Apro la bocca senza sapere cosa dire e un sorriso enorme fa largo sul mio viso. "Scappa per tre giorni con me" dio certo che scapperei con lui, andrei ovunque con lui. "Leon sai che non posso, che dico a mio papà?" subito un' espressione delusa prende il posto al sorriso di prima finché Federico non gli salta addosso facendolo infuriare. "Leon senti che bella idea che ho avuto" lui alza gli occhi al cielo e dirige la sua attenzione su di lui. "Tre giorni nella tua casa in montagna. Io, te Diego e le ragazze che dici?" Esclama entusiasto lui, scoppio a ridere davanti alla faccia di leon che dice solo una cosa "mi prendi per il culo?". "Eddai ci divertiamo che te ne pare Violetta?" Fede sposta l'attenzione su di me è rispondo: "bellissima idea originale soprattutto ma dovrete fare a meno di me" dico sghignazzando. Leon mi lancia uno sguardo furioso ma io alzo le spalle. Non posso andare, mio padre non mi darebbe mai il permesso per questo gita con maschi che non conosce. "Ah che peccato vabbe vado a proporlo a Francesca e Lud. Diego lo sa già" - "Naturalmente vengono persone a casa mia e io sono l'ultimo a saperlo" sbotta alzando gli occhi al cielo. Quante volte lo ha fatto in cinque minuti?
"Vilu allora glielo chiederai?" la voce di Fran mi arriva e subito la abbraccio come avevo promesso la sera prima. Sono felice ora e poi un abbraccio non fa mai male. "Tutto Okey?" "Tutto perfetto" rispondo sorridendo staccandomi, lei mi sorride e parla "per la montagna potresti dire a tuo padre che stai da me, ti aiuto io lo dirò anche ai miei sai che non sono d'accordo che tuo padre ti tenga sempre così segregata" urlo di felicità per quanto sono entusiasta e le salto addosso. "Ti voglio un bene dell'anima" saltiamo super felici e andiamo verso l'uscita per mettere in atto il piano e partire oggi pomeriggio.
Esco fuori di casa con la mia borsa grande dopo aver salutato papà e Angie e vado nella macchina di Fede e Fran che mi aspettano fuori. Iniziamo a urlare e fare urletti di gioia grazie alla riuscita del nostro piano e ci dirigiamo verso casa di Leon dove dobbiamo incontrarci. "Saranno i tre giorni migliori della nostra vita" esclamiamo io e Fran prendendoci a braccetto ed entrando lasciando a Federico le borse. Non ho detto nulla al mio ragazzo, volevo fargli una sorpresa spero sia piacevole per lui. Sorrido vedendolo sul divano e mentre Ludmilla distrae gli altri due portandoli fuori io mi avvicino da dietro a lui. Le mie braccia finiscono intorno al suo collo e il mio viso sul suo collo dove lascio un bacio, lui fa un salto e urla "ma cos-" gira il capo verso di me è mi guarda con espressione sorpresa poi sorride alzandosi dal divano. "Cosa ci fai tu qui?" scoppio a ridere davanti al suo sguardo confuso e alzando le spalle dico un semplice "scappo con te tre giorni" lui sorride e mi prende il viso tra le mani per baciarmi. "Ma come hai fatto con tuo padre?"-"un innocua bugia" -ride- e mi da un bacio a stampo.
"Diego se non la finisci di toccare il navigatore ti butto fuori dalla finestra" tutti ridiamo alla frase di minaccia di Leon che fissa il suo vicino con sguardi omicidi. Diego mette a posto il navigatore e alza le braccia spaventato "cantiamo qualcosa?" se esce Diego. Trauma finito allora. "Inizio io: nella vecchia fattoria ia ia iao" scoppiamo in una risata davanti alla sua canzoncina e iniziamo a prenderlo in giro dicendogliene di tutti i colori. Siamo in macchina tutti insieme dato che Leon ha preso la macchina da sei posti e sfortunatamente io e Lud siamo finite negli ultimi due posti estraibili per bambini perché non dovevamo separare la coppetta felice pff. Non ne posso più di vedere Fran e Fede che si sussurrano parole dolci e si baciano, io e Leon non siamo mai così anzi se lo fossimo cambierebbe nome e stato.
Quello che mi preoccupa è la bionda che li guarda triste e sconsolata, odio il fatto che stia così male per lui vorrei fargli capire che la sua è solo una cotta niente di più ma non mi ascolta ed evita l'argomento.
Il viaggio dura circa due ore e quando arriviamo dal finestrino ammiro il cielo azzurro e gli uccellini che volano. C'è freddo, si sente e ai lati della strada c'è tutta la neve, come sulle montagne che si vedono in lontananza. Dopo poco arriviamo davanti a una casa bellissima come quelle dei film di Natale.
Prima scendono i cosiddetti adulti poi Leon arriva sposta il sedile davanti piegandolo e fa uscire Lud e poi me facendomi l'occhiolino. Se non fossero i suoi amici gli starei sempre appiccicata, così tanto da avere il suo stesso profumo. Ci invita in casa mostrando quanto sia grande la cucina, il salotto, la Tv al plasma e poi ci mostra le stanze di ognuno lasciando che sistemiamo le nostre borse e ci vestiamo con indumenti più caldi. Nella mia c'è un letto da una piazza, un comodino a lato, un armadio e una finestra dove posso sedermi e ammirare una vista meravigliosa. Ad un tratto la porta si apre e Leon entra con indosso dei Jeans e una maglia nera pesante, una di quelle che amo mettermi dopo aver fatto l'am- "Hey" si butta sul letto sdraiandosi a pancia in su e mi fa cenno di raggiungerlo, gattono da lui e appoggio la testa sul suo petto alzando lo sguardo su di lui che mi sorride. "Va bene la stanza?" la guardo ancora e annuisco. "Che c'è?" mi chiede guardandomi - "nulla è che sono sola"- ride giocando con una mia ciocca di capelli e dice "ah povera bambina lasciata sola con i suoi incubi" mi prende pure in giro sto stronzo. "Ti odio" lui sorride e mi spinge sopra di lui a cavalcioni mentre continua a sorridere. "Sarebbe tutto più semplice se fosse davvero così piccola" già ha ragione... "Si ma di solito ti odio per davvero" si alza appoggiandosi sui gomiti e avvicino il mio viso al suo "e quando non mi odi che fai" mi tocca il naso con il suo e chiudo gli occhi "ti staranno cercando di sotto" cerco di cambiare discorso "che si fottano, voglio sentirtelo dire"-"ma che ne hai fatto di Leon tu?" scoppia a ridere poi torna serio guardandomi negli occhi "smettila di scherzare e dimmelo voglio sentirtelo dire un'altra volta" mi metto le mani sugli occhi imbarazzato per un motivo a me sconosciuto e parlo "non scappi se te lo dico?"-"se mai uno dei due dovesse scappare sarai tu" lo guardo male non sapendo a cosa si riferisce ma lui scuote la testa allora lascio perdere, gli prendo il viso tra le mani e sfioro le sue labbra, lui chiude gli occhi e io sussurro "ti amo amore mio" -sorride- e mi bacia stringendomi la vita è accarezzandomi sotto la maglietta.
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Il destino li ha separati ora li riunirà?
FanfictionVioletta e Leon. Due nomi e due persone diverse. Due persone che si sono amate fin quando qualcosa in loro é cambiato. Una decisione che porta alla fine della loro storia d'amore, appena incominciata e poco vissuta. Lui, la lascia senza spiegazioni...