The Untamed: il mondo delle tenebre

La canzone di Yin

Wei Ying

Dopo aver riposato per qualche altro minuto ripresero il cammino ma, questa volta, dato che la terra era stata purificata, non incontrarono più alcun cadavere, rendendo il tutto molto più semplice; proseguirono senza problemi per diversi chilometri ma, dopo diverse ore, raggiunsero il limite delle terre da loro ripulite, trovando ad attenderli altra oscurità e un'infinità di cadaveri.

Wangji utilizzò le corde del suo strumento combinate ad una grande quantità di energia bianca per sbarazzarsi di centinaia di cadaveri in un colpo solo, mentre Wei Ying rilasciò grandi quantità di energia oscura che venivano immediatamente convertite da lui in energia bianca. Tuttavia, mentre proseguivano e combattevano contro così tanti cadaveri, nonostante il potere combinato dei loro due semi, la situazione stava diventando sempre più difficile.

Zilin, Suibian e Bichen, indipendenti dai propri padroni, mantenevano una difesa letale, moltiplicando il numero delle spade e uccidendo qualunque cosa gli si avvicinasse, ma, da quando si erano spostati in una fitta foresta, i cadaveri li attaccavano anche dall'alto e, da quel momento in poi, si scatenò l'inferno: provenivano da tutte le direzioni, senza mostrare alcuna pietà e, nonostante fossero ancora distanti da Yin, lei era comunque molto spaventata da loro, specialmente dall'abilità di purificazione di Lan Zhan. Wei Ying faceva del suo meglio per tenere lontana qualunque cosa avesse potuto ferire il suo amato, usando sia i suoi talismani che Chenqing, nel tentativo di tenerlo al sicuro, ma la situazione stava rapidamente peggiorando.

A quel punto, anche il resto della squadra cominciò a riportare diverse ferite, e Zidian evocò sopra di loro una tempesta di fulmini che mise fuori gioco un gran numero di cadaveri, mancando di pochissimo i giovani coltivatori. Grazie a quell'espediente, riuscirono a tirare un sospiro di sollievo, ma poco dopo altri cadaveri ricominciarono ad attaccarli tutti insieme.

"Dannazione! Ma non finiscono mai? Quanti cadaveri ci sono in quest'inferno?!" urlò Jiang Cheng mentre era impegnato a combattere

"Non fare domande di cui non vuoi sapere davvero la risposta, conoscere il loro numero ti porterà alla pazzia" disse Yinse

"Aaahhh!" urlò Mianmian, un cadavere le si era avvicinato di soppiatto e l'aveva attaccata alle spalle, ferendola con un fendente alla spalla destra. All'udire il suo grido, Wen Ning corse verso di lei e colpì il cadavere che l'aveva attaccata con così tanta forza, unita anche agli ultimi residui di energia bianca presenti nel suo sigillo, che il suo viso divenne completamente sfigurato.

"Wen Ning!" urlò Mianmian mentre un altro cadavere si dirigeva verso di loro, ma anche la forza di Wen Ning era disumana, con un calcio lo lanciò quindi a diversi metri di distanza, colpendo allo stesso tempo anche altri cadaveri. Tuttavia, in mezzo a tutta quella confusione, altri cadaveri avevano percepito l'energia bianca proveniente da Wen Ning, e stavano cercando di circondare lui e Mianmian.

Wen Ning e Huanying, il suo spirito, ancora nella sua forma umana, continuarono a tenerli lontani, tuttavia Mianmian aveva cominciato a sentirsi debole, la ferita che le avevano inferto era molto profonda, e non poteva nemmeno fermarsi per prendere una qualche medicina per fermare la perdita di sangue, al punto che ormai non riusciva più nemmeno a difendersi adeguatamente.

"Tranquilla Mianmian... li terrò lontani a te!" disse Wen Ning voltandosi a guardarla ma, nello stesso momento, lei cadde a terra, proprio quando un cadavere stava allungando i suoi artigli, diretti proprio verso la sua testa. Il panico che lo aveva invaso lo fece muovere in base al puro istinto, e qualcosa dentro di lui sembrò scattare: un'onda di energia bianca venne rilasciata dal suo nucleo, ormai non più racchiuso dal sigillo, scaraventando lontano sia i suoi compagni che i nemici che si trovavano attorno a lui. Wen Ning gridò in preda al dolore mentre la sua energia andava fuori controllo, facendogli quasi perdere la ragione, concentrato com'era sulla creatura che aveva quasi ucciso la ragazza di cui si era innamorato.