25-5-2022Mi trovo in una foresta, con una fitta nebbia bassa e un venticello che fa fischiare le orecchie.
Sento una voce che mi chiama più avanti.
La seguo anche se sono consapevole che potrebbe succedermi qualcosa di brutto, ma la curiosità sovrasta ogni tipo di emozione.
Proseguo a passo lento quando inciampo su qualcosa, alzo lo sguardo e vedo... una pozza di sangue!
Tiro un urlo che credo mi si siano rotte le corde vocali e mi guardo freneticamente intorno.
Mi alzo ad una velocità mai vista prima e corro, corro sempre più veloce nella direzione da cui sono venuta.
D'improvviso sento una mano scivolare sul mio fianco e un'altra sulla mia bocca impedendomi di chiamare aiuto.
Il battito del mio cuore accelera sempre di più insieme al mio respiro che si fa sempre più affannato dalla paura.
L'uomo che mi ha intrappolata tra le sue braccia mi scaraventa in mezzo a una cerchia di persone con delle strane maschere nel volto e labbra curvate in ghigni inquietanti.
Ad un tratto cominciano a cantare in una lingua a me sconosciuta e l'uomo che mi ha rapita chiede chi vuole compiere il sacrificio per l'Oscurità.
Si fa vanti un ragazzo poco più grande di me ed estrasse dal suo giubbotto di pelle vera di cinghiale... un pugnale.
In quel momento capisco di non avere scampo, che la mia vita sarebbe finita da un momento all'altro.
Si avvicina lentamente, con sguardo voglioso di sangue ma d'un tratto una voce lo ferma, cerco di capire di chi è quella voce e da dietro un albero compare... la mia migliore amica Merìda!
La guardo con sguardo esterrefatto e gli chiedo cosa vuole fare e lei mi risponde: "Ucciderti".
Dopo essersi gustata la mia espressione sconvolta e piena di delusione nei suoi confronti si avvicina lentamente brandendo il pugnale, che prima prese dal ragazzo, afferrandomi i capelli con la mano libera così da mettere in mostra il mio collo e con un colpo secco alla giugulare... luce.
Mi sveglio di soprassalto con occhi spalancati, riprendo fiato e capisco che è stato tutto un sogno.