica, quindi non credo che il custode sia in servizio...

Arrivo all'ascensore e lo chiamo col pulsante.
Sembra essere al quinto piano, proprio sopra al mio, infatti le porte non ci mettono molto ad aprirsi davanti a me.

Entro e sono sola, fortunatamente.

Avete presente l'imbarazzo dello stare con degli sconosciuti in ascensore? Ecco, me lo evito volentieri.

Ma premendo il tasto del piano terra, noto che è già illuminato quello del terzo piano, perciò qualcuno sarebbe entrato a breve.

Sbuffo e prendo il cellulare per avere una scusa per non socializzare, e tempo venti secondi che le porte si aprono di nuovo.

Alzo lo sguardo dallo schermo del telefono (dopo averne approfittato per controllare eventuali notifiche di Instagram senza alcuna gioia), per non sembrare totalmente scortese allo sconosciuto con cui avrei condiviso il tragitto per un lungo minuto, ma la persona che vedo davanti a me non è affatto uno sconosciuto.