Non posso far capire né a te né a nessuno ciò che sento. Come potrei far capire perché sia così? Non riesco a farlo capire nemmeno a me stesso. Ma questa non è neanche la cosa più importante, la cosa più importante è evidente: nella cerchia intorno a me è impossibile vivere umanamente; tu lo vedi, e ancora non ci vuoi credere?
- Franz Kafka, Lettere a Milena (Praga, novembre 1920)Mi piace pensare che forse un giorno mi amerai. Illusioni e delusioni che gravano sul mio cuore già fragile, fragile come il mio corpo pesante che cede al dolore. Se questo senso di completa inettitudine alla vita sparisse cosa ne sarebbe di me? Non sono nulla senza la lenta degradazione della mia mente malata.
Ma se mi amassi sarei diversa. Non fraintendere, sono io che dovrei cambiare. Se fossi più attraente e socievole mi ameresti? Ma se lo fossi, potrei ancora definirmi "io"? Cosa sono io?
Mi piaceva truccarmi e vestirmi bene per te; questo quando ancora pensavo di avere una possibilità. L'odio che si è impossessato di me ormai non me lo permetterebbe più: oh quanto vorrei distruggermi quando percepisco la mia esistenza come corpo materiale. Inadeguata e così sbagliata in tutto quello che faccio. Ho provato a spiegarlo alla psicologa, ma neanche lei mi ha compresa. Sicuramente questo tu non lo vivi, perché tu sei perfetto in tutto quello che fai, sei la copertina di quel libro che tengo vicino al cuscino per ammirarla di tanto in tanto. Non sono fatta per te, non sei fatto per me.
Mi dicono che l'amore non fa miracoli, l'amore non ti salva perché devi salvarti da solo, eppure a me sembra uno scherzo poco divertente. Perché demolire i miei sogni più intimi quando già so che nessuno mi amerà mai? Che mi lascino almeno credere a ciò che la mia mente ossessiva progetta per me. Da un lato penso che se tu mi amassi amerei me stessa. Anche questa è solo una mera illusione, qualcosa a cui aggrapparmi in quei pochi attimi di felicità che vivo.
E' un'effimera vita quella ci viene "donata"; più una maledizione, perché non si può vincere, o almeno io no, ma tu sì, sarai sempre la stella più bella che l'Universo abbia mai avuto il piacere di incontrare.
Per questo penso che sia meglio cosi: sarebbe una disgrazia rovinare cotanta perfezione, e io sono conosciuta come nociva, tossica, deleteria. Grazie per non amarmi.Non riuscirò mai a stare bene per un giorno intero, a scrivere senza provare disgusto e ira, ad esprimere ciò che sento senza sentirmi inopportuna, ad amarmi come vorrei tu amassi me.