2 - Fine o nuovo inizio?

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Come se la giornata non fosse stata abbastanza, un incubo mi fa saltare nel letto. Cerco di calmare il respiro e guardo l'orario: le quattro e mezza.
Cerco la mano di Chase per rassicurarmi, ma quando tasto il letto dalla sua parte scopro che è vuoto.
Dove accidenti è? Sbuffo e mi alzo per andare in bagno, tanto so che non mi addormenterò di nuovo, quindi tanto vale alzarsi.

Lascio le luci spente e sorpasso la camera e l'ufficio, fermandomi subito dopo. Gemiti soffocati catturano la mia attenzione.
Apro di scatto la porta immaginando la faccia che farà quando capirà di essere stato beccato a guardare dei porno col mio computer, giusto per sfotterlo poi durante la giornata.
Non che ci trovi qualcosa di male nel guardarli, ovviamente.

Quando apro la porta però lo scenario davanti a me mi lacera dentro.
Una donna piegata sulla mia scrivania si sta facendo sbattere dal mio ragazzo. Il tutto contornato da un sottofondo porno, tanto per creare un po' di atmosfera in più immagino.
Mentirei se dicessi che non ho provato l'impulso di lanciare le prime cose trovate sotto mano. Ho comunque preso un bel respiro profondo, prima di rendere nota la mia presenza ai due che, tanto impegnati, non si sono nemmeno accorti della porta aprirsi.

«Ally-» e si. Si blocca perchè sta venendo. Sul culo della tipa.
Il mio cervello è appena andato in tilt. Giuro, non so cosa accidenti pensare.

«Fuori da casa mia.» dico, atona.

«E tu, Chase. Hai dieci minuti, raccatta quante più cose possibili perché scaduto il tempo ti butterò fuori a calci in culo. E per carità, rivestitevi. E pulite il casino.» ed esco, tornando in camera.
Beh, almeno oggi non arriverò in ritardo in ufficio. Buongiorno a me!

Prepararmi per la giornata sembra la cosa più complicata da fare oggi. Non trovo niente che io abbia voglia o intenzione di mettere, e in tutta onestà non trovo nemmeno un briciolo di coraggio per uscire di casa.
Come posso?
Come posso essere arrivata a questo punto della mia relazione senza nemmeno accorgermene? Passo le mani sul viso, non so nemmeno distunguere le emozioni che mi accecano la mente.

La giornata in ufficio sembra abbastanza calma, non ho fatto infuriare nessuno e nessun cliente mi ha sbraitato contro durante gli incontri con il team. È un passo avanti. Essendo la responsabile anche della gestione clienti dell'azienda, parecchie volte se la sono presa con me per il nulla.
In ogni caso, l'unico pensiero fisso è ciò che ho visto stamattina. Il fatto che in ufficio fili tutto liscio mi da parecchio tempo libero e questo, per la maggior parte, lo impiego a capire come sia stato possibile arrivare a questa situazione.
Quasi dieci anni di relazione buttati nel cesso per una scopata. Ammetto che tra di noi non andava benissimo a letto nell'ultimo periodo; io ero sempre distante perché il suo comportarsi come se tutto gli fosse dovuto mi faceva esasperare al punto da non avere nemmeno voglia di fare sesso.
Poi battibeccavamo per la qualunque, finendo per andare a letto ad orari diversi, giusto perché così l'altro era già addormentato e non doveva ricominciare la discussione.
Ad arrivare, però, a questo punto non ci avevo proprio pensato. I miei sentimenti per lui sono sempre stati molto chiari, ma evidentemente per lui non è la stessa cosa.
Non ho chiesto spiegazioni e francamente nemmeno ne voglio. Spero solo che il dolore scemi prima dell'esaurimento o rischio seriamente di non essere più in grado di ragionare in modo lucido e razionale.

Dieci minuti dopo averglielo comunicato, stamattina l'ho davvero buttato fuori a calci ed è rimasta parecchia roba. Dovendo capire cosa farne, decido andare al supermercato appena fuori dal lavoro.
Prendo il carrello e ci metto due bottiglie di vino bianco, una cassa di birra in lattina scadente – è l'unica che posso permettermi, intendiamoci – e una busta di insalata già tagliata. Poi vado nel reparto pasta e condimenti, prendo il sugo e un pacco di spaghetti.
La mia cena è pronta, ma conoscendomi ho bisogno di un dolce quindi prendo un gelato al caramello. Ora sì che ci siamo.
Sorrido soddisfatta della mia spesa e vado a pagare, momento in cui il sorriso mi muore letteralmente sul viso. Quasi ottanta dollari per una misera cena. Sbuffo, non dovevo spendere così tanto.
Porgo la carta alla commessa e metto tutto nei sacchetti.

Una volta a casa accendo il fuoco, nonostante la temperatura di Settembre non sia troppo bassa. Un brivido mi colpisce inaspettatamente, facendomi avvicinare al fuoco acceso poco prima.
La fortuna è che l'appartamento ha delle dimensioni piuttosto ridotte, quindi tra il camino e i fornelli accesi riesco a sentire il tepore in tempi ragionevoli. Prima di diventare un pinguino, in pratica.
Cotti gli spaghetti, aggiungo all'insalata olio, sale e aceto prima di mettere tutto nel tavolino in vetro davanti al camino. Mangio tra un sorso di vino e un video idiota su TikTok, dopo di che decido di alimentare il fuoco così come avevo immaginato.
Prendo i vestiti di Chase e, ad uno ad uno, li butto tra le fiamme godendomi ogni volta il rumore di vestiti bruciati. Certo, l'odore non è dei migliori, quindi copro il tutto con una candela alla vaniglia piuttosto forte, per mia madre addirittura nauseante.

Mi verso il terzo – o forse il quarto, non tengo il conto – bicchiere di vino mentre continuo lentamente a bruciare i vestiti.
Una volta terminato passo agli oggetti che mi ha regalato, mettendo da parte bracciali e cose di questo genere. Quelli li metto in una scatola che, una volta sigillata, andrà diretta a casa dei genitori. È l'unico modo per fargli avere tutto, dal momento in cui non so dove abbia deciso di passare il resto dei suoi giorni.
Per quanto possa essere delusa, capisco che in dieci anni abbia speso svariate centinaia di dollari per alcuni regali e non è corretto a prescindere buttarli. Potrei rivenderli, ma non sono così pessima.

A mezzanotte circa ho finito e invio un messaggio al capo, dicendogli che non mi sono sentita bene e dovrò assentarmi domani.
Non è del tutto vero, ma ho bisogno di finire di eliminare la presenza di Chase dal mio appartamento e non ho nessuna intenzione di aspettare il fine settimana.
Mi risponde che non ci sono problemi, che già oggi mi ha vista stanca e che mi manda in ferie per tutta la settimana. Lo ringrazio infinitamente e vado a dormire. Sono stanca e delusa, ma con tutta l'intenzione di riprendermi il prima possibile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 22 ⏰

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