Capitolo 15

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"Liz posso parlare con la direttrice?" chiedo

"vieni" così mi porta nell'ufficio della bionda

"Elisa è successo qualcosa?" chiede appena mi vede

"niente direttrì volevo solo chiedere un incontro o con mia mamma o con mio fratello Enzo"

"va bene li contatterò e ti farò sapere"

"va buon grazie direttrì"

Torno in cortile e vado a giocare a pallavolo con le altre. Mentre sto battendo qualcuno mi passa accanto dandomi una spallata

"ops" la sento ridacchiare

"Violà sentì nun scassàr o' cazzo chesta matina ca' nun tengo voglia e' vattert" sbuffo

"per due lividi hai perso la tua energia di leonessa? ah no..sei sempre stata una perdente" lancio la palla ad una ragazza che è affianco a me e prendo Viola dalla maglietta per poi sbatterla contro la rete del campo

"t piac essere menata dì a verità"

"beh sei stata tu quella ad essere stata conciata male da due bambocce" mi guarda ridendo

"e mo staje esagerando" faccio per tirarle uno schiaffo ma il mio braccio viene bloccato da qualcuno,mi volto e vedo Filippo

"ja chiattì vattin e fatt re cazz tuj"

"non risolvi nulla picchiandola,lo fa apposta non lo capisci?"

"ca nun risolv nient o sacc ma almeno teng a soddisfazion e tirarg duje paccher"

"vuoi essere sbattuta di nuovo in isolamento?" chiede

"a me me n fott propr dell'isolamento chiattì" mi stacco dalla sua presa per tirare questo maledetto schiaffo alla rossa che ho davanti ma,il chiattillo,ha la fantastica idea di prendermi in braccio e allontanarmi da lei,portandomi fuori dal campo. Una volta che mi poggia nuovamente per terra lo guardo male

"dovevi ppe forz me lluà chesta soddisfazion? (dovevi per forza togliermi questa soddisfazione?)"

"se continui così,la tua pena si allungherà e ti sbatteranno direttamente a Poggioreale"

"tanto mi ci troverò con la maggior parte delle persone ca stann ca dintr" ammetto sedendomi su una panchina

"e tu vuoi finire come loro? non eri quella diversa?"

Sbuffo alla sua affermazione per poi prendere dalla tasca il mio pacchetto di Winston Blue e prendere una sigaretta "Vuoi?" chiedo

"non fumo" ammette il ragazzo

"Ja il chiattillo è nu brav uglione non tiene vizi" arriva Edoardo con Ciro. Quest'ultimo si siede accanto a Filippo

"no ma tranquilli non disturbate affatto,vi abbiamo invitati noi ovvio" sbuffo alzandomi per andare vicino ad Edoardo che stava in piedi davanti alla panchina

"c re principè ti diamo fastidio?" continua il mio ragazzo punzecchiandomi

"figurati" mi giro verso di lui facendo un sorriso finto.

Quanto vorrei baciarlo davanti a tutti ora..

"fratt arò sta?" mi chiede Ciro

"e c n sacc ij,mica lo tengo al guinzaglio"

Ad interrompere la nostra conversazione è l'arrivo di due volanti della polizia,dalle quali escono due ragazze

"ja uard chell comm è bell" commenta Edoardo guardando una per poi posare il suo sguardo su di me con un ghigno in volto

"Viola è la chiù bell e tutte" commenta Ciro

"t piac chell psicopatica? Allora mi dispiac pcchè cacc juorno potrèst trovàrl cu nu' artò mozzàt"

"e da chi? da te?" ridacchia guadagnandosi un'occhiataccia da parte mia

"mi sottovaluti Ricci,fin troppo" lo guardo con aria di sfida

"o sacc ca si fort,chiù e fratt sicur ma dopo come ti ho vista camminare ieri mi è sorto qualche dubbio" guarda Edoardo come se fosse in cerca della risata dell'amico,che non arriva. Il suo sguardo è rivolto su di me,come se si fosse appena ricordato che qui dentro c'è qualcuno pronto ad uccidermi

"vabbuò Chiattì jamme a suonà nu poc?" chiedo

" va bene" così si alza venendo affianco a me

"togliamo il disturbo" rivolgo ai due ragazzi di fronte a me un sorriso finto per poi concentrare la mia attenzione in particolar modo su Edoardo. Lo guardo mantenendo la mia espressione di prima per poi prendere per mano Filippo,voltargli le spalle e camminare verso la sala comune mano nella mano col Chiattilo. Anche se sono distante da Edoardo,e per di più sono voltata di spalle,riesco a sentire il suo sguardo che mi brucia addosso,o meglio sulla mia mano incrociata a quella di Filippo.

Arriviamo in sala comune e ci sediamo al piano,uno accanto all'altro e iniziamo a suonare.

E così passiamo la mattinata,tra una melodia e l'altra mentre probabilmente qualcuno starà progettando il mio omicidio...

Quello spiraglio di luce-Edoardo ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora